Giro della Maiella Parte 2
near Colle San Leonardo, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Sul versante adriatico si trovano Lama dei Peligni e Palena, che io ho avuto tempo di visitare solo sommariamente. In compenso non mi sono perso, poco sopra, la deviazione per il santuario della Madonna dell'Altare, posto in splendido isolamento nel mezzo di una faggeta sterminata. Qui il paesaggio, dal carattere a tutti gli effetti alpino delle aspre gole di Pennapiedimonte o di Fara, si è ormai evoluto verso tratti piú propriamente appenninici.
Viene poi, con la spesa di pochi metri di dislivello, Forchetta Palena a far cambiare completamente fronte. All'ultimo dell'anno mi sono trovato davanti a un paesaggio finalmente invernale, con una spianta infinita tutta coperta di quella neve che sulle Alpi ancora stava latitando. Grande la suggestione della vecchia ferrovia, e della stazione semiabbandonata, ma con un'ottima Osteria ancora attiva.
Con un altro valico si arriva a Campo di Giove, da cui una lieve salita conduce a Rocca San Leonardo. Ricomincia qui una serrata successione di luoghi molto caratteristici: Roccacaramanico, Sant'Eufemia a Maiella, Caramarico, nonché i borghi pressoché sconosciuti di Salle, Musèllaro e Bolognano.
Con al discesa al fondovalle il paesaggio si fa piú ordinario, la Maiella e le sue caratteristiche borgate si allontanano, ma vi sono ancora due luoghi di grosso interesse da segnalare, sui due opposti crinali che racchiudono la valle. Il primo è la chiesa romanica di Santa Maria d'Arabona. Il secondo è il paese di Spoltore, d cui si scende a Montesilvano e alla statale Ardiatica dove la traccia si conclude.
Waypoints
Montesilvano
Molti conoscono Montesilvano Marina; quella "originale' sta in collina.
Spoltore Torrione
Da qui si gode un vasto panorama, che spazia dalla Majella al Gran Sasso. Vedere PPH.
Spoltore Convento
Tocco da Casauria
Chiesa della Madonna
Rocca di Bolognano
Qui si possono ammirare eccentricità artistiche raccolte da una baronessa...
Palazzo Tuzi
Il palazzo di fronte alla chiesa ospita un ostello. Bellissima la piazzetta sottostante.
Ponte sull'Orta
Il ponte piú alto del Centro Italia. Il punto è posto a un belvedere poco decentrato dalla strada.
Forchetta Palena
Valico quasi impercettibile; in poche centinaia di metri si scende alla grande piana e alla stazione di Palena.
Sasso panoramico
Vale la pena di raggiungere, dal santuario, questo suggestivo belvedere; bastano pochi minuti.
Palena
Citta molto suggestiva sia dal punto di vista paesaggistico che da quello artistico.
Bivio Grotta del Cavallone
Di qui si va alla famosa grotta dannunziana, detta del Cavallone o della Figlia di Iorio.
Sacrario Brigata Majella
Fara San Martino
Paese dalle mille risorse, dalla gola montana con l'abbazia, alla pasta De Cecco! Meriterebbe molta piú notorietà.
Panorama su Caramanico
Sassone di Roccacaramanico
Punto panoramico in cima alla roccia sulla quale sta arroccato il paese.
Roccacaramanico
Un paese completamente ristrutturato. A Capodanno praticamente tutte le case erano affittate.
San Germano
Chiesetta di campagna nella quale, con licenza, ho trascorso la notte dell'ultimo dell'anno...
Punto panoramico
Campo di Giove
In inverno si presenta come animata località sciistica. La sera di San Silvestro nessuno si è degnato di prepararmi una cena, dato che avevano tutti il tutto esaurito.
Stazione di Palena
Come stazione è ormai chiusa, sulla linea transitano infatti solo alcuni treni ad uso di comitive turistiche. Assolutamente doverosa, comunque, una visita alla storica osteria.
Comments (2)
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Salve da quanto osservato nelle 2 relative tracce del giro della maiella, potrei apprezzare vivamente lo scenario da lei percorso, tra qualche giorno sarò li con 3 amici ad imbatterci in codesti percorsi,ne sarei lieto di ricever consigli su luoghi dove pernottare, grazie e cordiali saluti, Max
Da questo punto di vista sono un pessimo consigliere, dato che finisco sempre in posti dove non ci sono alberghi, e quindi devo affidarmi alla tenda quando non al solo sacco a pelo (quello grosso, ovviamente, d'inverno).
Segnalo che c'è un ostello a Fara San Martino, quella sera ovviamente era chiuso o tutto esaurito, non ricordo.
Mi sarebbe piaciuto molto dormire nell'ostello di Musellaro, in un palazzo meraviglioso, ma era anche quello tutto occupato da una combriccola di ragazzini in vacanza.
L'unico posto dove avrebbero avuto posto era il rifugio Pomilio, ma lí me ne sono rimasto fuori io, in tenda, perché mi avevano fatto un'impressione non grandissima. A duemila metri, d'inverno, avrei volentieri cenato vicino a una stufa accesa, invece mi fecero cenare vicino alla stufa spenta!
Buon giro, Alberto.