Magredo Primitivo del Cellina per la fioritura di maggio
near Murlis, Friuli Venezia Giulia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Siamo andate a vedere la fioritura di maggio prima che finisca questo maggio!
Abbiamo imbarcato di corsa l'amica Daniela in macchina alla quale l'Umana aveva promesso di far vedere il lino delle fate e siamo partite.
Un po' tardi ma faceva fresco.
Faceva.
Io mi sono subito profumata sul resto di un piccolo fuoco fatto a lato strada con l'Umana che urlava "ma no, ma chissà che han bruciato" e poi per recuperare mi sono gettata all'impanatura sul cadavere di una volpe.
Qui c'è voluta l'intercessione di Daniela e il suo entusiasmo per distrarre la bipede furiosa.
Abbiamo velocemente guadagnato l'argine e trovato le prime Stipe ericaulis.
Dopo qualche centinaia di metri sull'argine, scese subito dopo il ponticello sul canale di by-pass completamente a secco (cosa che mi ha buttato in uno stato di costernazione recuperato solo dopo aver visto tirar fuori la ciotola dallo zaino), l'ambiente si è fatto magico davvero.
Il sole ha fatto capolino dalle nuvole e l'ondeggiare dei piumini riccioluti e capricciosi ci ha portato in quello stato di meditazione che solo un mare d'argento che ondeggia sul nulla e per nessuno se non per te può regalarti.
Un ciuffetto mi si è attaccato al pelo e me lo sono portato a casa così.
Il sole era alto e ha iniziato a far caldo. Abbiamo riposato un po' sotto un cespuglio e io mi sono mangiata la mela di Daniela con sua sorpresa.
Bisogna tornare a vedere altre piante. E bisogna tornare a vedere il lino delle fate al tramonto.
🐕🦺 La Bracco Baldovič consiglia
Punto acqua: portarsela dietro e poi cercarla nel canale di by-pass (occhio ai girini e agli uccelli che nidificano)
Punteggio: 🐾🐾
Abbiamo imbarcato di corsa l'amica Daniela in macchina alla quale l'Umana aveva promesso di far vedere il lino delle fate e siamo partite.
Un po' tardi ma faceva fresco.
Faceva.
Io mi sono subito profumata sul resto di un piccolo fuoco fatto a lato strada con l'Umana che urlava "ma no, ma chissà che han bruciato" e poi per recuperare mi sono gettata all'impanatura sul cadavere di una volpe.
Qui c'è voluta l'intercessione di Daniela e il suo entusiasmo per distrarre la bipede furiosa.
Abbiamo velocemente guadagnato l'argine e trovato le prime Stipe ericaulis.
Dopo qualche centinaia di metri sull'argine, scese subito dopo il ponticello sul canale di by-pass completamente a secco (cosa che mi ha buttato in uno stato di costernazione recuperato solo dopo aver visto tirar fuori la ciotola dallo zaino), l'ambiente si è fatto magico davvero.
Il sole ha fatto capolino dalle nuvole e l'ondeggiare dei piumini riccioluti e capricciosi ci ha portato in quello stato di meditazione che solo un mare d'argento che ondeggia sul nulla e per nessuno se non per te può regalarti.
Un ciuffetto mi si è attaccato al pelo e me lo sono portato a casa così.
Il sole era alto e ha iniziato a far caldo. Abbiamo riposato un po' sotto un cespuglio e io mi sono mangiata la mela di Daniela con sua sorpresa.
Bisogna tornare a vedere altre piante. E bisogna tornare a vedere il lino delle fate al tramonto.
🐕🦺 La Bracco Baldovič consiglia
Punto acqua: portarsela dietro e poi cercarla nel canale di by-pass (occhio ai girini e agli uccelli che nidificano)
Punteggio: 🐾🐾
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