Giro dei 5 rifugi - Cortina d'Ampezzo
near Fiames, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
02-09-2023
Viene descritto da molti cicloescursionisti come il giro più bello delle Dolomiti, ed in effetti dopo averlo fatto, confermo quanto si legge in giro per la rete, si percorrono mulattiere facili ma con qualche ATTENZIONE a non scivolare in alcuni punti in discesa con pendenze oltre il 20% e fondo poco compatto... ATTENZIONE anche a possibili altri escursionisti a piedi a cui bisogna dare la precedenza.
Ho parcheggiato sul comodo parcheggio Sant'Umberto poco più su di Cortina d'Ampezzo, il parcheggio è a pagamento 5,00 euro per tutto il giorno, se si parcheggia dopo le 15:00 è libero. Ho visto molte altre macchine parcheggiate lungo la statale appena fuori dalla sede stradale, ma sinceramene preferisco non aver alcun pensiero per la macchina.
Da subito si comincia con una bella salitona con pendenza anche del 20% ma asfaltata e in poco tempo si arriva alla Marga Ra Stua. Già qui il panorama si apre e si prosegue per la mulattiera sempre di facile percorribilità con fondo molto compatto.
Più su verso il Rifugio Sennes, ci sono dei tratti in cui il fondo è meno compatto ed abbastanza pendente, bisogna mantenere l'equilibrio senza perdere aderenza sul terreno.
Arrivati in prossimità del Rifugio Sennes a quota 2.126m, ci sono 2 panchine in 2 posizioni diverse, da qui il panorama è incantevole. Mi sono fermato una mezz'oretta seduto ad ammirare tutto intorno a me, non c'era praticamente nessuno. Qui lo spazio che si ha intorno è molto vasto, le foto non rendono bene, il video sicuramente di più.
Il percorso continua in leggera discesa fino alla prossima tappa al Rifugio Fodara Vedla. Anche in questo tratto non manca il paesaggio maestoso che si ha tutto intorno, tanto da scendere a bassa velocità e godersi il momento.
Si è ora alla volta della discesa verso il Rifugio Pederù, nell'ultimo tratto, come si vede anche dalla traccia, bisogna affrontare una serpentina molto pendente e abbastanza pericolosa, bisogna scegliere bene dove passare con le ruote per avere maggior aderenza possibile e saper dosare molto bene i freni; inoltre bisogna fare i conti anche con molti escursionisti che si trovano in questo tratto. Il tratto lo si riconosce immediatamente.
Bene, ora tocca nuovamente una salitona, spesso su terreno non troppo compatto e con pendenza intorno al 15% passando per il Rifugio Lavarella e il Rifugio Fanes. Il panorama tutto intorno non manca mai, e come detto prima, non si ha voglia di correre troppo ma piuttosto di andare piano, piano e pedalare a testa in su...
Appena dopo il Rifugio Fanes, poco più su, c'è un bel posto panoramico con panchina. Qui merita nuovamente una sosta.
Da qui in poi è praticamente tutta discesa sempre su strada sterrata facile e il panorama ancora che cambia tutto intorno; molto bello il laghetto Le De Limo, e caratteristica anche la Malga Gran Fanes.
Tutti i Rifugi e malghe oggi erano aperti.
Viene descritto da molti cicloescursionisti come il giro più bello delle Dolomiti, ed in effetti dopo averlo fatto, confermo quanto si legge in giro per la rete, si percorrono mulattiere facili ma con qualche ATTENZIONE a non scivolare in alcuni punti in discesa con pendenze oltre il 20% e fondo poco compatto... ATTENZIONE anche a possibili altri escursionisti a piedi a cui bisogna dare la precedenza.
Ho parcheggiato sul comodo parcheggio Sant'Umberto poco più su di Cortina d'Ampezzo, il parcheggio è a pagamento 5,00 euro per tutto il giorno, se si parcheggia dopo le 15:00 è libero. Ho visto molte altre macchine parcheggiate lungo la statale appena fuori dalla sede stradale, ma sinceramene preferisco non aver alcun pensiero per la macchina.
Da subito si comincia con una bella salitona con pendenza anche del 20% ma asfaltata e in poco tempo si arriva alla Marga Ra Stua. Già qui il panorama si apre e si prosegue per la mulattiera sempre di facile percorribilità con fondo molto compatto.
Più su verso il Rifugio Sennes, ci sono dei tratti in cui il fondo è meno compatto ed abbastanza pendente, bisogna mantenere l'equilibrio senza perdere aderenza sul terreno.
Arrivati in prossimità del Rifugio Sennes a quota 2.126m, ci sono 2 panchine in 2 posizioni diverse, da qui il panorama è incantevole. Mi sono fermato una mezz'oretta seduto ad ammirare tutto intorno a me, non c'era praticamente nessuno. Qui lo spazio che si ha intorno è molto vasto, le foto non rendono bene, il video sicuramente di più.
Il percorso continua in leggera discesa fino alla prossima tappa al Rifugio Fodara Vedla. Anche in questo tratto non manca il paesaggio maestoso che si ha tutto intorno, tanto da scendere a bassa velocità e godersi il momento.
Si è ora alla volta della discesa verso il Rifugio Pederù, nell'ultimo tratto, come si vede anche dalla traccia, bisogna affrontare una serpentina molto pendente e abbastanza pericolosa, bisogna scegliere bene dove passare con le ruote per avere maggior aderenza possibile e saper dosare molto bene i freni; inoltre bisogna fare i conti anche con molti escursionisti che si trovano in questo tratto. Il tratto lo si riconosce immediatamente.
Bene, ora tocca nuovamente una salitona, spesso su terreno non troppo compatto e con pendenza intorno al 15% passando per il Rifugio Lavarella e il Rifugio Fanes. Il panorama tutto intorno non manca mai, e come detto prima, non si ha voglia di correre troppo ma piuttosto di andare piano, piano e pedalare a testa in su...
Appena dopo il Rifugio Fanes, poco più su, c'è un bel posto panoramico con panchina. Qui merita nuovamente una sosta.
Da qui in poi è praticamente tutta discesa sempre su strada sterrata facile e il panorama ancora che cambia tutto intorno; molto bello il laghetto Le De Limo, e caratteristica anche la Malga Gran Fanes.
Tutti i Rifugi e malghe oggi erano aperti.
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