FAI VARESOTTO - Itinerario panoramico tra i Beni FAI
near Casalzuigno, Lombardia (Italia)
Viewed 74 times, downloaded 1 times
Trail photos
Itinerary description
Un piccolo viaggio che va dai siti archeologici dell’Isolino Virginia e di Castelseprio, fino al design ceramico del Museo di Cerro, passando dal romanico di Santa Maria Foris Portas per correre fino al rinascimento di Masolino a Castiglione Olona. E poi su tra le Cappelle del Sacro Monte di Varese, fino alla Casa Museo Pogliaghi… e poi giù in Val Cuvia e fino alle sponde del Lago Maggiore dove, aggrappato a una falesia a picco sulle acque, sorge il Santuario di Santa Caterina…
Per praticità, l’itinerario parte da Villa Panza; ma, essendo circolare, lo si può cominciare da qualsiasi punto.
Tappe:
1. Varese - Villa e Collezione Panza FAI
2. Velate - Antica Pensilina del Tram FAI
3. Velate - Torre di Velate FAI
4. Sacro Monte di Varese, passeggiata delle Cappelle
5. Santa Maria del Monte: Museo Baroffio e Casa Museo Pogliaghi
6. Casalzuigno - Villa della Porta Bozzolo FAI
7. Arcumeggia, borgo dipinto
8. Sarigo - Chiesa romanica di San Giorgio in Bagnella
9. Cerro - Museo Internazionale del Design Ceramico
10. Leggiuno - Eremo di Santa Caterina del Sasso
11. Biandronno - Isolino Virginia
12. Palude Brabbia
13. Castelseprio: parco archeologico e chiesa di S. Maria Foris Portas
14. Gornate Olona - Monastero di Torba FAI
15. Castiglione Olona: Palazzo Branda Castiglioni e Chiesa di Villa
16. Castiglione Olona: Museo della Collegiata
17. Morazzone: Casa Macchi FAI
18. Gazzada - Villa Cagnola
Waypoints
1. FAI - Villa e Collezione Panza
https://www.fondoambiente.it/luoghi/villa-e-collezione-panza
Una villa settecentesca che spalanca le finestre su un magnifico giardino all’italiana e ospita una collezione di arte contemporanea americana tra le più conosciute al mondo, oltre a mostre di respiro internazionale.
https://www.youtube.com/watch?v=QeDOnUcPsLA
2. FAI - Antica pensilina del Tram
https://www.fondoambiente.it/luoghi/antica-pensilina-del-tram
La pensilina del vecchio tram che portava alla Prima Cappella del Sacro Monte è un manufatto tardo eclettico (XIX-XX sec.) concepito per riparare i viaggiatori dalle intemperie e dal sole. Si tratta di una testimonianza di un’epoca significativa per la città: un’epoca in cui il Varesotto era meta di villeggiatura sia per la ricca borghesia milanese sia per i turisti stranieri. Dopo la chiusura della tramvia il 31 Agosto 1953, la pensilina cadde in disuso e fu dimenticata, fino alla donazione al FAI da Zophiel srl, nel 2011, e alla successiva campagna di restauro che ne ha restituito il valore di testimonianza della Belle Époque.
3. FAI - Torre di Velate
https://www.fondoambiente.it/luoghi/torre-di-velate
Affascinante e vistosa rovina del confine difensivo prealpino in epoca medievale, la torre si erge per ben cinque piani a testimonianza di un sito fortificato di importanza strategica, occupato fin dall’epoca longobarda.
4. Sacro Monte, passeggiata delle Cappelle
Inizio della passeggiata delle Cappelle del Sacro Monte.
