Giro del Mortirolo
near Edolo, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Partenza da Edolo, subito in salita verso Aprica.
La salita è molto lunga ma molto pedalabile. Ci sono alcune rampe all'inizio ma non si sentono, è un'ottima salita per scaldare le gambe in vista del Mortirolo.
La salita passa senza troppi pensieri. La prima parte di discesa è molto ampia, poi si restringe un po', dal bivio per Stazzona diventa stretta e il traffico è molto per cui bisogna fare molta attenzione.
Si arriva a costeggiare l'Adda, tra alcune piantagioni di alberi da frutto si arriva a Tirano, si percorre un brevissimo tratto di statale (molto trafficata) e appena usciti dal paese si prende una via alternativa (con un po' di salita in più) che ci porterà fino a Mazzo di Valtellina per strade secondarie ma pur belle.
Appena usciti dal paese inizia il Mortirolo. Tutta la salita è caratterizzata da cartelli che ad ogni tornate segnalano i chilomentri al valico e la pendenza media del prossimo tratto.
Il Mortirolo è una salita dura; ma non impossibile. Con un allenamento buono e i giusti rapporti è affrontabile da un po' tutti.
Personalmente i primi sei chilometri sono passati bene, il tratto centrale, tra sei e nove è quello più impegnativo, gli ultimi tre chilometri spiana, ma non come si pensa. Proprio a meno tre dalla vetta c'è una rampa piuttosto impegnativa.
Foto di rito al valico e giù in discesa. Molto stretta fino a Monno, nel giorno in cui l'abbiamo fatta noi era anche abbastanza trafficata. Da Monno la strada si allaga fino a collegarsi con la statale che è molto ampia e in convinta discesa fino ad Edolo. Attenzione alla galleria stretta in cui non riescono a passare due macchine e quindi si può trovare traffico.
Alcune attenzioni per affrontare il Mortirolo: le pendenze sono importanti ma mai oltre il 15% è fondamentale, oltre all'allenamento, un giusto pacco pignoni. Per dare l'idea io (62 Kg) con 3000 km di allenamento ho montato un 34x32 con cui la gamba può girare molto bene anche a buone pendenze.
La salita è molto lunga ma molto pedalabile. Ci sono alcune rampe all'inizio ma non si sentono, è un'ottima salita per scaldare le gambe in vista del Mortirolo.
La salita passa senza troppi pensieri. La prima parte di discesa è molto ampia, poi si restringe un po', dal bivio per Stazzona diventa stretta e il traffico è molto per cui bisogna fare molta attenzione.
Si arriva a costeggiare l'Adda, tra alcune piantagioni di alberi da frutto si arriva a Tirano, si percorre un brevissimo tratto di statale (molto trafficata) e appena usciti dal paese si prende una via alternativa (con un po' di salita in più) che ci porterà fino a Mazzo di Valtellina per strade secondarie ma pur belle.
Appena usciti dal paese inizia il Mortirolo. Tutta la salita è caratterizzata da cartelli che ad ogni tornate segnalano i chilomentri al valico e la pendenza media del prossimo tratto.
Il Mortirolo è una salita dura; ma non impossibile. Con un allenamento buono e i giusti rapporti è affrontabile da un po' tutti.
Personalmente i primi sei chilometri sono passati bene, il tratto centrale, tra sei e nove è quello più impegnativo, gli ultimi tre chilometri spiana, ma non come si pensa. Proprio a meno tre dalla vetta c'è una rampa piuttosto impegnativa.
Foto di rito al valico e giù in discesa. Molto stretta fino a Monno, nel giorno in cui l'abbiamo fatta noi era anche abbastanza trafficata. Da Monno la strada si allaga fino a collegarsi con la statale che è molto ampia e in convinta discesa fino ad Edolo. Attenzione alla galleria stretta in cui non riescono a passare due macchine e quindi si può trovare traffico.
Alcune attenzioni per affrontare il Mortirolo: le pendenze sono importanti ma mai oltre il 15% è fondamentale, oltre all'allenamento, un giusto pacco pignoni. Per dare l'idea io (62 Kg) con 3000 km di allenamento ho montato un 34x32 con cui la gamba può girare molto bene anche a buone pendenze.
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