Avesa, vajo Borago, Montecchio - VR
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Trail stats
- Distance
- 7.8 mi
- Elevation gain
- 1,624 ft
- Technical difficulty
- Moderate
- Elevation loss
- 1,624 ft
- Max elevation
- 1,634 ft
- TrailRank
-
37
2.7
- Min elevation
- 439 ft
- Trail type
- Loop
- Moving time
- 3 hours 18 minutes
- Time
- 3 hours 52 minutes
- Coordinates
- 2215
- Uploaded
- April 2, 2018
- Recorded
- April 2018
near Casa di Cura Santa Giuliana, Veneto (Italia)
Viewed 9024 times, downloaded 169 times
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Itinerary description
Non impegnativo, ma molto bello anche per i cani nella prima parte, tutta in un vajo silenzioso e umido scavato nella roccia: una di quelle valli strette che abbiamo qui ai piedi dei monti Lessini, con acqua sul fondo e bella vegetazione, stratificazioni calcaree modellate nei millenni da ghiaccio e acqua, che racchiudono tesori fossili ricordo di mari antichissimi.
È un breve tratto del sentiero europeo E5. Il giorno di Pasquetta, non abbiamo incontrato nessuno. Si sentiva solo l’acqua e il cinguettio di uccelli. Verso la fine del vajo, c’è il “còvolo tondo", come una profonda marmitta di pietra che ti circonda all’intorno, con pareti alte una ventina di metri; ci sono delle impegnative scalette di metallo attaccate alla roccia che permettono di salire in quota e proseguire il cammino. Le ha fatte anche il cane, ma se di piccola taglia consiglio di caricarlo in spalla.
La seconda metà del percorso è su strada asfaltata e per buona parte su carrareccia sterrata. Consigliati gli scarponcini; scegliere giornate asciutte per evitare il fondo scivoloso.
È un breve tratto del sentiero europeo E5. Il giorno di Pasquetta, non abbiamo incontrato nessuno. Si sentiva solo l’acqua e il cinguettio di uccelli. Verso la fine del vajo, c’è il “còvolo tondo", come una profonda marmitta di pietra che ti circonda all’intorno, con pareti alte una ventina di metri; ci sono delle impegnative scalette di metallo attaccate alla roccia che permettono di salire in quota e proseguire il cammino. Le ha fatte anche il cane, ma se di piccola taglia consiglio di caricarlo in spalla.
La seconda metà del percorso è su strada asfaltata e per buona parte su carrareccia sterrata. Consigliati gli scarponcini; scegliere giornate asciutte per evitare il fondo scivoloso.
Comments (7)
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la primera parte, por lo menos, es sobre el cauce de un río, lo cual es bastante incómodo. No seguí más, porque era incómodo. Lo hice en agosto, mucha humedad.Es un bosque. En fin, nada del otro mundo
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
no espor camino,si no por un cauce de piedras de río
Dear Eduardo, in August the weather is very hot in Verona, if you read the forecast, and it is never a good idea to undertake a long trekking.
The Vajo Borago is wet, of course, given that there is a stream.
Obviously spring offers the hiker many flowers and better temperatures.
Clearly, you haven't read my description and you have not even reached the stairs at the end of rhe river and the second part of the route.
Non c'è un sentiero... Si cammina sul letto del torrente tra Sassi scivolosi. Bisogna guardare in ogni momento dove si mettono i piedi per evitare cadute ed infortuni. Peccato perché è segnato come sentiero europeo, ma di sentiero non c'è nulla...
In realtà il sentiero c’è e non corre tutto dentro al torrente, anche se a tratti lo attraversa.
Certo che, dopo mesi di lockdown per Covid, non si può pretendere che tutti i sentieri siano ben mantenuti.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
La traccia GPX è corretta e tutto il percorso è segnato,confermo l'agibilità ad oggi 6 marzo 2021.
Il sentiero per la prima parte si interseca con il letto di un fiume, il passo è comunque agevole anche se un po' umido e sdruccioloso: meglio avere gli scarponi; il panorama è molto bello per essere un vajo, e abbiamo visto diverse salamandre.
Usciti dal vajo tramite la scaletta metallica, ci si ritrova ad affrontare una salita breve ma ripida per poi tornare a un tranquillo sentiero che esce dal bosco e offre un panorama collinare fino alla fine del percorso.
Difficoltà media per principianti, piuttosto facile se invece siete di gamba buona.
Percorso molto bello, consiglio però di farlo nei periodi meno caldi (primavera, autunno) per evitare l'assalto fastidioso di mosche e taffani. Gianfranco