Il Sacro Monte di Varese è uno dei più grandi, completi, raffinati e significativi esempi di "vie sacre". Dopo la tempesta della riforma protestante, i fedeli d'Italia vollero arginare l'offensiva dei Luterani con la costruzione di un'ideale muraglia, costituita da Santuari mariani. Promosso dal frate cappuccino Aguggiari, fu realizzato con insolita coerenza stilistica e concettuale tra il 1605 e il 1680. Le quattordici cappelle, architettonicamente ben inserite nel paesaggio, ripercorrono i misteri del Rosario con statue lignee a grandezza naturale su uno sfondo di affreschi: costituiscono un'elevata testimonianza dell'arte sacra seicentesca in area milanese. Il Sito appartiene al gruppo dei nove Sacri Monti del Piemonte e Lombardia protetti dall''UNESCO.
5. Santa Maria del Monte - Borgo e Santuario
Il borgo si raccoglie compatto intorno al Santuario, il cui aspetto attuale risale al XV e XVI secolo. In età medievale, gli edifici civili del paese si svilupparono in simbiosi col Santuario: il nucleo più antico è quasi inscindibile dal corpo della chiesa. La parte più significativa è costituita dal cunicolo che, dall'ultimo tratto della via delle cappelle, passa sotto la casa parrocchiale per condurre i fedeli nella piazzetta su cui si affacciano il monastero, il santuario e il Museo Baroffio.
5a. Museo Baroffio e del Santuario
https://fondoambiente.it/luoghi/museo-baroffio-del-sacro-monte-presso-santuario-di-santa-maria-del-monte?fxm=museo-baroffio-e-del-santuario-del-sacromonte-sopra-varese
Affacciato su uno dei più bei panorami lombardi, il Museo sorge accanto al Santuario di S. Maria del Monte.
Immagine-simbolo del Museo è la Madonna con il Bambino di Domenico e Lanfranco da Ligurno: importante scultura medievale lombarda realizzata per il portale della cripta. Alla collezione storico-artistica del Santuario si uniscono la raccolta di dipinti di Giuseppe Baroffio, il cui nucleo più significativo è costituito da opere fiamminghe e olandesi, e una sezione d’arte del Novecento a tema mariano, donata dal Mons. Pasquale Macchi e inaugurata con l’ultimo restauro del museo, del 2001.
La Cripta del Santuario è il cuore della storia di S. Maria del Monte. Al suo interno sono conservati i resti della prima chiesa costruita e affreschi tre-quattrocenteschi, oltre a importanti evidenze archeologiche.
5b. Santa Maria del Monte - Casa Museo Lodovico Pogliaghi
http://faiperme.fondoambiente.it/casa-museo-pogliaghi-santa-maria-del-monte-varese-971.aspx
Lungo il tratto finale del Viale delle Cappelle si apre l’ingresso della Casa Museo Pogliaghi, residenza dell’artista milanese che fu autore della porta del Duomo di Milano.
Nella sua eclettica villa, proprietà della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, è possibile ammirare un’internazionale collezione d’arte che spazia dai sarcofagi egizi e reperti greco-romani, a porcellane e stampe orientali, esposti accanto a opere dello stesso artista, tra le quali il modello originale in gesso, a grandezza naturale, della porta del Duomo di Milano. La casa-museo espone più di 2000 opere, tra dipinti, sculture, reperti archeologici e oggetti bizzarri provenienti da tutto il mondo.
Lodovico Pogliaghi fu pittore, scultore, architetto e scenografo. Mentre lavorava al restauro delle cappelle del Sacro Monte, nel 1885, decise di costruire la sua villa, concependola come un laboratorio-museo dedicato al ritiro, allo studio e all'esposizione delle sue collezioni. L'edificio, progettato dallo stesso Pogliaghi, riflette il gusto eclettico dell'epoca e l'interesse del proprietario verso tutte le forme d'arte.
