ANELLO RIDE MONTE BUSCA E MONTE TREBBIO
near Cuffiano, Emilia-Romagna (Italia)
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Itinerary description
ANELLO RIDE MONTE BUSCA E MONTE TREBBIO Le salite di Pieve del Tho, del Monte Trebbio e del Monte Busca, da affrontare in sequenza, costituiscono le tre maggiori asperità della giornata, interamente dedicata alle scalate.
Per tutti i romagnoli è «il vulcano del Monte Busca». La fontana ardente all'origine delle fiamme eterne che bruciano sulla cima del rilievo posto fra Tredozio e Portico è una delle peculiarità dell'appennino romagnolo, un luogo iconico in cui chiunque sia nato fra Imola e Gabicce si reca almeno una volta nella vita.
Quello del [[Monte Busca]] non è ovviamente un vulcano, ma un affioramento di gas naturale, che in passato si tentò anche di sfruttare dal punto di vista commerciale, con esiti però da dimenticare.
Il percorso che risale il Monte Busca (6 km con pendenza media al 6,2%) transita poco lontano dalla fontana ardente, raggiungibile a piedi. Il pellegrinaggio in direzione delle fiamme eterne comincia però molto prima, con due salite una dopo l'altra, che da Riolo conducono prima a [[Brisighella]] e poi a Modigliana. Si tratta delle Calbane (3,6 km con pendenza media al 5%) e della lunga rampa che dalla chiesa romanica di [[Pieve del Tho]] conduce a Modigliana (7,5 km costantemente immersi nella vegetazione, al 5,2% di pendenza media).
Il Monte Busca – cui si giunge dopo aver attraversato Modigliana e [[Tredozio]] – è solo la seconda grande asperità della giornata. Superate Portico e Rocca San Casciano la strada risale infatti in direzione del Monte Trebbio.
La scalata – 6,4 chilometri al 6% di pendenza media, con vari tratti sopra il 10% – è ormai scolpita nella storia del ciclismo. Fu qui, durante la seconda tappa della Settimana Coppi e Bartali del 2006, che un giovanissimo Vincenzo Nibali lanciò l'attacco in solitaria che l'avrebbe poi portato a tagliare il traguardo posto a Faenza a braccia alzate, in quella che era la prima vittoria da professionista della sua carriera.
Come allora, una volta superato il passo il percorso si spinge fino a Modigliana: la discesa, molto ripida, presenta comunque dei tratti da compiere in tranquillità, consentendo di apprezzare il panorama sulla [[Rocca dei conti Guidi]], particolarissima perché sezionata verticalmente. Indebolita da ripetuti terremoti che a inizio Novecento ne comportarono il crollo di un'abbondante porzione, la rocca si presenta intatta o ridotta a un rudere, a seconda del punto da cui la si osserva.
All'altezza di Marzeno, discendendo la vallata, il percorso fa rotta per Brisighella e Riolo Terme, attraverso il passo della Carla (1,2 km al 9,2% di pendenza media) e di nuovo quello delle Calbane (3,5 chilometri con una pendenza media del 5,1%, caratteristico per i tornanti del Monticino che dominano Brisighella). Le ultime due fatiche della giornata.
Per tutti i romagnoli è «il vulcano del Monte Busca». La fontana ardente all'origine delle fiamme eterne che bruciano sulla cima del rilievo posto fra Tredozio e Portico è una delle peculiarità dell'appennino romagnolo, un luogo iconico in cui chiunque sia nato fra Imola e Gabicce si reca almeno una volta nella vita.
Quello del [[Monte Busca]] non è ovviamente un vulcano, ma un affioramento di gas naturale, che in passato si tentò anche di sfruttare dal punto di vista commerciale, con esiti però da dimenticare.
Il percorso che risale il Monte Busca (6 km con pendenza media al 6,2%) transita poco lontano dalla fontana ardente, raggiungibile a piedi. Il pellegrinaggio in direzione delle fiamme eterne comincia però molto prima, con due salite una dopo l'altra, che da Riolo conducono prima a [[Brisighella]] e poi a Modigliana. Si tratta delle Calbane (3,6 km con pendenza media al 5%) e della lunga rampa che dalla chiesa romanica di [[Pieve del Tho]] conduce a Modigliana (7,5 km costantemente immersi nella vegetazione, al 5,2% di pendenza media).
Il Monte Busca – cui si giunge dopo aver attraversato Modigliana e [[Tredozio]] – è solo la seconda grande asperità della giornata. Superate Portico e Rocca San Casciano la strada risale infatti in direzione del Monte Trebbio.
La scalata – 6,4 chilometri al 6% di pendenza media, con vari tratti sopra il 10% – è ormai scolpita nella storia del ciclismo. Fu qui, durante la seconda tappa della Settimana Coppi e Bartali del 2006, che un giovanissimo Vincenzo Nibali lanciò l'attacco in solitaria che l'avrebbe poi portato a tagliare il traguardo posto a Faenza a braccia alzate, in quella che era la prima vittoria da professionista della sua carriera.
Come allora, una volta superato il passo il percorso si spinge fino a Modigliana: la discesa, molto ripida, presenta comunque dei tratti da compiere in tranquillità, consentendo di apprezzare il panorama sulla [[Rocca dei conti Guidi]], particolarissima perché sezionata verticalmente. Indebolita da ripetuti terremoti che a inizio Novecento ne comportarono il crollo di un'abbondante porzione, la rocca si presenta intatta o ridotta a un rudere, a seconda del punto da cui la si osserva.
All'altezza di Marzeno, discendendo la vallata, il percorso fa rotta per Brisighella e Riolo Terme, attraverso il passo della Carla (1,2 km al 9,2% di pendenza media) e di nuovo quello delle Calbane (3,5 chilometri con una pendenza media del 5,1%, caratteristico per i tornanti del Monticino che dominano Brisighella). Le ultime due fatiche della giornata.
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