Aosta - Conca di By
near Aosta, Valle d’Aosta (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Luglio è un mese caldo, sia per il clima sia per la disponibilità di eventi organizzati nei luoghi più disparati. Tra questi c'è Musicastelle, una serie di concerti organizzati in giro per la Valle d'Aosta con location mozzafiato. E quindi perché non andare al concerto dei Baustelle in bici? Finita la giornata lavorativa del venerdì, con il treno si arriva facilmente e comodamente ad Aosta; da qui noi abbiamo percorso una decina di chilometri fino a un angolino che ci sembrava perfetto per piazzare la tenda. A quanto pare era un campo coltivato da qualche contadino, per cui al mattino abbiamo dovuto smontare la tenda e fare le borse di corsa per scampare al lavaggio degli irrigatori automatici (ce l'abbiamo fatta davvero per un pelo). Ma a parte questo, o forse anche grazie a questo, era il luogo perfetto per l'accampamento della prima notte. La mattina seguente abbiamo ripreso la salita, ad Ollomont per la seconda colazione (la prima ovviamente con moka e biscotti davanti alla tenda) e poi su fino a Glassier per goderci il concerto e mangiare prodotti locali (fontina mon amour). Fin qui tutto alla grande, salita costante ma niente di impraticabile. Ma la vera meta era la Conca di By, dalle foto online sembra magnifica e sembra anche perfetta per accampamento con tenda. Subito sopra il pratone del concerto parte una strada sterrata che punta alla cima della valle; il primo km è tranquillo, sembra una mulattiera che sale con la calma di un gregge di bestiame; poi inizia il portage. La strada infatti si trasforma in un classico sentierino di montagna: vista spettacolare e natura che ti rimette al mondo, ma con bici gravel carica di borse non è semplicissimo questo hike a bike. Ma alla fine si arriva in cima, con non poca fatica e qualche graffio e livido, ma tante chiacchiere con i camminatori meravigliati per la tenacia dei 3 km di portage.
Finalmente, la Conca di By. Una valle silenziosa e maestosa che si apre davanti a noi. Acqua fresca in abbondanza per lavarci e dissetarci, e lo spot perfetto che renderà questo viaggio indimenticabile. Ci sono anche due alberi perfetti per tendere l'amaca!
Il terzo giorno è tutta discesa. O quasi. Ancora un po' di portage per raggiungere la sterrata ad anello sopra la conca e poi giù per la discesa ripidissima verso Glassier, e poi a ritroso Ollomont, Valpelline e giù ad Aosta per riprendere il treno (dopo l'immancabile spritz di rito). A Valpelline merita la sosta gelato e spesa dalla Crotta del fromadze: il paradiso dei prodotti locali, tra fontina, salami, birre, genepy, gin e gelato tutto prodotto localmente. Consigliatissimo anche assaggiare la seupa valpellinese, purtroppo noi ci siamo arrivate in orario non da pasto. Un pin salvato per il prossimo giro.
Note tecniche: da Aosta a Glassier è tutta asfaltata; sono strade principali, ma il traffico è moderato e tranquillo. Da Glassier alla Conca è impedalabile con una bici gravel; anche con dei copertoni da 29x2,25 come avevamo noi, le radici e le pietre sporgenti rendono troppo tecnica e aggressiva la salita. Il portage è fattibile, anche se impegnativo; basta concentrarsi sulla meta.
Per la discesa assicuratevi di avere freni belli a posto, perché dalla Conca a Glassier non si scherza: si arriva a pendenze anche del 30-35%, per tutti e 4 i km della discesa.
Di acqua non c'è da preoccuparsi: in ogni paesino c'è almeno una fontana con acqua fresca di sorgente.
Ora rimane la voglia di andare a scoprire ancora di più di questa meravigliosa Valle d'Aosta!
Finalmente, la Conca di By. Una valle silenziosa e maestosa che si apre davanti a noi. Acqua fresca in abbondanza per lavarci e dissetarci, e lo spot perfetto che renderà questo viaggio indimenticabile. Ci sono anche due alberi perfetti per tendere l'amaca!
Il terzo giorno è tutta discesa. O quasi. Ancora un po' di portage per raggiungere la sterrata ad anello sopra la conca e poi giù per la discesa ripidissima verso Glassier, e poi a ritroso Ollomont, Valpelline e giù ad Aosta per riprendere il treno (dopo l'immancabile spritz di rito). A Valpelline merita la sosta gelato e spesa dalla Crotta del fromadze: il paradiso dei prodotti locali, tra fontina, salami, birre, genepy, gin e gelato tutto prodotto localmente. Consigliatissimo anche assaggiare la seupa valpellinese, purtroppo noi ci siamo arrivate in orario non da pasto. Un pin salvato per il prossimo giro.
Note tecniche: da Aosta a Glassier è tutta asfaltata; sono strade principali, ma il traffico è moderato e tranquillo. Da Glassier alla Conca è impedalabile con una bici gravel; anche con dei copertoni da 29x2,25 come avevamo noi, le radici e le pietre sporgenti rendono troppo tecnica e aggressiva la salita. Il portage è fattibile, anche se impegnativo; basta concentrarsi sulla meta.
Per la discesa assicuratevi di avere freni belli a posto, perché dalla Conca a Glassier non si scherza: si arriva a pendenze anche del 30-35%, per tutti e 4 i km della discesa.
Di acqua non c'è da preoccuparsi: in ogni paesino c'è almeno una fontana con acqua fresca di sorgente.
Ora rimane la voglia di andare a scoprire ancora di più di questa meravigliosa Valle d'Aosta!
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