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Caldirola bikepark

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Trail stats

Distance
29.6 mi
Elevation gain
17,014 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
17,014 ft
Max elevation
4,722 ft
TrailRank 
31
Min elevation
3,558 ft
Trail type
Loop
Moving time
4 hours 45 minutes
Time
6 hours 41 minutes
Coordinates
5784
Uploaded
October 31, 2022
Recorded
October 2022
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near La Gioia, Piemonte (Italia)

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Itinerary description

Nell'alta Val Curone, ad un'ora e tre quarti da Milano, si trova uno dei più longevi bikepark d'Italia. Aperto fino a che non arriva la neve, è una risorsa unica per chi vuole praticare downhill e concentrarsi sulla tecnica senza consumare le forze in salita. La seggiovia è piuttosto lenta e datata, bisogna appendere al volo la bici e sedersi velocemente sul seggiolino e ripetere l'operazione all'arrivo, facendo sempre attenzione a non rovinare i raggi.
Le piste dedicate al dh sono 7, poi ce ne sono altre per gli appassionati dell'All Mountain. I gradi di difficoltà si equiparano, anche se le piste sono classificate tra rosse e nere, ognuna comunque presenta drop e salti, più o meno pronunciati, con pendenze dei tracciati abbastanza pronunciate che permettono di raggiungere velocità molto elevate. Bisogna dire che il suolo non è una moquette; sugli atterraggi e lungo le sponde non mancano le brake bumps che ti spaccano i polsi, tuttavia i percorsi di tipo gravity permettono il 'galleggiamento'. Ho iniziato la giornata con la Lapierre Fun per scaldare i muscoli e sciogliere la tensione, immerso totalmente in un bosco di faggi quasi completamente spogli, di rara bellezza. Poi sono passato alla Capannina per iniziare a fare sul serio, dove si incontrano una serie di drop di varia misura, curve spondate da percorrere in alta gravità e qualche panettone da pompare con attenzione. In seguito ho scoperto la Jacmon che si è rivelata un vero gioiellino, piena di curve con e senza appoggio, una serie di drop, un wall ride, da fare a tutto gas. Una discesa sulla Charlie Race, caratterizzata da alcuni tratti ripidi e una serie di drop molto veloci, che però in alcuni tratti ho trovato sommersa dalle foglie. Come al solito, per scendere in sicurezza, ho organizzato la giornata in progressione rispetto a difficoltà e velocità. Nel complesso, una ubriacatura di adrenalina in 16 discese, polsi devastati e colori autunnali da pelle d'oca.

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