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Aviano - Colle San Giorgio 1 e i Santi Cani di Agosto

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Trail stats

Distance
3.35 mi
Elevation gain
997 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
997 ft
Max elevation
1,483 ft
TrailRank 
37
Min elevation
600 ft
Trail type
Loop
Moving time
one hour 27 minutes
Time
2 hours 42 minutes
Coordinates
953
Uploaded
August 21, 2022
Recorded
August 2022
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near Pedemonte, Friuli Venezia Giulia (Italia)

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Itinerary description

Io e umana siamo salite veloci e passata la chiesa abbiamo tagliato verso i due carpini dei quali lei conserva gelosamente una foto di venti anni fa ma che ormai sono ridotti a due mozziconi secchi. E poi via verso i sentieri noti.
Una piccola deviazione ci ha permesso di fare una pausa riflessiva per prendere la decisione di fare il giro che viene ora denominato "sentiero San Giorgio".

Guadagnati con poco 100 metri di dislivello, giusti da far il fiato, siamo arrivate ai ruderi della casera San Giorgio (a circa 450 m/slm). Io a quel punto ero talmente presa nel personaggio del "Bubo all'avventura" che ho inserito il turbo e me ne son andata via lasciando indietro umana che qualche volta si lamentava che, insomma, si sarebbe anche guardata il panorama nei pochi slarghi del bosco invece di starmi dietro.

E infatti io stavo proprio scendendo a rotta di collo quando la bipede mi ha chiamato per tornare indietro: poco mancava che saltasso la Grotta del Fornon.
Stranamente, fra la selva dei cartelli in ogni dove, per sentieri chiamati con ogni nome, segnati CAI, segnati ANA, segnati come quarta tratta del Cammino San Antonio (da Gemona del Friuli a Padova), come seconda tratta del Cammino di San Cristoforo (da qua a là e che mi giro in tondo), Curati con Stile, FVG IN MOVIMENTO, 10mila passi di salute e sicuramente anche altri che non ricordo e tutti quelli per MTB, l'indicazione... non c'era!

Meglio. Ha pensato umana, compiacendosi di ricordare ancora la zona.


La grotta del Fornon ha un imbocco parzialmente chiuso da un muretto ed è stata probabilmente usata come ricovero di pastori o come rifugio antiaereo durante la guerra o tutti e due. Ha anche un foro che probabilmente funzionava da camino per una stufa.
Oh, io ci stavo davvero divinamente lì dentro al fresco, mi sentivo il cane primitivo.

Mentre io già mi immaginavo ritratta in qualche effige rupestre le campane del santuario hanno suonato mezzogiorno così la frase "dai che andiamo, che fuori dal bosco ci aspetta la canicola" alla bipede è preso il tormento delle cose che le si intrecciano in testa e cominciano ad avere un loro perchè e per come.
Così la bipede, zitta fino a quel momento, ora cercava di convincermi su come si potrebbe, io e lei, tracciare il Cammino di San Cristoforo Cinocefalo (del quale vi lascia qua da qualche parte una sua icona bizantina) e del quale ci sono ancora effige ortodosse e copte sopravvissute.
Cristoforo Cinocefalo, così, per divertimento, per stizza sua e anche perché pensa che pochi conoscano il percorso di depaganizzazione di questo santo gigantesco che vantava una testa come la mia, che è la testa migliore che c'è e perchè è una storia che le è tornata sotto le mani poco tempo fa e non si ricorda nemmeno come e perché ma che è bella da conoscere e da narrare.
E che in fondo un percorso a piedi lo ripaganizzerebbe come si merita.

Canicola, mi raccontava, si dice ancora ora portandocela in eredità dall'antichità dove, in estate, splendeva nel cielo la costellazione del Cane Maggiore, che contiene, proprio sul muso, Sirio la stella più luminosa del firmamento.
E che la figura di San Cristoforo sarebbe un retaggio di culti pagani legati al moto astronomico di Sirio e si ritroverebbe associabile ai Cinocefali più famosi dal punto di vista teratologico: Anubi e Upuaut. E a lei sembrava anche che significato simbolico del traghettatore attribuito al Cristoforo (portatore del Cristo) fosse inequivocabilmente sovrapponibile.

