Cornuda Asolo A/R con rientro per versante sud
near Cornuda, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Siccome girare sulle colline tra Cornuda e Asolo è veramente appagante, ecco un nuovo itinerario, che ricalca in parte quelli già fatti (non si può andare da quelle parti senza passare da san Giorgio, ad esempio).
Questa volta saliamo al santuario della Rocca di Cornuda. Salita su asfalto, piuttosto ripida, ma il panorama dalla rocca è stupendo.
Quindi si torna indietro di qualche metro e si prende una sterrata con cancello (sempre aperto) che porta ad una casa. Apparentemente non si passa, ma, in verità, si aggira lo spigolo sx della costruzione e si trova il primo st di giornata. E' il sentiero n°1.
Sempre pedalabile, ci porta all'incrocio con la salita sterrata precedentemente percorsa. Quindi si ricalca tutto l'itinerario già percorso nelle precedenti uscite fino alla piazza di Asolo.
Qui si passa la strettoia con semaforo e si prende a sx (non scendere) per via Foresto Nuovo. Si segue la sinuosa strada asfaltata (occhio a non sbagliare ai vari incroci) passando anche per la frazione di san Martino. Avanti seguendo il gps fino ad incontrare due cancelli/sbarra consecutivi. Li si superano entrambi (la prima sbarra è sempre apribile, la seconda ci costringe a passare sotto) e si va vanti fino al termine della sterrata. Qui si prende a sx in forte pendenza e con terreno molto difficile (pedalabile con tecnica) per una rampa di una trentina di metri, poi una bella traccia ci porta in alto dove dobbiamo prendere un st a dx (si potrebbe anche proseguire la salita, ma il st è molto più bello). Si passa attraverso degli ulivi e si arriva dove la traccia si allarga, erbosa. Avanti fino alla prima casa e poi un po giù, per invertire la rotta in corrispondenza di una strada a sx con divieto di transito (per mezzi a motore).
La si segue sempre. Alla fine si impenna e ci riporta in cresta, sotto san Giorgio. Ora avanti verso ovest, non risalendo a san Giorgio, ma mantenendoci a nord per ampia traccia (il file gpx comprende una deviazione su st errata, dalla quale siamo ritornati indietro. Si percorre ora una erta salita che ci porta quasi in vetta al monte Calmoreggio (bisogna spingere a tratti). Scollinato presso la panchina, si scende con atenzione (ma sempore in sella, per tornare a forcella Mostaccin. Questo tratto lo potete evitare, ripercorrendo l'andata, ma è bello anche variare.
Dalla forcella come per l'andata fino al bivio sotto il monte collalto. Qui a dx per st e poi su per tornati tecnici (non sempre pedalabili) fino a scavallare presso forcella Fraset (cippo e monumento, nonch'è una serie di croci bianche). Ora giù per st fino alla traccia di cresta. Qui abbiamo fatto un tentativo di scendere per traccia dal monte Forcella. Impossibile passare. probabilmente neanche a piedi, per i numerosi schianti. Quindi risaliti, abbiamo rifatto lo stupendo st (difficile e tecnico) che ci riporta a Cornuda.
Bellissimo, con scroci stupendi a est di Asiago, zona evidentemente molto esclusiva a livello residenziale.
Ciliegina sulla torta il gran bollito della antica osteria Guarnier
Questa volta saliamo al santuario della Rocca di Cornuda. Salita su asfalto, piuttosto ripida, ma il panorama dalla rocca è stupendo.
Quindi si torna indietro di qualche metro e si prende una sterrata con cancello (sempre aperto) che porta ad una casa. Apparentemente non si passa, ma, in verità, si aggira lo spigolo sx della costruzione e si trova il primo st di giornata. E' il sentiero n°1.
Sempre pedalabile, ci porta all'incrocio con la salita sterrata precedentemente percorsa. Quindi si ricalca tutto l'itinerario già percorso nelle precedenti uscite fino alla piazza di Asolo.
Qui si passa la strettoia con semaforo e si prende a sx (non scendere) per via Foresto Nuovo. Si segue la sinuosa strada asfaltata (occhio a non sbagliare ai vari incroci) passando anche per la frazione di san Martino. Avanti seguendo il gps fino ad incontrare due cancelli/sbarra consecutivi. Li si superano entrambi (la prima sbarra è sempre apribile, la seconda ci costringe a passare sotto) e si va vanti fino al termine della sterrata. Qui si prende a sx in forte pendenza e con terreno molto difficile (pedalabile con tecnica) per una rampa di una trentina di metri, poi una bella traccia ci porta in alto dove dobbiamo prendere un st a dx (si potrebbe anche proseguire la salita, ma il st è molto più bello). Si passa attraverso degli ulivi e si arriva dove la traccia si allarga, erbosa. Avanti fino alla prima casa e poi un po giù, per invertire la rotta in corrispondenza di una strada a sx con divieto di transito (per mezzi a motore).
La si segue sempre. Alla fine si impenna e ci riporta in cresta, sotto san Giorgio. Ora avanti verso ovest, non risalendo a san Giorgio, ma mantenendoci a nord per ampia traccia (il file gpx comprende una deviazione su st errata, dalla quale siamo ritornati indietro. Si percorre ora una erta salita che ci porta quasi in vetta al monte Calmoreggio (bisogna spingere a tratti). Scollinato presso la panchina, si scende con atenzione (ma sempore in sella, per tornare a forcella Mostaccin. Questo tratto lo potete evitare, ripercorrendo l'andata, ma è bello anche variare.
Dalla forcella come per l'andata fino al bivio sotto il monte collalto. Qui a dx per st e poi su per tornati tecnici (non sempre pedalabili) fino a scavallare presso forcella Fraset (cippo e monumento, nonch'è una serie di croci bianche). Ora giù per st fino alla traccia di cresta. Qui abbiamo fatto un tentativo di scendere per traccia dal monte Forcella. Impossibile passare. probabilmente neanche a piedi, per i numerosi schianti. Quindi risaliti, abbiamo rifatto lo stupendo st (difficile e tecnico) che ci riporta a Cornuda.
Bellissimo, con scroci stupendi a est di Asiago, zona evidentemente molto esclusiva a livello residenziale.
Ciliegina sulla torta il gran bollito della antica osteria Guarnier
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