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Nogarole Rocca castelletto 108

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Trail stats

Distance
66.92 mi
Elevation gain
715 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
715 ft
Max elevation
528 ft
TrailRank 
9
Min elevation
52 ft
Trail type
Loop
Coordinates
1576
Uploaded
August 22, 2020
Recorded
August 2020
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near Nogarole Rocca, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Da: Via delle Bastie, Nogarole Rocca, Veneto, Italia

A: Via delle Bastie, Nogarole Rocca, Veneto, Italia



Routing: Bicicletta da corsa - migliore

Waypoints

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Osservatorio astronomico di Madonna di Dossobuono

L'osservatorio astronomico di Madonna di Dossobuono è un osservatorio astronomico italiano situato nell'omonima località del comune di Verona, alle coordinate 45°24′26.6″N 10°55′51.6″E a 65 m s.l.m.. Il suo codice MPC è 560 Madonna di Dossobuono.
Il Minor Planet Center gli accredita la scoperta di sette asteroidi effettuate tra il 1994 e il 1999.

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Forte Lugagnano

Forte Lugagnano, originariamente chiamato Werk Kronprinz Rudolf, è un forte situato poco fuori Verona, vicino alla frazione di Lugagnano. È stato costruito dal 1860 al 1861 su progetto della k.k. Genie-Direktion di Verona.

Il forte è intitolato all'infante arciduca Rodolfo d'Asburgo-Lorena , principe ereditario d'Austria-Ungheria, morto tragicamente durante i fatti di Mayerling.


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Forte Chievo

Forte Chievo, originariamente Werk Kaiser Franz Josef, è un forte austriaco di Verona, costruito tra il 1850 ed il 1852 per volontà di Radetzky, su progetto del maggiore Conrad Petrasch, direttore della Genie Direction di Verona.
In questo forte, dedicato al giovane imperatore Francesco Giuseppe I d'Asburgo, in tedesco Franz Josef, tutto denota l'importanza dell'opera, da osservare come modello di architettura militare absburgica per le successive fortificazioni di Verona e dell'impero asburgico. È ragguardevole la perfezione geometrica dell'impianto planimetrico, la sua simmetria, l'impiego di raccordi curvilinei, la complessa e razionale articolazione delle parti. Nell'insieme e nei particolari, risalta la qualità costruttiva e la bellezza delle opere di pietra, con i paramenti murari a conci di "tufo" a opus poligonale.

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Canale Biffis

Il canale Biffis è un canale artificiale per scopi irrigui e idroelettrici che inizia nel comune di Ala e termina in quello di Verona, poco a nord di Chievo.

Il canale prende il nome dal suo ideatore, Ferdinando Biffis, che lo progettò nel 1913. Il suo obbiettivo era creare un sistema di irrigazione per le pendici delle colline dell'alto veronese che, nonostante il terreno fertile, erano poco produttive a causa della scarsità d'acqua dovuta alla loro posizione rialzata. La soluzione che propose fu quella di sfruttare le acque dell'Adige, captandole molto più a nord ad una quota più alta delle terre da irrigare.


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Villa Marioni Pullè

Villa Pellegrini Marioni Pullè è una villa situata in via Aeroporto Berardi a Chievo . È detta anche villa Pullè e quindi talvolta confusa con villa Pullè Monga Galtarossa di San Pietro in Cariano.

Si tratta di una villa neoclassica o neopalladiana con palazzina eclettica che unisce il Neorinascimento con l'esotismo ; la veste attuale è dell'architetto Ignazio Pellegrini .


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Ponte diga Chievo

Il ponte diga del Chievo è una diga con funzione anche di ponte pedonale, situato nella città di Verona nei pressi della frazione di Chievo. Si trova sul fiume Adige.
La struttura venne ideata nel 1920 per volontà dell'ingegnere Gaetano Rubinelli. La costruzione fu terminata nel 1923.

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Ponte Unità d'Italia

Il Ponte Unità d'Italia, è un ponte situato nella periferia di Verona, prima noto come Ponte del Saval.
Il Ponte fu inaugurato nel 1971 su progetto dell'ingegnere Bruno Gentilini e dell'architetto Antonio Pasqualini, con compiti di viabilità extra urbana in particolare per smistare il flusso veicolare da Milano, Modena e Rovigo verso il Brennero senza averlo nel centro urbano. Il progetto rientrava in un respiro più ampio di migliorare la viabilità a Verona con la sua costruzione insieme al Ponte Risorgimento.

