Dobbiaco - Cimabanche BZ
near Dobbiaco, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il percorso appartiene a quel limitato numero dei “memorabili”. Fatto la prima volta 40 anni fa e poi ripetuto nel 2000. Decidere di affrontarlo di nuovo è stato per me una grande prova, un tuffo nel tempo. I giorni erano ormai maturi. A conclusione dell’ennesimo corso di sci di fondo che ha coagulato tanti entusiasmi e nuovi adepti, non c’era altro da fare che venire in questo tempio dove la mitica maratona tra Dobbiaco e Cortina è una specie di esame di maturità per noi scolaretti. La neve ormai primaverile, a tratti bagnata, a tratti ghiacciata nelle zone d’ombra, ha decisamente alzato l’asticella. Ma ormai eravamo in gioco.
Con una rappresentanza di amici del corso di sci abbiamo raggiunto la stazione ferroviaria di Dobbiaco, parcheggiato e, calzati gli sci abbiamo raggiunto la maestosa Nordik Arena. Una costruzione di indubbio valore simbolico. Della salita a Cimabanche posso dire che è dolce ma costante, lunga, tanto da non vederne la fine. Il percorso è vario, lambisce laghi ghiacciati (di Dobbiaco e di Landro), attraversa boschi, arriva al cospetto del Monte Cristallo e delle Tre Cime di Lavaredo. Peccato la strada che la affianca con il suo continuo passaggio di auto che è un fastidioso rumore di fondo. Sarebbe altrimenti perfetta. I chilometri sono tanti ma gli ultimi sono forse i più belli. Il bosco diventa silenzioso, la strada lontana.
Cimabanche ci accoglie provati ma molto fieri di noi, affamati e con tanta voglia di condividere con un’anziana coppia di olandesi, seduti con noi su una panca assolata, affascinati dalla nostra italianità e dalla nostra stessa passione per lo sci “lento”
Il versante Cortina non era praticabile per una zona franata o forse altri problemi. Era chiusa. Il ritorno a Dobbiaco, ci ha definitivamente messo alle corde. La neve era ormai in tanti punti una lastra di ghiaccio e ci siamo esibiti, diversi di noi, in voli acrobatici.
Abbiamo fatto un totale di 35 chilometri per quasi quatto ore di salita e due di discesa
Con una rappresentanza di amici del corso di sci abbiamo raggiunto la stazione ferroviaria di Dobbiaco, parcheggiato e, calzati gli sci abbiamo raggiunto la maestosa Nordik Arena. Una costruzione di indubbio valore simbolico. Della salita a Cimabanche posso dire che è dolce ma costante, lunga, tanto da non vederne la fine. Il percorso è vario, lambisce laghi ghiacciati (di Dobbiaco e di Landro), attraversa boschi, arriva al cospetto del Monte Cristallo e delle Tre Cime di Lavaredo. Peccato la strada che la affianca con il suo continuo passaggio di auto che è un fastidioso rumore di fondo. Sarebbe altrimenti perfetta. I chilometri sono tanti ma gli ultimi sono forse i più belli. Il bosco diventa silenzioso, la strada lontana.
Cimabanche ci accoglie provati ma molto fieri di noi, affamati e con tanta voglia di condividere con un’anziana coppia di olandesi, seduti con noi su una panca assolata, affascinati dalla nostra italianità e dalla nostra stessa passione per lo sci “lento”
Il versante Cortina non era praticabile per una zona franata o forse altri problemi. Era chiusa. Il ritorno a Dobbiaco, ci ha definitivamente messo alle corde. La neve era ormai in tanti punti una lastra di ghiaccio e ci siamo esibiti, diversi di noi, in voli acrobatici.
Abbiamo fatto un totale di 35 chilometri per quasi quatto ore di salita e due di discesa
Waypoints
Comments (2)
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Un pochino vi invidio
È stata proprio una bella giornata di sci…allo spasimo 💪