ANELLO RIDE PASSO DELLA SAMBUCA
near Cuffiano, Emilia-Romagna (Italia)
Viewed 185 times, downloaded 9 times
Trail photos
Itinerary description
Un viaggio della Romagna più toscana, dove l'Appennino diventa quasi alpino, nelle terre del più maledetto dei poeti italiani. Il percorso che porta al passo della Sambuca è un'ode al ciclismo nella sua dimensione più vicina al cielo, e cioè quella delle lunghe scalate tipiche delle Alpi, ma disseminate anche qua e là sugli Appennini.
Il passo della Sambuca è una di queste: è qui che i professionisti con base nella Romagna faentina venivano a “provare la gamba” in vista delle tappe dolomitiche del Giro d'Italia o di quelle alpine del Tour de France.
Sono dieci i chilometri della salita, quasi tutta piuttosto regolare ad eccezione di alcuni tornanti, i quali non increspano eccessivamente la pendenza media del 5,9%. L'ascesa ai 1080 metri del passo è scandita da viste mozzafiato che non abbandonano mai il ciclista sin da quando si è lasciato alle spalle Palazzuolo.
Il ricongiungimento con la vallata del Lamone è scandito dalla breve salita di Prato all'Albero, dalla quale si raggiunge poi il passo della Colla. Qui l'ode diventa sonetto, nello specifico quello che costituisce il materiale umano che compone i Canti Orfici, l'unica pubblicazione di cui fu autore in vita Dino Campana.
La poetica del marradese, anche ora che è parte delle antologie, è rimasta non addomesticabile. Parola dopo parola i Canti Orfici vanno a comporre quella parabola umana che lo vide protagonista di un amore tormentato per Sibilla Aleramo – i luoghi dove divampò la passione fra i due sono ancora oggetto di pellegrinaggio – e poi di frequenti ricoveri in istituti psichiatrici, dai quali immancabilmente tentava la fuga (un'evasione non riuscita pare fu all'origine delle ferite che causarono la sua morte, nel 1832, a soli 36 anni).
Una vita breve ma ancora esplorata solo a tratti, in particolare per via dell'abitudine di Campana di compiere lunghi viaggi – toccò buona parte dell'Europa, ma forse anche l'Argentina – sui quali i resoconti sono frammentari. Di certo non esiste un metro nei sentieri intorno a Marradi che non abbia solcato durante le passeggiate che costellavano le sue giornate.
Per avvicinarsi a quella vita breve e mai rettilinea è sufficiente allontanarsi di pochi metri dalla provinciale, che discende fino a Brisighella. Da lì il percorso conduce di nuovo a Riolo Terme attraverso le Calbane: 3,5 km con pendenza media al 5,1%
Il passo della Sambuca è una di queste: è qui che i professionisti con base nella Romagna faentina venivano a “provare la gamba” in vista delle tappe dolomitiche del Giro d'Italia o di quelle alpine del Tour de France.
Sono dieci i chilometri della salita, quasi tutta piuttosto regolare ad eccezione di alcuni tornanti, i quali non increspano eccessivamente la pendenza media del 5,9%. L'ascesa ai 1080 metri del passo è scandita da viste mozzafiato che non abbandonano mai il ciclista sin da quando si è lasciato alle spalle Palazzuolo.
Il ricongiungimento con la vallata del Lamone è scandito dalla breve salita di Prato all'Albero, dalla quale si raggiunge poi il passo della Colla. Qui l'ode diventa sonetto, nello specifico quello che costituisce il materiale umano che compone i Canti Orfici, l'unica pubblicazione di cui fu autore in vita Dino Campana.
La poetica del marradese, anche ora che è parte delle antologie, è rimasta non addomesticabile. Parola dopo parola i Canti Orfici vanno a comporre quella parabola umana che lo vide protagonista di un amore tormentato per Sibilla Aleramo – i luoghi dove divampò la passione fra i due sono ancora oggetto di pellegrinaggio – e poi di frequenti ricoveri in istituti psichiatrici, dai quali immancabilmente tentava la fuga (un'evasione non riuscita pare fu all'origine delle ferite che causarono la sua morte, nel 1832, a soli 36 anni).
Una vita breve ma ancora esplorata solo a tratti, in particolare per via dell'abitudine di Campana di compiere lunghi viaggi – toccò buona parte dell'Europa, ma forse anche l'Argentina – sui quali i resoconti sono frammentari. Di certo non esiste un metro nei sentieri intorno a Marradi che non abbia solcato durante le passeggiate che costellavano le sue giornate.
Per avvicinarsi a quella vita breve e mai rettilinea è sufficiente allontanarsi di pochi metri dalla provinciale, che discende fino a Brisighella. Da lì il percorso conduce di nuovo a Riolo Terme attraverso le Calbane: 3,5 km con pendenza media al 5,1%
Waypoints
Comments (1)
You can add a comment or review this trail
Giro molto bello, poco traffico e panorami discesa (due, tre km) su strada molto sconnessa