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Ponte Catena

Il vecchio ponte Catena era il ponte più a monte della città, e veniva utilizzato come dogana per le barche che arrivavano da nord. Nell'Adige resiste ancora oggi una torre, probabilmente utilizzata, oltre per far passare la catena che sbarrava il fiume, anche come torre di guardia.
Il sito del ponte ha una sua importanza archeologica, in quanto qui vicino sono stati ritrovati resti archeologici che fanno presumere la presenza di uomini preistorici in quest'area.

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Porta San Giorgio

La prima porta venne fatta costruire da Cangrande I della Scala, tra il 1321 ed il 1324 lungo la cinta muraria medioevale. Con la dedizione di Verona a Venezia iniziarono i lavori per la ristrutturazione ed ampliamento delle mura, e quindi ci fu la ricostruzione della porta, su progetto di Giovanni Maria Falconetto, tra il 1525 ed il 1526. La porta rimase però incompiuta, e venne conclusa sotto la dominazione austriaca .
La porta è inserita presso la riva dell'Adige. La posizione era stata stabilita dalla preesistente porta medievale, che presidiava la via del Tirolo.

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Duomo di Verona

La Cattedrale di Santa Maria Matricolare è il principale luogo di culto cattolico della città di Verona, sede vescovile dell'omonima diocesi.
La struttura attuale sorge nel luogo in cui venne edificata, nel IV secolo probabilmente ad opera del vescovo Zeno, la prima chiesa cristiana della città. Questa chiesa era a tre navate con presbiterio rialzato ed aveva anche un battistero. Nel V secolo la chiesa primitiva venne affiancata da una seconda, l'ecclesia matricularis, più grande e dotata di nartece, cioè struttura tipica delle basiliche che collegava le navate con l'esterno; queste strutture vennero rase al suolo dal terremoto del 1117.

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Chiesa di Santo Stefano

La chiesa di Santo Stefano è una chiesa di Verona sorta lungo l'Adige, non lontano dalla chiesa di San Giorgio in Braida e da porta San Giorgio.
Dal 26 novembre 2016 la chiesa di Santo Stefano è inserita nel percorso "Risorgere dall'acqua" nell'ambito del progetto Verona Minor Hierusalem.

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Ponte Pietra

Il ponte Pietra è il più antico ponte di Verona sul fiume Adige, l'unico rimasto di epoca romana. Sopravvissuto a diverse alluvioni, è stato fatto brillare durante la seconda guerra mondiale dai soldati tedeschi in ritirata, quindi ricostruito ricomponendo per anastilosi le pietre recuperate dal letto del fiume.

Il ponte si colloca in un punto che fin dalla Preistoria doveva presentare un guado, punto d'incontro cruciale tra diverse vie di comunicazione a cui si deve la nascita della città di Verona. Un primo ponte in legno venne messo in opera durante la costruzione della via Postumia nel 148 a.C. nel medesimo punto in cui era presente il guado, in quanto in quel luogo il fiume raggiunge una larghezza minima di 92 metri e la corrente arriva con una potenza ridotta a causa dell'ampio meandro che deve compiere.

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Teatro romano di Verona

Il teatro romano di Verona è un teatro all'aperto costruito nel I secolo a.C. ai piedi del Colle San Pietro, sulla riva sinistra dell'Adige. Si tratta di uno dei teatri meglio conservati dell'Italia settentrionale, tanto da essere parte del percorso espositivo dell'omonimo museo archeologico cittadino, oltre che spazio teatrale e sede, durante i mesi estivi, dell'estate teatrale veronese, le cui edizioni si svolgono ininterrottamente sin dal 1948.
Con la fase che vide l'urbanizzazione della Verona romana all'interno dell'ansa dell'Adige si liberarono nuovi spazi su Colle San Pietro, luogo dove sorgeva l'abitato protostorico veneto. Un piano di monumentalizzazione riguardò quindi le pendici meridionali del colle di cui fece parte anche la costruzione del teatro, realizzato negli ultimi anni del I secolo a.C. Questo luogo infatti aveva evidenti vantaggi dal punto di vista della conformazione del terreno e del valore di scenograficità che aveva assunto rispetto la città di nuova fondazione, diventando quindi luogo ideale per realizzare una grande scena urbana su più livelli, che partendo dall'edificio teatrale sulla sponda del fiume potesse chiudersi in cima alla collina tramite un tempio romano.

