Rimini-Fiorenzuola di Focara nel Parco di San Bartolo.
near SanGiuliano a Mare, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso effettuato il 29 Giugno 2022.
Anche se ho utilizzato una MTB, ho preferito indicare questo percorso come "bici da strada" poichè il fonto è praticamente tutto su asfalto.
La maggior parte del percorso è tutto su piste ciclopedonali litoranee o su strade asfaltate a basso traffico tranne qualche breve tratto, soprattutto dopo Cattolica appena prima della salita per il Parco.
Lungo il percorso troverete di tutto, dai pedoni, alle famigliole in bici ai monopattini elettrici pertanto dovrete percorrere questi tratti stando sempre attenti e con le mani sulle leve dei freni.
Il tratto più bello ed interessante è la salita su asfalto che da Gabice Mare sale lungo il crinale del Parco. Una prima salita per Gabice Monte, per poi scendere e risalire a Casteldimezzo, poi si ridiscende e si risale infine a Fiorenzuola dove mi sono fermato per il pranzo presso uno dei bar-Ristoranti del paese e poi mi sono fermato un oretta presso il campanile del paese in contemplazione del panorama. Sono ridisceso poi più o meno per lo stesso percorso dell'andata sino a Gabice Mare per poi ripercorrere più o meno le stesse strade dell'andata.
Buon divertimento
Il Parco è situato tra Gabicce Mare e Pesaro e presenta aspetti naturali molto suggestivi.
Le falesie strapiombanti costituiscono un paesaggio marino particolare con la presenza di pesci fossili e rari cristalli di gesso.
Ai piedi delle falesie corre una sottile spiaggia di ghiaie e ciottoli, formata dal franamento delle pareti sovrastanti e ricca di fossili, un tempo usati per la pavimentazione delle strade di Pesaro. Attraverso una strada panoramica si raggiungono gli antichi borghi di Gabicce Monte, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara, Santa Marina Alta e il raccolto porticciolo di Baia Vallugola.
La vegetazione del Monte San Bartolo è caratterizzata da boschi misti a quercia e carpino nero e da specie rare come il lino marittimo, il giunco, la carota delle scogliere e la splendente ginestra odorosa. Famoso per la presenza e la migrazione di numerose specie di uccelli, tra cui il falco pellegrino, i rapaci migratori tra cui i falchi pecchiaioli e di palude oltre ad una specie molto rara: l’albanella pallida, che viene dall’Africa per poi nidificare nell’Europa dell’est.
Notevole dal punto di vista naturalistico è anche lo svernamento degli uccelli marini costieri, quali lo smergo maggiore, il cormorano, lo svasso maggiore e svasso piccolo e, negli inverni più freddi, l’edredone, oltre a quello di numerose specie di gabbiani, tra cui alcuni esemplari di zafferano, gavina, gabbiano corallino, gabbiano comune e quello reale. Nella zona della foce del fiume Foglia e a Baia Flaminia svernano anche l'airone cenerino, la garzetta e talvolta i cigni reali. Il parco ospita anche caprioli, volpi, tassi, istrici, donnole e ghiri.
Cinque sentieri permettono di raggiungere piccole oasi naturali e di ammirare scorci spettacolari.
I beni culturali non sono da meno: tra tutti spicca la Villa Imperiale, luogo di incontro di letterati e artisti tra cui Torquato Tasso e Pietro Bembo, frutto di una rivisitazione di un precedente edificio sforzesco da parte di Girolamo Genga, su commissione di Francesco Maria I Della Rovere, con uno splendido ciclo di affreschi dei fratelli Dossi, Raffaellino del Colle, il Bronzino; altri esempi di dimore nobiliari sono Villa Caprile, luogo di soggiorno di Casanova e Stendhal, edificata nel Seicento dalla famiglia Mosca e celebre per lo splendido giardino all’italiana dai divertenti giochi d’acqua, Villa Vittoria, dimora di Carolina di Brunswick e Villa Almerici.
Non mancano neppure gli scavi archeologici: in località Colombarone sono infatti conservati i resti di una villa signorile sorta alla fine del III sec. d.C., ricca di mosaici e luogo di rinvenimento di reperti come bracciali e monete, vetri e anfore.
