Viaggio in Sardegna
near Sporula, Sardegna (Italia)
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Itinerary description
Tracciato semplificato di un viaggio estivo di tre settimane in Sardegna. Il percorso insiste sulla costa settentrionale e occidentale, prevalentemente lungo le zone litorali di Anglona, Nurra, Planargia, Campidano e Sulcis; percorre in diagonale la regione esplorando una limitata porzione dell'entroterra montuoso in corrispondenza delle Barbagie; visita brevemente le isole dell'Asinara, di Sant'Antioco e di San Pietro.
TAPPE
Olbia. Oltre alla sua rinomata costa, la Gallura offre un verde entroterra disseminato di boschi e punteggiato di montagne rocciose. Sulle sponde del Lago di Liscia vivono olivastri centenari e millenari. L'intorno di Calanginus è ricoperto di sugherete. Alle porte di Arzachena si dischiudono alcune tombe dei giganti ben conservate, fra le quali quella di Coddu Ecchju. Due cosiddette valli della Luna si contendono l'attenzione del visitatore: la Valle della Luna di Aggius, una ampia piana puntellata di rocce granitiche, e la Valle della Luna di Capo Testa, area costiera con monoliti plasmati dagli agenti in forme bizzare frequentata da una comunità hippy (percorso suggerito). Nel cuore montuoso gallurese, Tempio Pausania.
Porto Torres. Lungo il profilo liscio del Golfo dell'Asinara, Castelsardo si erge sul mare protetta dal protervo castello dei Doria. L'altare megalitico di Monte d'Accoddi fornisce una preziosa tesimonianza della civiltà prenuragica sarda. Da Porto Torres partono i traghetti per l'Isola dell'Asinara (sentiero da Cala d'Oliva per Cala Sabina, solo se il sole e la temperatura lo permettono). Più a nord, le affollate spiagge di Stintino. A ovest, l'Argentiera con le sue falesie, il villaggio minerario e la piccola cala.
Alghero. A partire dalla città di Alghero, di sapore catalano, si raggiungono facilmente il Lago di Baratz, unico lago naturale di acqua dolce della Sardegna (sentiero per la spiaggia di Porto Ferro), il promontorio di Capo Caccia, che ospita la vasta Grotta di Nettuno (percorso suggerito) e le spiagge di Porto Conte, fra le quali Mugoni. Procedendo a sud, la Scala Piccada sale panoramica e la sinuosa Strada Provinciale per Bosa regala panorami sospesi fra versanti montuosi e acque blu.
Bosa. Il colorato e allegro paese di Bosa, affacciato sul fiume Temo e vegliato dalle imponenti rovine del castello dei Malaspina, presenta una piacevole marina (consigliata la spiaggia di S'Abba Druche). A breve distanza dal centro abitato, la piccola cattedrale romanica di San Pietro extra muros. Nell'interno, il Marghine e il Montiferru custodiscono borghi pittoreschi (come l'artistica Tinnura) e importanti tracce del passato nuragico (nuraghi Santa Barbara, Santa Sabina e Losa, santuario di Santa Cristina) e prenuragico (necropoli di Filigosa).
Cabras. La piatta e fertile penisola del Sinis possiede spiagge di granelli di quarzo (Is Arutas, Mari Ermi), paesaggi palustri (lo stagno di Cabras è il più grande della Sardegna), siti archeologici (l'antica città fenicio-romana di Tharros e la statuaria megalitica di Mont'e Prama) e luoghi di grande sacralità (chiesa bizantina di San Giovanni e ipogeo di San Salvatore). Facile e scenografico il periplo di Capo San Marco fra mare vivo e mare morto (percorso suggerito).