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Basilica di Santa Anastasia

La basilica di Santa Anastasia è un importante luogo di culto cattolico che sorge nel cuore del centro storico di Verona; esso si situa nell'area terminale del decumano massimo della città d'epoca romana, in prossimità del punto in cui l'ampio meandro del fiume Adige è tagliato dal ponte Pietra, dove gravitano quindi quelle che furono le due principali vie di comunicazione cittadina, stradale e fluviale. Si tratta della più grande, solenne e rappresentativa chiesa veronese, riflesso di un vivace momento della vita cittadina, in cui l'allargamento e il consolidamento delle istituzioni politiche ed economiche consentirono alla comunità, in sinergia con la Signoria Scaligera, il clero domenicano e la famiglia Castelbarco, di prodigarsi in un notevole sforzo finanziario atto a edificare questo importante tempio, simbolo della loro potenza.
La chiesa costituì per Verona l'episodio gotico di maggiore portata, negli anni immediatamente successivi alla sua costruzione divenne quindi un punto di riferimento su cui si baseranno i progetti di diversi altri edifici chiesastici, in particolare per quanto riguarda alcune innovazioni che Santa Anastasia apportava alla pianta, con lo sviluppo di un ampio transetto e l'articolazione della zona absidale in quattro cappelle ai lati del presbiterio ove è collocato l'altare maggiore, alla struttura muraria completamente in laterizio e alla nuova tipologia di campanile. La facciata, a parte un maestoso portale biforo in stile gotico attraverso il quale si accede nel vasto spazio interno diviso in tre navate da monumentali pilastri cilindrici, si presenta incompiuta. Ai lati delle due navate laterali si aprono alcune cappelle e numerosi altari, di cui il più celebre è l'altare Fregoso realizzato da Danese Cattaneo, elogiato anche da Giorgio Vasari, inoltre si possono ammirare tele e affreschi di noti maestri della pittura veronese e non, quali Pisanello, Altichiero, Liberale da Verona, Stefano da Zevio, Nicolò Giolfino, Giovan Francesco Caroto, Felice Brusasorzi, Francesco Morone, Michele da Verona, Lorenzo Veneziano.


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Chiesa di Santa Maria in Organo

Dal 26 novembre 2016 la chiesa di Santa Maria in Organo è inserita nel percorso "Risorgere dall'acqua" nell'ambito del progetto Verona minor Hierusalem.

Monastero fin dal VII-VIII secolo, costituisce già in età longobarda il più antico monastero veronese. Fondato in epoca longobarda dai monaci di San Colombano presenti nell'area gardesana e veronese nel Priorato del monastero di San Colombano di Bardolino, la cui regola in epoca carolingia dopo la riforma nel IX secolo confluirà in quella benedettina.


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Daniele Comboni

Daniele Comboni è stato un missionario e vescovo cattolico italiano, fondatore degli istituti dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù e delle Pie Madri della Nigrizia. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, fu canonizzato da Giovanni Paolo II il 5 ottobre 2003 e viene commemorato il 10 ottobre.

Era figlio di Domenica Pace, i cui avi erano originari di Cadria, e Luigi, umili braccianti impiegati nella tenuta di un lontano parente presso Limone sul Garda. Luigi apparteneva all'antica famiglia dei Comboni, capostipite della quale fu il notaio Combono Comboni da Muslone. Daniele Comboni era l'unico sopravvissuto di otto fratelli, ed il 20 febbraio 1843 si trasferì a Verona in un istituto per ragazzi con poche possibilità finanziarie, fondato dal sacerdote Nicola Mazza. Fu Mazza a infondere in Comboni l'amore per l'Africa e per le missioni. Durante la sua adolescenza decise di diventare sacerdote e nel 1849 giurò a Mazza di dedicare tutta la sua vita all'Africa sub-sahariana. Cinque anni dopo completò gli studi di filosofia e teologia e venne ordinato sacerdote il 31 dicembre 1854 dal vescovo di Trento, il beato Giovanni Nepomuceno de Tschiderer.


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Porta Leoni

Porta Leoni è una delle porte che si aprivano lungo le mura romane di Verona. Costruita nel I secolo a.C. e ristrutturata nel secolo successivo, collegava il cardine massimo della città con il vicus Veronensium, ovvero con la diramazione della via Claudia Augusta che proseguiva verso Hostilia.

Porta Leoni venne costruita contemporaneamente alla cortina muraria romana, come dimostrato dal fatto che le due strutture risultano strettamente connesse nelle fondazioni e nei i primi corsi di laterizio, e a porta Iovia: la loro edificazione si svolse intorno alla seconda metà del I secolo a.C., a seguito della definitiva romanizzazione della Gallia Transpadana avvenuta nella primavera del 49 a.C. e al conseguente spostamento dell'abitato di Verona entro l'ansa del fiume Adige. La costruzione, che fungeva da ingresso alla città lungo il cardine massimo, era a pianta quadrata con corte centrale, luogo in cui venivano fermati e controllati i viandanti, e verso l'agro era racchiusa tra due alte torri. Ulteriore prova della contemporaneità della costruzione delle porte urbiche con la cinta muraria arriva da un'iscrizione murata sopra il pilone mediano di porta Leoni: tale iscrizione, che è considerata unanimemente l'atto di fondazione della Verona romana, riporta i nomi dei quattorviri che fecero realizzare le mura e le porte di Verona.

