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Profumo di campagna

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Trail stats

Distance
31.51 mi
Elevation gain
3,031 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
3,031 ft
Max elevation
1,077 ft
TrailRank 
27
Min elevation
1,077 ft
Trail type
Loop
Coordinates
887
Uploaded
December 17, 2018
Recorded
December 2018
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near Marina di Vasto, Abruzzo (Italia)

Viewed 331 times, downloaded 9 times

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Itinerary description

Quando si pedala, si sa, c’è da stare leggeri. Ancor di più sulle montagne russe dei saliscendi di queste colline vista mare, passando per paesi affilati come lame sui crinali, con la campagna tutto intorno.
Qui però l’impresa è ardua, un po’ perché le salite sono importanti e un po’ perché sarebbe più forte la tentazione di gustare un celebre brodetto di pesce alla vastese - piatto orgoglio della cittadina - o lasciarsi andare con la ventricina che, come recita il disciplinare dedicato, è un “salume, insaccato crudo di carne suina” con “sapore soavemente piccante”.
Fra le altre specialità enogastronomiche del territorio, anche il carciofo ha da dire la sua, specie a Cupello, con la varietà detta “mazzaferrata”. In Abruzzo, si sa, si va al sodo senza tanti fronzoli. E allora, eccoci in sella, per un anello cicloturistico con punto di riferimento piazza della Guardia costiera a Vasto Marina. La città è lì su e tocca salire, prendendo via Gaetano Donizzetti, poi strada vicinale Tubello e via porta Palazzo per trovarsi di fronte al Palazzo D’Avalos (quelli del Bosco di don Venanzio e della pineta di Pescara). Da qui si va verso la piazza dedicata a un figlio illustre di Vasto, il poeta Gabriele Rossetti, nato qui nel 1783 e morto a Londra dopo aver ricoperto la cattedra di lingua e letteratura italiana al King’s College.
La forma della piazza ricorda l’anfiteatro romano costruito fra la fine del I e la metà del II sec. d. C. Da via delle Croci, su vie interne (via Cirillo, via Valloncello, via Codalfa con il ponticello sulla A14) si interseca il lungo rettilineo della SP157 per andare a destra, seguendo la provinciale fino alla SS16 per poi girare a sinistra o accorciare per la sterratina di via Cervara per meno di 400 metri. Quindi a sinistra per strada comunale Valle Palomba, sempre sterrata, per 1 km che ci riporta sulla SS16 e quindi alla rotatoria per la SP216 si arriva al santuario dei Miracoli. Qui si ricorda con dolcezza dell’apparizione della Vergine a un contadino, l’11 giugno 1576.
Dalla Basilica-Santuario Santa Maria dei Miracoli, si prosegue sulla provinciale fino al bivio per Pollutri su via Cerreto di Spoleto, con l’indicazione “Strada del vino tratturo del re”.
Su asfalto si segue contrada Guarniera che diventa via del Santo Rosario e, passando per il paese, si prosegue per San Barbato, arrivando con il paese di Scerni sulla sinistra.
Il cartello all’ingresso recita: “Paese della ventricina, dell’olio e del vino”. Qui è curioso prendere una qualsiasi delle strade che portano fino alla fine del paese, quindi via Gioacchino Rossini e vedere l’asfalto che lascia il posto allo sterrato, dopo l’ultima casetta. E tutta la campagna sotto.
Per pedalare è più comodo procedere dal paese a via contrada Tratturo, passando per Casale d’Ercole fino a incrociare la SP154 per Monte odorisio, con il massiccio castello che domina la vallata. All’ingresso del paese si trova il Santuario della Madonna delle Grazie. Il borgo è da qui raggiungibile con una lunga scalinata monumentale che conta più di 100 gradini. Non contenti, ancora via verso Cupello da contrada Monte le forche. Dal paese del carciofo per tornare sul mare ci sono due opzioni. Avendo voglia di sterrato da via Polercia si prende per via Rigolizia verso la frazione Villaggio Siv e al cartello che indica l’ingresso inizia una stradina chetaglia per i campi, prima sterrata e poi con asfalto che, passando sotto l’autostrada, arriva fino alla stazione ferroviaria. Oppure si va avanti fino a girare su via Grasceta dove il nuovissimo tratto ciclabile accompagna verso la SS16. Qui si va verso il mare dove, all’altezza di un campeggio, inizia la ciclabile che, accarezzando la vegetazione dunale e la Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto, riaccompagna alla piazza punto di partenza. Sono circa 60 gli ettari di litorale che dalla Marina di Vasto al Giardino Botanico Mediterraneo di San Salvo proteggono il biotopo costiero dunale. Riconosciuto come SIC - Sito di interesse comunitario, questo tratto di costa tutela specie vegetali tipiche delle prime fasce costiere come la ruchetta di mare, l’agropiro e l’Ammophila littoralis.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 12 ft

Arrivo

PictographWaypoint Altitude 16 ft

Partenza

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