Buggerru. Selvaggio e recondito, l'Iglesiente nasconde spiagge spazzate dal maestrale (Portixeddu, Cala Domestica, Funtanamare) e non sempre facilmente accessibili (Scivu, Piscinas), nonché tracce del passato estrattivo della regione: il complesso di Porto Flavia affacciato sull'alto faraglione calcareo del Pan di Zucchero, il villaggio minerario di Nebida (scalinata dal belvedere agli scogli) e la Grande Miniera di Serbariu con annesso Museo del Carbone presso Carbonia.
Sant'Antioco. Dalla città di più recente fondazione (Carbonia, 1937) alla città più antica d'Italia (Sulky, VIII secolo avanti Cristo). Scavi archeologici hanno riportato alla luce resti dell'insediamento punico, parte di un villaggio ipogeo usato dal medioevo e catacombe paleocristiane. Il giro dell'isola permette di scoprirne anche le tante piccole spiagge. Nello stagno adiacente all'istmo è possibile osservare colonie di fenicotteri. Calasetta e Carloforte ospitano comunità tabarchine, che mantengono tradizioni e dialetto liguri. La vicina cittadina medievale di Tratalias, oggi abbandonata, conserva una maestosa cattedrale e laboratori di artigianato. Bianche sabbie si estendono intorno alla località turistica di Porto Pino.
Barumini. Il fecondo territorio della Marmilla, modellato dai campi coltivati a grano e dagli altopiani delle Giare, racchiude i deliziosi borghi di Turri, Tuili e Barumini. Presso quest'ultimo meritano una visita il villaggio nuragico di Su Nuraxi e il museo di Casa Zapata. In zona si trova anche il parco a tema per famiglie Sardegna in miniatura.
Gavoi. Una strada tortuosa si arrampica sulle pendici del massiccio del Gennargentu, dischiudendo ampi orizzonti alternati a conche boscose di lecci, castagni e noccioli. Lungo la via, si incontrano abbarbicati paesini montani: Aritzo, Tonara (capitale sarda del torrone) e Gavoi (con vista sul Lago di Gusana). Nella discesa verso il mare delle Baronie, si costeggiano le pendici dell'impervio pianoro calcareo del Supramonte, attraversando i borghi di Mamoiada e Orgosolo e il complesso nuragico di Serra Orrios. Il ritorno a Olbia è garantito dalla panoramica Strada Statale Orientale Sarda, che passa per Posada e Porto San Paolo.
Luglio-Agosto 2023
TAPPE
Olbia. Oltre alla sua rinomata costa, la Gallura offre un verde entroterra disseminato di boschi e punteggiato di montagne rocciose. Sulle sponde del Lago di Liscia vivono olivastri centenari e millenari. L'intorno di Calanginus è ricoperto di sugherete. Alle porte di Arzachena si dischiudono alcune tombe dei giganti ben conservate, fra le quali quella di Coddu Ecchju. Due cosiddette valli della Luna si contendono l'attenzione del visitatore: la Valle della Luna di Aggius, una ampia piana puntellata di rocce granitiche, e la Valle della Luna di Capo Testa, area costiera con monoliti plasmati dagli agenti in forme bizzare frequentata da una comunità hippy (percorso suggerito). Nel cuore montuoso gallurese, Tempio Pausania.
Porto Torres. Lungo il profilo liscio del Golfo dell'Asinara, Castelsardo si erge sul mare protetta dal protervo castello dei Doria. L'altare megalitico di Monte d'Accoddi fornisce una preziosa tesimonianza della civiltà prenuragica sarda. Da Porto Torres partono i traghetti per l'Isola dell'Asinara (sentiero da Cala d'Oliva per Cala Sabina, solo se il sole e la temperatura lo permettono). Più a nord, le affollate spiagge di Stintino. A ovest, l'Argentiera con le sue falesie, il villaggio minerario e la piccola cala.
Alghero. A partire dalla città di Alghero, di sapore catalano, si raggiungono facilmente il Lago di Baratz, unico lago naturale di acqua dolce della Sardegna (sentiero per la spiaggia di Porto Ferro), il promontorio di Capo Caccia, che ospita la vasta Grotta di Nettuno (percorso suggerito) e le spiagge di Porto Conte, fra le quali Mugoni. Procedendo a sud, la Scala Piccada sale panoramica e la sinuosa Strada Provinciale per Bosa regala panorami sospesi fra versanti montuosi e acque blu.
