Anello del Quaternà (da Sega Digon)
near Sega, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Bellissimo percorso che ci porta alla sella del Quaternà dalla quale, con 120mt d+ a piedi si raggiunge la cima del famoso monte (visitato anche da Papa Giovanni Paolo II).
L'ambiente è di alta montagna e, nella parte finale della salita, zeppo di marmotte.
Si parte da Sega Digon, sulla strada che sale al passo Monte Croce Comelico, prima dell'abitato di Casamazzagno. Si risale assai lungamente la val Digon, che si imbocca a qualche centinaio di metri dalla partenza, nei pressi della Cappelletta dedicata ai caduti di cima Vallona (triste episodio del 1967...).
La strada è sempre asfaltata fino alla casera Silvella (1833mt). Da qui parte una ampia traccia per mezzi motorizzati speciali, che ci porta, dopo alcuni tornanti e un lungo traverso, su fondo non sempre ottimale, al passo Silvella (2329). Da qui uno stretto sentiero, breve e non facilmente pedalabile, ci conduce alla sella del Quaternà (2379mt). Vale senz'altro la pena di salire alla croce del monte che è dita a 2500mt. Stupendo il panorama sulla croda di Sesto, il Popera, la croda dei Baranci e tutte le montagne nei dintorni. Idem per la valle del Comelico, più di 1000mt più in basso.
Ritornati alla sella, si inizia a scendere verso il rifugio Rinfreddo e la successiva malga Coltrondo. Appena partiti è possibile, rimanendo quasi in cresta, percorrere la lunga dorsale del monte Spina, una classica per MTB (sarà per la prossima).
Dalla malga (ottima accoglienza, cortesia e buona cucina) si scende per la ripida strada asfaltata fino a P.te alla Costa (1547mt) dove si prende una sterrata con indicazioni per Casamazzagno. La si seguirà assai lungamente, con uno strappo in salita piuttosto impegnativo, ma breve, per giungere prima al bellissimo paese di Casamazzagno e poi scendere a chiudere l'anello.
Presso la malga, che chiude il 10 ottobre, per riaprire a dicembre, è possibile, all'occorrenza, ricaricare le batterie.
L'ambiente è di alta montagna e, nella parte finale della salita, zeppo di marmotte.
Si parte da Sega Digon, sulla strada che sale al passo Monte Croce Comelico, prima dell'abitato di Casamazzagno. Si risale assai lungamente la val Digon, che si imbocca a qualche centinaio di metri dalla partenza, nei pressi della Cappelletta dedicata ai caduti di cima Vallona (triste episodio del 1967...).
La strada è sempre asfaltata fino alla casera Silvella (1833mt). Da qui parte una ampia traccia per mezzi motorizzati speciali, che ci porta, dopo alcuni tornanti e un lungo traverso, su fondo non sempre ottimale, al passo Silvella (2329). Da qui uno stretto sentiero, breve e non facilmente pedalabile, ci conduce alla sella del Quaternà (2379mt). Vale senz'altro la pena di salire alla croce del monte che è dita a 2500mt. Stupendo il panorama sulla croda di Sesto, il Popera, la croda dei Baranci e tutte le montagne nei dintorni. Idem per la valle del Comelico, più di 1000mt più in basso.
Ritornati alla sella, si inizia a scendere verso il rifugio Rinfreddo e la successiva malga Coltrondo. Appena partiti è possibile, rimanendo quasi in cresta, percorrere la lunga dorsale del monte Spina, una classica per MTB (sarà per la prossima).
Dalla malga (ottima accoglienza, cortesia e buona cucina) si scende per la ripida strada asfaltata fino a P.te alla Costa (1547mt) dove si prende una sterrata con indicazioni per Casamazzagno. La si seguirà assai lungamente, con uno strappo in salita piuttosto impegnativo, ma breve, per giungere prima al bellissimo paese di Casamazzagno e poi scendere a chiudere l'anello.
Presso la malga, che chiude il 10 ottobre, per riaprire a dicembre, è possibile, all'occorrenza, ricaricare le batterie.
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