6. FAI - Villa della Porta Bozzolo
https://www.fondoambiente.it/luoghi/villa-della-porta-bozzolo
Una dimora di campagna nel Cinquecento, fastosa residenza estiva nel Settecento, che racconta la storia di una ricca famiglia lombarda, tra saloni affrescati in stile rococò e uno scenografico e monumentale giardino all’italiana.
https://www.youtube.com/watch?v=62evZcWjODc
7. Arcumeggia, paese dipinto
La decisione di rendere unico il borgo di Arcumeggia venne presa nel 1956, quando si pensò di far realizzare, da parte di pittori contemporanei, affreschi lungo i muri della maggior parte delle case. Ed è così che, tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta, il borgo rurale di Arcumeggia diventò un museo a cielo aperto, con oltre 150 opere di artisti contemporanei.
8. Sarigo - Chiesa romanica di San Giorgio in Bagnella
La chiesa in stile romanico lombardo risale alla seconda metà del XII secolo. L'edificio fu un importante luogo di culto soprattutto per la presenza del fonte battesimale in granito, tuttora presente, ritenuto per secoli miracoloso. Intatti sono l'abside, decorato secondo gli influssi comacini, e il campanile, alto e massiccio.
9. Cerro - Museo Internazionale del Design Ceramico
Nel cinquecentesco Palazzo Perabò, la collezione documenta la produzione in terraglia forte da metà del 1800 ai giorni nostri nell'area lombarda. Tra i direttori artistici delle ceramiche lavenesi, Giò Ponti, Guido Andlovitz, Antonia Campi sono stati i più prestigiosi. Si possono ammirare grandi vasi, portaombrelli, piatti e servizi da tavola finemente decorati, etc.
Molto piacevole è il lungolago di Cerro, con bella spiaggia balneabile.
10. Leggiuno - Eremo di Santa Caterina del Sasso
https://fondoambiente.it/luoghi/eremo-santa-caterina-del-sasso?fxm=eremo-di-santa-caterina-del-sasso
Abbarbicato alla base di una parete rocciosa a picco sul lago, l'Eremo di Santa Caterina del Sasso è senza dubbi uno dei monumenti più suggestivi del Lago Maggiore.
La tradizione vuole che l'Eremo sia stato fondato da Alberto Besozzi, un ricco mercante locale che, scampato a un naufragio sul lago, decise di condurre vita da eremita. Nel XII secolo fece edificare una cappella dedicata a Santa Caterina d'Egitto (visibile sul fondo della chiesa) che dal XIV fu affiancata da altre due chiese, aggregate poi in un unico edificio nel XVI secolo. Numerosi sono i cicli pittorici, affrescati tra il XIV e il XIX secolo. La facciata della chiesa si presenta con un porticato rinascimentale che conserva i resti di un ciclo di affreschi (attribuito a uno dei figli di Bernardino Luini).
Il complesso, raggiungibile via lago o dal parcheggio soprastante attraverso una scalinata o un comodo ascensore, comprende tre edifici: il convento meridionale, il cosiddetto conventino e la chiesa di S. Caterina. Gli edifici sono collegati fra loro da due cortili terrazzati con una meravigliosa vista sul lago.
Monvalle - Mulino di Turro
Una stradina nel bosco permette di raggiungere l'antica struttura di un mulino, sul torrente Monvallina. Dopo un periodo di abbandono, il complesso è stato riaperto come luogo dedicato alla conservazione della cultura e della storia. Oltre alle macine in pietra, il mulino conserva diverse macchine per la stampa, appartenute alla tipografia Rotte Contrarie.
Brebbia - Badia Chiesa Santi Pietro e Paolo
Chiesa romanica risalente alla seconda metà del XII secolo. E' degna di nota per la raffinatezza del paramento murario che è costituito da blocchi di serizzo, granito e pietra d'Angera. Di raffinata fattura sono infatti, il sottile zoccolo modanato, che gira tutt’intorno all’edificio, ed il portale meridionale molto più ornato di quello della facciata odierna, con colonne e pilastrini, archi e capitelli scolpiti.
