Costapiana, San Dionisio, forcella Antracisa, rifugio Antelao, Tranego Pieve di Cadore
near Pieve di Cadore, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Salire al rifugio Antelao con la mtb (o con la ebike) non è una passeggiata.
Il dislivello è elevato e le strade possibili sono entrambe abbastanza difficili.
Personalmente consiglio di salire da Valle di Cadore per il (chiuso) rifugio Costapiana, quindi su fino al bivio con l'ultimo pezzo che ci porta, sempre in sella, alla chiesetta di san Dionisio. Ultimo pezzo evitabile (ma arrivati li, non ha tanto senso privarsi della magnificenza del panorama dalla chiesetta) scendendo subito sul versante sud della montagna. Bel st, esposto in alcuni punti, dove bisogna prestare attenzione.
Arrivati a forcella Antracisa, con altri 100mt di sterrata pedalabilissima, si arriva alla struttura.
L'altra possibilità è salire passando per il monte Tranego, per la lunga strada militare, partendo da Pozzale. Però è molto sassosa, abbastanz aripida in alcuni punti, e, tutto sommato, anche un po noiosa. Non la farei mai in salita, avendo l'alternativa del Costapiana (chiamiamolo così...).
La salita per la strada militare, invece, è perfetta per la stagione invernale!
Il rifugio, grazie ai due pionieri della nuova frontiera, il super Livio e il suo socio (nonch'è bravissimo cuoco) Shailes Sharman che di montagna se ne intende, vito le origini nepalesi. Nuova frontiera perchè, con il mutamento climatico sotto gli occhi di tutti, la montagna, se ci potrà privare della neve, ci potrà dare la sua ospitalità in tutte le stagioni. E, questi due, praticamente tengono il rifugio sempre aperto (a parte brevi periodi nelle stagioni intermedie). Bravissimi.
La discesa, in questo caso, avviene risalendo a Tranego (una erta da non invidiare a chi ha la mtb tradizionale) e discesa per la militare.
Prossimamente proveremo anche il sentiero a nord, che passa per il veccio rifugio Prapiccolo.
Giro che possono fare quasi tutti, bici alla mano per i meno esperti nei punti più ostici.
Il dislivello è elevato e le strade possibili sono entrambe abbastanza difficili.
Personalmente consiglio di salire da Valle di Cadore per il (chiuso) rifugio Costapiana, quindi su fino al bivio con l'ultimo pezzo che ci porta, sempre in sella, alla chiesetta di san Dionisio. Ultimo pezzo evitabile (ma arrivati li, non ha tanto senso privarsi della magnificenza del panorama dalla chiesetta) scendendo subito sul versante sud della montagna. Bel st, esposto in alcuni punti, dove bisogna prestare attenzione.
Arrivati a forcella Antracisa, con altri 100mt di sterrata pedalabilissima, si arriva alla struttura.
L'altra possibilità è salire passando per il monte Tranego, per la lunga strada militare, partendo da Pozzale. Però è molto sassosa, abbastanz aripida in alcuni punti, e, tutto sommato, anche un po noiosa. Non la farei mai in salita, avendo l'alternativa del Costapiana (chiamiamolo così...).
La salita per la strada militare, invece, è perfetta per la stagione invernale!
Il rifugio, grazie ai due pionieri della nuova frontiera, il super Livio e il suo socio (nonch'è bravissimo cuoco) Shailes Sharman che di montagna se ne intende, vito le origini nepalesi. Nuova frontiera perchè, con il mutamento climatico sotto gli occhi di tutti, la montagna, se ci potrà privare della neve, ci potrà dare la sua ospitalità in tutte le stagioni. E, questi due, praticamente tengono il rifugio sempre aperto (a parte brevi periodi nelle stagioni intermedie). Bravissimi.
La discesa, in questo caso, avviene risalendo a Tranego (una erta da non invidiare a chi ha la mtb tradizionale) e discesa per la militare.
Prossimamente proveremo anche il sentiero a nord, che passa per il veccio rifugio Prapiccolo.
Giro che possono fare quasi tutti, bici alla mano per i meno esperti nei punti più ostici.
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