Anche se ho utilizzato una MTB, ho preferito indicare questo percorso come "bici da strada" poichè il fonto è praticamente tutto su asfalto.
La maggior parte del percorso è tutto su piste ciclopedonali litoranee o su strade asfaltate a basso traffico tranne qualche breve tratto, soprattutto dopo Cattolica appena prima della salita per il Parco.
Lungo il percorso troverete di tutto, dai pedoni, alle famigliole in bici ai monopattini elettrici pertanto dovrete percorrere questi tratti stando sempre attenti e con le mani sulle leve dei freni.
Il tratto più bello ed interessante è la salita su asfalto che da Gabice Mare sale lungo il crinale del Parco. Una prima salita per Gabice Monte, per poi scendere e risalire a Casteldimezzo, poi si ridiscende e si risale infine a Fiorenzuola dove mi sono fermato per il pranzo presso uno dei bar-Ristoranti del paese e poi mi sono fermato un oretta presso il campanile del paese in contemplazione del panorama. Sono ridisceso poi più o meno per lo stesso percorso dell'andata sino a Gabice Mare per poi ripercorrere più o meno le stesse strade dell'andata.
Buon divertimento
Il Parco è situato tra Gabicce Mare e Pesaro e presenta aspetti naturali molto suggestivi.
Le falesie strapiombanti costituiscono un paesaggio marino particolare con la presenza di pesci fossili e rari cristalli di gesso.
Ai piedi delle falesie corre una sottile spiaggia di ghiaie e ciottoli, formata dal franamento delle pareti sovrastanti e ricca di fossili, un tempo usati per la pavimentazione delle strade di Pesaro. Attraverso una strada panoramica si raggiungono gli antichi borghi di Gabicce Monte, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara, Santa Marina Alta e il raccolto porticciolo di Baia Vallugola.
La vegetazione del Monte San Bartolo è caratterizzata da boschi misti a quercia e carpino nero e da specie rare come il lino marittimo, il giunco, la carota delle scogliere e la splendente ginestra odorosa. Famoso per la presenza e la migrazione di numerose specie di uccelli, tra cui il falco pellegrino, i rapaci migratori tra cui i falchi pecchiaioli e di palude oltre ad una specie molto rara: l’albanella pallida, che viene dall’Africa per poi nidificare nell’Europa dell’est.
Notevole dal punto di vista naturalistico è anche lo svernamento degli uccelli marini costieri, quali lo smergo maggiore, il cormorano, lo svasso maggiore e svasso piccolo e, negli inverni più freddi, l’edredone, oltre a quello di numerose specie di gabbiani, tra cui alcuni esemplari di zafferano, gavina, gabbiano corallino, gabbiano comune e quello reale. Nella zona della foce del fiume Foglia e a Baia Flaminia svernano anche l'airone cenerino, la garzetta e talvolta i cigni reali. Il parco ospita anche caprioli, volpi, tassi, istrici, donnole e ghiri.
Cinque sentieri permettono di raggiungere piccole oasi naturali e di ammirare scorci spettacolari.
I beni culturali non sono da meno: tra tutti spicca la Villa Imperiale, luogo di incontro di letterati e artisti tra cui Torquato Tasso e Pietro Bembo, frutto di una rivisitazione di un precedente edificio sforzesco da parte di Girolamo Genga, su commissione di Francesco Maria I Della Rovere, con uno splendido ciclo di affreschi dei fratelli Dossi, Raffaellino del Colle, il Bronzino; altri esempi di dimore nobiliari sono Villa Caprile, luogo di soggiorno di Casanova e Stendhal, edificata nel Seicento dalla famiglia Mosca e celebre per lo splendido giardino all’italiana dai divertenti giochi d’acqua, Villa Vittoria, dimora di Carolina di Brunswick e Villa Almerici.
Non mancano neppure gli scavi archeologici: in località Colombarone sono infatti conservati i resti di una villa signorile sorta alla fine del III sec. d.C., ricca di mosaici e luogo di rinvenimento di reperti come bracciali e monete, vetri e anfore.
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Easy
Foto bellissime. Complimenti.
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Consigliato!
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Splendido giro.
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Bellissimo percorso, specie ovviamente la parte del Monte San Bartolo. Salite con pendenza molto sopportabile.