Da Cornuda ad Asolo (a/r) per splendidi sentieri di cresta (e non solo). Ottimo anche per Trekking
near Cornuda, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Non si direbbe, a vederle dalla strada che corre in valle, che le colline che collegano Cornuda ad Asolo siano così ricche di sentieri di ogni tipo e per tutte le esigenze. Non mancano nemmeno alcuni luoghi legati alla grande guerra (come l'osservatorio Marocco, proprio sulla vetta del panoramico monte Sulder.
La traccia proposta sfrutta una linea abbastanza diretta per collegare le due località. Il ritorno ha delle varianti, alcune piuttosto tecniche, in un paio di tratti è necessario spingere la bici. Ma la fatica è ben ripagata da ciò che si vede e dalla splendida discesa finale.
Si parte dal parcheggio della stazione fs di Cornuda. Si segue la traccia Gps per portarsi alla prima salita, su bella e ampia sterrata.
Sotto il monte Fagare si gira a sx e si prende il segnavia n°1 che è la traccia principale per arrivare ad Asolo. Si passa per Col de Spin (salita un po tecnica) e si arriva a forcella Mostaccin. Qui a dx si scende un tratto su asfalto per poi prendere una traccia sulla sx (salita). Al bivio successivo vale senz'altro la pena di fare una puntatina a s. Giorgio, splendido colle, bella chiesetta, grande panorama. Si rientra quindi sul sentiero delle 2 rocche e, anche con dei bei tratti di single track, si arriva a forcella Sbazzega. Quindi si rimane sull'ampio n°1 che ci porta alla rocca di asolo e poi giù in paese.
Doverosa sosta in uno dei più bei luoghi delle prealpi (e non solo).
Si riprende verso s. Martino e si punta al borgo di Marcolin. Da qui si risale in cresta (vedere foto e gps, bisogna superare un cancello). Di nuovo a Forcella Sbazzega. sempre sul n°1 fino al bivio dove all'andata si è preso per s. Giorgio (che si evita al ritorno). Adesso su per il monte Calmoreggio e oi giù fino a forcella Mostaccin (tratto molto tecnico, per persone adeguatamente allenate). Dalla forcella avanti per andare a prendere prima il 61 (breve tratto) e poi il 74. Si deve spingere un po su alcuni stretti e tortuosi tornanti. Si passa per una specie di monumento, poi si piega a sx (davanti a un "cimitero" di croci bianche) e in cresta prima sul monte Forcella e poi, con deviazione ad hoc, sul monte Sulder (bellissima salita molto tecnica). Da questo si scende per una rampa scalinata (meglio a piedi...) per arrivare ad un bivio dove si segue il 75 che ci riporta a Cornuda. Esperienza meravigliosa davvero...
La traccia proposta sfrutta una linea abbastanza diretta per collegare le due località. Il ritorno ha delle varianti, alcune piuttosto tecniche, in un paio di tratti è necessario spingere la bici. Ma la fatica è ben ripagata da ciò che si vede e dalla splendida discesa finale.
Si parte dal parcheggio della stazione fs di Cornuda. Si segue la traccia Gps per portarsi alla prima salita, su bella e ampia sterrata.
Sotto il monte Fagare si gira a sx e si prende il segnavia n°1 che è la traccia principale per arrivare ad Asolo. Si passa per Col de Spin (salita un po tecnica) e si arriva a forcella Mostaccin. Qui a dx si scende un tratto su asfalto per poi prendere una traccia sulla sx (salita). Al bivio successivo vale senz'altro la pena di fare una puntatina a s. Giorgio, splendido colle, bella chiesetta, grande panorama. Si rientra quindi sul sentiero delle 2 rocche e, anche con dei bei tratti di single track, si arriva a forcella Sbazzega. Quindi si rimane sull'ampio n°1 che ci porta alla rocca di asolo e poi giù in paese.
Doverosa sosta in uno dei più bei luoghi delle prealpi (e non solo).
Si riprende verso s. Martino e si punta al borgo di Marcolin. Da qui si risale in cresta (vedere foto e gps, bisogna superare un cancello). Di nuovo a Forcella Sbazzega. sempre sul n°1 fino al bivio dove all'andata si è preso per s. Giorgio (che si evita al ritorno). Adesso su per il monte Calmoreggio e oi giù fino a forcella Mostaccin (tratto molto tecnico, per persone adeguatamente allenate). Dalla forcella avanti per andare a prendere prima il 61 (breve tratto) e poi il 74. Si deve spingere un po su alcuni stretti e tortuosi tornanti. Si passa per una specie di monumento, poi si piega a sx (davanti a un "cimitero" di croci bianche) e in cresta prima sul monte Forcella e poi, con deviazione ad hoc, sul monte Sulder (bellissima salita molto tecnica). Da questo si scende per una rampa scalinata (meglio a piedi...) per arrivare ad un bivio dove si segue il 75 che ci riporta a Cornuda. Esperienza meravigliosa davvero...
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