11. Biandronno - Isolino Virginia (imbarco)
https://fondoambiente.it/luoghi/museo-preistorico-dell-isolino-virginia?fxm=museo-preistorico-dell-isolino-virginia-biandronno-va
L’Isolino Virginia si trova a pochi metri dalla riva occidentale del lago di Varese. Dal 1863, anno della sua scoperta, è il più antico insediamento palafitticolo dell'Arco Alpino: è stato abitato dal primo Neolitico (VII-VI millennio a.C.) fino alla fine dell'età del Bronzo (X secolo a.C. circa), un lungo periodo nel quale l'uomo, per poter far fronte ai mutamenti delle acque del lago, ha dovuto spesso adattare e spostare le proprie dimore occupando di volta in volta luoghi diversi dell'isola.
Il sito, area archeologica e ambientale vincolata, è nella lista dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino tutelata dall’UNESCO. Gran parte dei suoi reperti è raccolta nei Musei civici di Varese.
12. Inarzo - Palude Brabbia
La Palude Brabbia è la più vasta zona umida del Varesotto. Per la sua varietà di avifauna (160 specie) è gestita dalla Lipu che organizza visite guidate; diverse sono infatti le strutture per il birdwatching. Ben segnalato è il sentiero che conduce alle diverse aree umide e punti di osservazione.
Crosio della Valle - Chiesa Sant'Apollinare
L'edificazione della piccola chiesa risale all'epoca carolingia, attorno all'anno mille. Successivamente, nel 1119 fu trasformata in cappella delle monache benedettine ivi residenti. A metà del Cinquecento, San Carlo Borromeo visitò la chiesina che subì alcune modifiche per ospitare più fedeli. Molto interessanti sono gli affreschi della prima metà del Seicento e recentemente restaurati: nel presbiterio una teoria di Santi a figura intera scanditi da elementi architettonici, tra i quali si riconosce Sant’Apollinare e San Carlo Borromeo; nella parete di fondo l’Orazione nell’orto; sulla volta, Dio Padre e angeli con i simboli della Passione; sull’arco trionfale, come vuole la tradizione, l’Annunciazione...
13a. Castelseprio - Parco archeologico
L'area archeologica fa parte del sito UNESCO "I Longobardi in Italia, I luoghi del potere (568-774 d.C.)". Il sito comprende i resti di una città fortificata del IV-V secolo che fu espugnata da Ottone Visconti nel 1287: egli ne ordinò la distruzione totale, fatte salve le chiese. Al "castrum", cinto da mura in epoca gota, si accedeva attraverso un ponte. All'interno delle mura si trovano gli interessanti ruderi del complesso paleocristiano di San Giovanni e quelli della chiesa romanica di San Paolo. Tra gli edifici residenziali vi sono resti di case private di differenti epoche.
13b. Castelseprio - Chiesa di Santa Maria Foris Portas
A circa duecento metri dalle rovine della città fortificata di Castelseprio, si trova questa semplice chiesa dalle antiche origini: risale al IX secolo. La devozione della gente del posto ha salvato questo edificio dalla distruzione e dall'abbandono. La chiesa, a navata unica, ha tre absidi (una per lato) ed è preceduta da un atrio con un grande arco seicentesco. All'interno si trovano importantissimi affreschi, con scene dell'infanzia di Gesù, di epoca alto medievale: furono eseguiti tra il VI e il X secolo. Sono un raro esempio di transizione tra arte classica e bizantina: furono realizzati probabilmente da maestranze orientali, sono riconoscibili legami stilistici con la pittura classica e romana antica; rari nelle coeve pitture altomedievali.
https://www.fondoambiente.it/luoghi/chiesa-di-santa-maria-foris-portas?ldc
14. FAI - Monastero di Torba
https://www.fondoambiente.it/luoghi/monastero-di-torba
Un complesso monumentale longobardo, oggi parte di un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, immerso nella natura e raccolto attorno a un’imponente torre con interni affrescati.