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Stazione di San Martino Buon Albergo

La stazione ferroviaria di San Martino Buon Albergo è una fermata sulla linea ferroviaria Milano-Venezia, nel comune veronese di San Martino Buon Albergo.
La stazione è servita da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con le regioni interessate.

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San Martino Buon Albergo

San Martino Buon Albergo (San Martin Bon Albergo in veneto) è un comune di 14.521 abitanti della provincia di Verona.

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Soave

Soave è un comune italiano di 7 124 abitanti della provincia di Verona nella Regione Veneto, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

È facilmente raggiungibile prendendo l'autostrada A4 , mentre la stazione ferroviaria più vicina è quella di San Bonifacio.


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Aeroporto di Bovolone

L'aeroporto di Bovolone venne realizzato negli anni trenta. Si trattava di una superficie in terra battuta situata a nord est dell'abitato di Bovolone lungo la strada intercomunale che conduce verso Oppeano. La costruzione fu decisa nel 1929 con Decreto Ministeriale a firma di Italo Balbo, , uno dei 287 "campi di fortuna" esistenti in Italia nel 1939.

Il Regio aeroporto di Bovolone era sicuramente in funzione a partire dal 1935, e dal 1938 fu sede della Scuola di volo senza motore o Reparto Alianti intitolato a E. Barbieri. Durante la guerra era contraddistinto dal numero identificativo 255 e dipendeva dalla 2ª Zona Aerea Territoriale con sede a Padova.
Nel settembre del 1944 divenne sede di un reparto combattente dell'aviazione germanica, il Nachtschlachtgruppe 9, armato con velivoli Ju 87 Stuka. Abbandonato alla fine della seconda guerra mondiale, la superficie fu trasformata, nel 1959, in area di lancio per il sistema d'arma missilistico Nike Ajax e Nike Hercules, in dotazione al 72º Gruppo I.T. dell'Aeronautica Militare.


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Chiesa dei Santi Biagio

La chiesa dei Santi Biagio, Fermo e Rustico è un edificio religioso di Bovolone, in provincia di Verona, risalente al XII secolo in stile romanico e rimaneggiato nel Quattrocento e nel Settecento.

Attualmente l'edificio è utilizzato come oratorio, ma fu chiesa parrocchiale a partire dal XIII secolo fino al 1945, quando venne costruita la nuova chiesa parrocchiale di San Giuseppe.


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Chiesa di San Giuseppe

La chiesa di San Giuseppe è il principale luogo di culto cattolico di Bovolone, in provincia di Verona, situato nella piazza centrale del paese.

Verso la fine del Settecento la più antica chiesa parrocchiale dei Santi Biagio, Fermo e Rustico si era rivelata di grandezza insufficiente a causa dell'aumento della popolazione locale e nel 1788 l'allora parroco, l'arciprete don Tracco fece redigere all'architetto veronese Luigi Trezza un progetto di ampliamento, che tuttavia non poté essere attuato in seguito alle successive occupazioni napoleonica e austriaca.


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Stazione di Isola della Scala

La stazione di Isola della Scala è la stazione ferroviaria dell'omonimo comune ubicata sulle linea ferroviarie Bologna–Verona e Verona–Rovigo.
La gestione degli impianti è affidata a Rete Ferroviaria Italiana controllata del gruppo Ferrovie dello Stato.

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Torre Scaligera

La torre Scaligera di Isola della Scala è ciò che rimane di un antico castello di cui si ha notizia già nel 1011 e che venne distrutto dai mantovani tra il 1230 ed il 1232.

La torre, ubicata ad ovest dell’antico nucleo abitato di Isola della Scala , fu fatta erigere da Mastino II della Scala nel 1136 a completamento del complesso sistema difensivo; il cosiddetto “Serraglio Veronese” che, partendo dal Lago di Garda arrivava fino ad Ostiglia, fungeva da protezione al territorio veronese dalle incursioni mantovane e milanesi.
Per la sua posizione strategica, sul guado del fiume Tartaro, e la natura paludosa del territorio circostante costituiva un importante avamposto di difesa e controllo di uno dei passaggi obbligati sul fiume Tartaro lungo l’importante via di comunicazione che collegava il basso veronese al territorio mantovano.

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