Col del Gallo, strada del Genio, Corlo e lungolago est (tosto)
near Area Artigianale, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Si parte dal parcheggio all'ingresso di Arsiè.
Si sale per dolce pendenza verso il Col della Spina (monte a sx di Arsiè guardandola dal parcheggio).
Dopo qualche chilometro tra boschi e bei slarghi prativi, si oltrepassa la Sella della val Nevera. A un bivio si prende la traccia in erta salita proprio in mezzo all'incrocio, nessuna indicazione. Tale salita, pedalabile totalmente in condizioni di terreno aciutto (altrimenti si spinge a tratti per pochi metri) ci porta nel punto più alto della montagna, cioè il Col del Gallo.
Da qui si scende tenendo sempre la cresta per bella traccia single track. Si oltrepassa casera Menegai (ripetitore) e si continua a scendere per traccia che in alcuni punti ci fa camminare (a parte il bagnato, obiettivamente qualche salto è molto impegnativo, direi s4). Si arriva a un piccolo gruppo di case (ai Piai) che si penetrano letteralmente continuando a scendere sempre per un st abbastanza tecnico (evitabile scendendo per la vicina strada). In località Casere, si pega a dx su asfalto e si procede a lungo, fino a San Vito. Alla chiesa si prende via venezia e la si segue molto a lungo (diventa rapidamente sterrata) per salire al covolo di Butistone (leggo sulla tabacco) e continuare per st molto bello fino a prendere la strada del genio che, con qualche tornante e non pochi sassi, ci porta a raggiungere il fondo della val Sugana. A sx a fianco delle barriere (tratto stretto, occhio alle mani) per arrivare a prendere la asfaltata chiusa al traffico che ci farà salire a Incino (alcuni scorci molto belli).
Da Incino si scende alla diga del Corlo, che si attraversa. Quindi si sale proprio a Corlo. All'inizio del piccolo borgo si piega a sx per ampia traccia puntando a Berti. Il tratto è quasi sempre pedalabile, ma serve tecnica e perizia in alcuni punti.
Da Berti si scende a Rocca per andare verso il cimitero. davanti allo stesso si prende il st 807 che si abbandona più in alto, seguendo il Lungolago. Bel st per gente allenata e tecnicamente preparata. Alcune erte sono impegnative. Si continua molto a lungo, passando per il borgo "fantasma" delle Coste (ruderi, anche abbastanza inquietanti).
Avanti superando due frane (niente di pericoloso e nemmeno difficile) per arrivare sulla strada che ci riporterà al punto di partenza.
Bello, impegnativa la parte del lungolago, eventualmente evitabile prendendo la parte ovest. Proprio il st est fa classificare il giro molto difficile, altrimenti potrebbe essere medio (medio + dai... :)).
Ps: il dislivello reale è 1400mt, ben inferiore a quanto risulta dalle numeriche wikiloc
Si sale per dolce pendenza verso il Col della Spina (monte a sx di Arsiè guardandola dal parcheggio).
Dopo qualche chilometro tra boschi e bei slarghi prativi, si oltrepassa la Sella della val Nevera. A un bivio si prende la traccia in erta salita proprio in mezzo all'incrocio, nessuna indicazione. Tale salita, pedalabile totalmente in condizioni di terreno aciutto (altrimenti si spinge a tratti per pochi metri) ci porta nel punto più alto della montagna, cioè il Col del Gallo.
Da qui si scende tenendo sempre la cresta per bella traccia single track. Si oltrepassa casera Menegai (ripetitore) e si continua a scendere per traccia che in alcuni punti ci fa camminare (a parte il bagnato, obiettivamente qualche salto è molto impegnativo, direi s4). Si arriva a un piccolo gruppo di case (ai Piai) che si penetrano letteralmente continuando a scendere sempre per un st abbastanza tecnico (evitabile scendendo per la vicina strada). In località Casere, si pega a dx su asfalto e si procede a lungo, fino a San Vito. Alla chiesa si prende via venezia e la si segue molto a lungo (diventa rapidamente sterrata) per salire al covolo di Butistone (leggo sulla tabacco) e continuare per st molto bello fino a prendere la strada del genio che, con qualche tornante e non pochi sassi, ci porta a raggiungere il fondo della val Sugana. A sx a fianco delle barriere (tratto stretto, occhio alle mani) per arrivare a prendere la asfaltata chiusa al traffico che ci farà salire a Incino (alcuni scorci molto belli).
Da Incino si scende alla diga del Corlo, che si attraversa. Quindi si sale proprio a Corlo. All'inizio del piccolo borgo si piega a sx per ampia traccia puntando a Berti. Il tratto è quasi sempre pedalabile, ma serve tecnica e perizia in alcuni punti.
Da Berti si scende a Rocca per andare verso il cimitero. davanti allo stesso si prende il st 807 che si abbandona più in alto, seguendo il Lungolago. Bel st per gente allenata e tecnicamente preparata. Alcune erte sono impegnative. Si continua molto a lungo, passando per il borgo "fantasma" delle Coste (ruderi, anche abbastanza inquietanti).
Avanti superando due frane (niente di pericoloso e nemmeno difficile) per arrivare sulla strada che ci riporterà al punto di partenza.
Bello, impegnativa la parte del lungolago, eventualmente evitabile prendendo la parte ovest. Proprio il st est fa classificare il giro molto difficile, altrimenti potrebbe essere medio (medio + dai... :)).
Ps: il dislivello reale è 1400mt, ben inferiore a quanto risulta dalle numeriche wikiloc
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