https://www.youtube.com/watch?v=I4_vaoY9U_I
15a. Castiglione Olona - Palazzo Branda Castiglioni
La storica dimora del Cardinale Branda Castiglioni testimonia la grandezza del suo pensiero umanista. E' composta da un corpo trecentesco accostato a uno quattrocentesco (assai alterato nei secoli). Nel 1435 Masolino affrescò lo studiolo del Cardinale con la stupenda e irreale veduta di Veszprèm (località montuosa ungherese). All’interno si trovano altre notevoli opere del Vecchietta e di Paolo Schiavo. Un artista lombardo, dipinse nel 1423 la cosiddetta "Camera del Cardinale" con alberi da frutta, puttini festanti, decorazioni tardo gotiche e motti tratti da autori classici latini, che ci tramandano il raffinato testamento spirituale del Cardinale Castiglioni.
15b. Castiglione Olona - Chiesa 'di Villa'
La chiesa sorge sulla piazza principale del borgo, ai piedi della salita che porta alla Collegiata. La sua architettura ha una netta impronta rinascimentale che risulta del tutto eccezionale per il panorama architettonico lombardo dell’epoca. Fu progettata intorno al 1430: si rifà chiaramente all'impianto quadrato con copertura a cupola dei coevi esempi fiorentini del Brunelleschi. Anche le soluzioni decorative con profilature in pietra grigia su intonaco bianco sono tipicamente brunelleschiane.
16. Castiglione Olona - Museo della Collegiata
La chiesa e il battistero sono frutto del mecenatismo del Cardinal Branda Castiglioni che, fra 1422 e 1435, rinnovò il borgo di Castiglione Olona, chiamando dalla Toscana i più importanti artisti del tempo. Di forme gotiche lombarde, la chiesa fu consacrata nel 1425. Il suo interno è interamente affrescato: nella calotta absidale sono narrate le Storie della Vergine* dipinte da Masolino da Panicale (1434). Nelle pareti sottostanti sono affrescate “storie di santi” attribuite a Paolo Schiavo e al Vecchietta, artisti toscani del XV secolo. Nel Battistero si trova il famosissimo ciclo con la vita di San Giovanni, opera eccelsa di Masolino, del 1436.
17. FAI - Casa Macchi
https://www.fondoambiente.it/luoghi/casa-macchi
Casa Macchi è un grazioso palazzetto di provincia che sorge all'ombra del campanile della chiesa di un tranquillo paesino a pochi chilometri da Varese, Morazzone. Non vi è nulla di straordinario in questo luogo, né nel giardino, né nell'architettura, né nelle decorazioni o gli arredi, né infine negli oggetti o nella storia dei suoi abitanti. Eppure la prima visita qui soddisfa, perché vi è un indiscutibile fascino nel penetrare in un mondo che fu, conservato fin nei suoi minimi dettagli, congelato nel momento dell'abbandono - che pare quasi furtivo, repentino e inevitabile -, e che ancora odora di vita quotidiana, della caffettiera rimasta sulla stufa o della pipa lasciata sul tavolino tra le poltrone del salotto. Al di là di ragnatele fittissime e polvere di tarli, quel che colpisce a Casa Macchi è la possibilità di cogliere e restituire la vita autentica di una dimora che non fu né cascina né palazzo, né ordinaria né straordinaria, ma tipica, tradizionale, semplice, vicina nelle forme - borghesi, con qualche gradevole vezzo alto-borghese - e vicina nel tempo, tanto da generare curiosità ed empatia nel visitatore, che vi riconoscerà oggetti e consuetudini in un paesaggio domestico che appartiene alla sua stessa tradizione (soprattutto se lombardo), capace di solleticare la memoria e di accendere un qualche interesse antiquario.
17a. FAI - Emporio Macchi
https://fondoambiente.it/il-fai/beni/emporio-macchi/
Un negozio di generi vari a servizio della comunità, che recupera una bottega storica con un’idea di sostenibilità contemporanea, nell’ambito del progetto di rivitalizzazione dei centri storici a rischio di spopolamento, promosso dal Comune di Morazzone e sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.
You can add a comment or review this trail
Comments