Caldirola bikepark
near La Gioia, Piemonte (Italia)
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Itinerary description
Nell'alta Val Curone, ad un'ora e tre quarti da Milano, si trova uno dei più longevi bikepark d'Italia. Aperto fino a che non arriva la neve, è una risorsa unica per chi vuole praticare downhill e concentrarsi sulla tecnica senza consumare le forze in salita. La seggiovia è piuttosto lenta e datata, bisogna appendere al volo la bici e sedersi velocemente sul seggiolino e ripetere l'operazione all'arrivo, facendo sempre attenzione a non rovinare i raggi.
Le piste dedicate al dh sono 7, poi ce ne sono altre per gli appassionati dell'All Mountain. I gradi di difficoltà si equiparano, anche se le piste sono classificate tra rosse e nere, ognuna comunque presenta drop e salti, più o meno pronunciati, con pendenze dei tracciati abbastanza pronunciate che permettono di raggiungere velocità molto elevate. Bisogna dire che il suolo non è una moquette; sugli atterraggi e lungo le sponde non mancano le brake bumps che ti spaccano i polsi, tuttavia i percorsi di tipo gravity permettono il 'galleggiamento'. Ho iniziato la giornata con la Lapierre Fun per scaldare i muscoli e sciogliere la tensione, immerso totalmente in un bosco di faggi quasi completamente spogli, di rara bellezza. Poi sono passato alla Capannina per iniziare a fare sul serio, dove si incontrano una serie di drop di varia misura, curve spondate da percorrere in alta gravità e qualche panettone da pompare con attenzione. In seguito ho scoperto la Jacmon che si è rivelata un vero gioiellino, piena di curve con e senza appoggio, una serie di drop, un wall ride, da fare a tutto gas. Una discesa sulla Charlie Race, caratterizzata da alcuni tratti ripidi e una serie di drop molto veloci, che però in alcuni tratti ho trovato sommersa dalle foglie. Come al solito, per scendere in sicurezza, ho organizzato la giornata in progressione rispetto a difficoltà e velocità. Nel complesso, una ubriacatura di adrenalina in 16 discese, polsi devastati e colori autunnali da pelle d'oca.
Le piste dedicate al dh sono 7, poi ce ne sono altre per gli appassionati dell'All Mountain. I gradi di difficoltà si equiparano, anche se le piste sono classificate tra rosse e nere, ognuna comunque presenta drop e salti, più o meno pronunciati, con pendenze dei tracciati abbastanza pronunciate che permettono di raggiungere velocità molto elevate. Bisogna dire che il suolo non è una moquette; sugli atterraggi e lungo le sponde non mancano le brake bumps che ti spaccano i polsi, tuttavia i percorsi di tipo gravity permettono il 'galleggiamento'. Ho iniziato la giornata con la Lapierre Fun per scaldare i muscoli e sciogliere la tensione, immerso totalmente in un bosco di faggi quasi completamente spogli, di rara bellezza. Poi sono passato alla Capannina per iniziare a fare sul serio, dove si incontrano una serie di drop di varia misura, curve spondate da percorrere in alta gravità e qualche panettone da pompare con attenzione. In seguito ho scoperto la Jacmon che si è rivelata un vero gioiellino, piena di curve con e senza appoggio, una serie di drop, un wall ride, da fare a tutto gas. Una discesa sulla Charlie Race, caratterizzata da alcuni tratti ripidi e una serie di drop molto veloci, che però in alcuni tratti ho trovato sommersa dalle foglie. Come al solito, per scendere in sicurezza, ho organizzato la giornata in progressione rispetto a difficoltà e velocità. Nel complesso, una ubriacatura di adrenalina in 16 discese, polsi devastati e colori autunnali da pelle d'oca.
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