Bosa. Il colorato e allegro paese di Bosa, affacciato sul fiume Temo e vegliato dalle imponenti rovine del castello dei Malaspina, presenta una piacevole marina (consigliata la spiaggia di S'Abba Druche). A breve distanza dal centro abitato, la piccola cattedrale romanica di San Pietro extra muros. Nell'interno, il Marghine e il Montiferru custodiscono borghi pittoreschi (come l'artistica Tinnura) e importanti tracce del passato nuragico (nuraghi Santa Barbara, Santa Sabina e Losa, santuario di Santa Cristina) e prenuragico (necropoli di Filigosa).
Cabras. La piatta e fertile penisola del Sinis possiede spiagge di granelli di quarzo (Is Arutas, Mari Ermi), paesaggi palustri (lo stagno di Cabras è il più grande della Sardegna), siti archeologici (l'antica città fenicio-romana di Tharros e la statuaria megalitica di Mont'e Prama) e luoghi di grande sacralità (chiesa bizantina di San Giovanni e ipogeo di San Salvatore). Facile e scenografico il periplo di Capo San Marco fra mare vivo e mare morto (percorso suggerito).
Buggerru. Selvaggio e recondito, l'Iglesiente nasconde spiagge spazzate dal maestrale (Portixeddu, Cala Domestica, Funtanamare) e non sempre facilmente accessibili (Scivu, Piscinas), nonché tracce del passato estrattivo della regione: il complesso di Porto Flavia affacciato sull'alto faraglione calcareo del Pan di Zucchero, il villaggio minerario di Nebida (scalinata dal belvedere agli scogli) e la Grande Miniera di Serbariu con annesso Museo del Carbone presso Carbonia.
Sant'Antioco. Dalla città di più recente fondazione (Carbonia, 1937) alla città più antica d'Italia (Sulky, VIII secolo avanti Cristo). Scavi archeologici hanno riportato alla luce resti dell'insediamento punico, parte di un villaggio ipogeo usato dal medioevo e catacombe paleocristiane. Il giro dell'isola permette di scoprirne anche le tante piccole spiagge. Nello stagno adiacente all'istmo è possibile osservare colonie di fenicotteri. Calasetta e Carloforte ospitano comunità tabarchine, che mantengono tradizioni e dialetto liguri. La vicina cittadina medievale di Tratalias, oggi abbandonata, conserva una maestosa cattedrale e laboratori di artigianato. Bianche sabbie si estendono intorno alla località turistica di Porto Pino.
Barumini. Il fecondo territorio della Marmilla, modellato dai campi coltivati a grano e dagli altopiani delle Giare, racchiude i deliziosi borghi di Turri, Tuili e Barumini. Presso quest'ultimo meritano una visita il villaggio nuragico di Su Nuraxi e il museo di Casa Zapata. In zona si trova anche il parco a tema per famiglie Sardegna in miniatura.
Gavoi. Una strada tortuosa si arrampica sulle pendici del massiccio del Gennargentu, dischiudendo ampi orizzonti alternati a conche boscose di lecci, castagni e noccioli. Lungo la via, si incontrano abbarbicati paesini montani: Aritzo, Tonara (capitale sarda del torrone) e Gavoi (con vista sul Lago di Gusana). Nella discesa verso il mare delle Baronie, si costeggiano le pendici dell'impervio pianoro calcareo del Supramonte, attraversando i borghi di Mamoiada e Orgosolo e il complesso nuragico di Serra Orrios. Il ritorno a Olbia è garantito dalla panoramica Strada Statale Orientale Sarda, che passa per Posada e Porto San Paolo.
Luglio-Agosto 2023
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