Io ascoltavo e riflettevo che a tutti i cani piace l'acqua, in fondo.

La festa del santo, diceva, é il 25 luglio e il riferimento astronomico coincide con il periodo canicolare, quello in cui il sorgere e tramontare di Sirio coincidono con quelli del Sole e quello nel quale il Nilo esondava: dal 24 luglio al 26 agosto.

Siamo tornate giù rapide, un passaggio per il campo botanico di Gislon (che umana ha conosciuto!) e poi abbiamo raggiunto la macchina per il boschetto e se non fosse per me avrebbe saltato il passaggio di rientro tanto era persa nei suoi pensieri.
E gli umani hanno quella testa lì, eh avessero la nostra sarebbe molto meglio. Uno ce l'aveva e hanno fatto di tutto perché non lo si sapesse in giro.
Pensa tu!
❶ VEDI QUI IL TRACCIATO
https://www.relive.cc/view/v7O9BpX9XL6


🐕‍🦺 I consigli della Bracco Baldovič
Punto acqua: portarsela: impluvi secchi e sorgente Cimador secca
Punteggio: 🐾 🐾
Per gli accompagnatori: non fatevi prendere dalle elucubrazioni nel bosco

Cosa abbiamo imparato oggi

In Italia, nel tardo Medioevo, si divulgò la credenza, mutuata dalla Grecia, che se si vedeva San Cristoforo di mattina si era protetti dalla morte improvvisa per l’intera giornata. Fu così che vennero fatti dipinti di dimensioni colossali nei punti più alti e visibili delle chiese, e anche sui campanili.
Chiesa cattolica romana ha soppresso del tutto la ricorrenza con la modernizzazione del Concilio Vaticano II e l’icona del santo fu anche proibita nel XVIII secolo a Mosca.
Peccato: era anche lui un santo dei pellegrini e pure dei postini (qui il rapporto postini/cani è facile).
La simbologia dell’ibrido (gigante e testa di cane) rappresenta certo la trasformazione ma anche i margini dell’uomo e i margini del mondo, quella animalità che è il limite spaziale corporale di un individuo e il termine ultimo temporale della vita terrena.
Ah, ultima cosa, domani è il 22 agosto giorno dove si ricorda Saint Guinefort. Questo santo era un cane, un levriero, vissuto nel XIII secolo. Anche questo cane vede il suo culto in questo periodo.
Venerato come protettore dei bambini, la tomba era oggetto di pellegrinaggi e richieste di grazia. La venerazione resistette a varie condanne, compresa la proibizione imposta dagli inquisitori ma proseguì nei secoli, fino al 1930 quando venne abolito definitivamente dalla Chiesa Cattolica.

❷ Qui sotto vi lascio l'Epistola de Cynocephalis, Epistola del monaco Ratramno di Corbie dove si raccomanda di trattare bene i Cinocefali, stirpe alla quale appartiene (c'è scritto eh) San Cristoforo.

http://www.documentacatholicaomnia.eu/02m/0800-0868,_Ratramnus_Corbeiensis,_Epistola_De_Cynocephalis,_MLT.pdf

❸ Invece qui la storia della venerazione del Santo Cane tutto intero
https://findingsaintguinefort.wordpress.com/

Waypoints

PictographPanorama Altitude 885 ft
Photo ofChiesa di San Giorgio anno di prima costruzione 1584

Chiesa di San Giorgio anno di prima costruzione 1584

Peccato per l'altare ligneo del 1600. La chiesta è stata saccheggiata e vandalizzata negli anni.

PictographPhoto Altitude 1,012 ft
Photo ofNo Mountain Bike per i sentieri

No Mountain Bike per i sentieri

PictographRuins Altitude 1,135 ft
Photo ofRuderi della casera al colle San Giorgio

Ruderi della casera al colle San Giorgio

PictographPhoto Altitude 1,386 ft
Photo ofAltare devozionale

Altare devozionale

Si trova nel punto più alto del percorso: che bella idea!

PictographCave Altitude 1,002 ft
Photo ofLa grotta del Fornon

La grotta del Fornon

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