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00.WideGAS Piani di Castelluccio

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Trail stats

Distance
28.52 mi
Elevation gain
3,619 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
3,619 ft
Max elevation
5,744 ft
TrailRank 
19
Min elevation
4,167 ft
Trail type
Loop
Coordinates
1376
Uploaded
November 26, 2023
Recorded
November 2023
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near Castelluccio, Umbria (Italia)

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Itinerary description

Percorso ad anello da Castelluccio passando per:
- Rifugio Monti del sole [chiuso] (13.2 km)
- Forca Canapine (14.6 km)
- Fonte Stazzu de lu Magu (27.5 km)
- Capanna Ghezzi (37.7 km)
- Fonte San Lorenzo (38.7 km)
- Fonte di Val Canatra (43.8 km)
Percorso in e-bike Specialzed Turbo levo con batteria da 700

Waypoints

PictographMountain hut Altitude 5,151 ft

Capanna Ghezzi

PictographWaypoint Altitude 4,367 ft

Pian Perduto

Il Pian Perduto è situato quasi interamente in provincia di Macerata, fatta eccezione per una piccola porzione che si trova nel comune di Perugia. L’origine del nome di questo luogo, sino allora detto del Quarto o di Cànatra, deriva dalla famosa Battaglia del Pian Perduto che qui si combatté nel Luglio 1522 tra gli eserciti di Visso e Norcia per il dominio delle terre coltivabili. Qui si trova un laghetto denominato Stagno Rosso. Il colore delle sue acque varia dal grigio al giallo ma in genere, durante il periodo estivo, assume un colore rosso-violaceo causato da un’ alga chiamata “Euglena sanguinea”. Questa alga in condizioni normali si presenta di colore verde ma, con il variare dell’intensità della luce e della temperatura dell’acqua, muta di colore creando effetti quasi irreali. Una leggenda legata al fenomeno della colorazione del laghetto narra che una fata nel dipingere un arcobaleno fece cadere della vernice rossa sui campi sottostanti e di conseguenza venne a formarsi un lago dal colore rosso che solo in particolari condizioni risultava essere visibile, così come l’arcobaleno lo è in determinate condizioni meteorologiche.

PictographWaypoint Altitude 4,660 ft

Castelluccio di Norcia 1452

è un piccolo paese che sorge a 1450 mt. s.l.m. chiamato anche il tetto dell’Umbria per la sua fantastica posizione in cima ad un colle che si eleva sull’omonimo altopiano. Di fronte si erge imponente e maestosa la sagoma del Monte Vettore che con i suoi 2.476 mt. è la cima più alta della catena dei Monti Sibillini. Il grande altopiano carsico ebbe origine circa un milione di anni fa quando una distensione tettonica fece separare ed allontanare tra loro immensi blocchi rocciosi, creando una vasta depressione in cui in origine si venne a formare un lago. Prosciugandosi, ha lasciato il posto ad un vasto pianoro denominato Piana di Castelluccio la cui estensione è di circa 15 km² costituita dal Pian Grande, dal Pian Piccolo e dal Pian Perduto. Castelluccio, prima di assumere l’attuale nome, si è anche chiamato Castello dei Senari e Castel di Monte Precino. Considerando la sua posizione, qui si trovava un Castello costruito a controllo delle vie che mettevano in comunicazione la Valle del Tronto con quella del Nera ed a protezione dei confini e dei pascoli comunali, viste soprattutto le mire espansionistiche dei vicini paesi marchigiani. Del primitivo abitato resta soltanto la porta di ingresso che immette nella piazza dove si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta. Vista la sua posizione di confine e dominio, Castelluccio ha sempre avuto un ruolo preponderante soprattutto per il possedimento di terreni che potevano essere adibiti ad agricoltura ed a pastorizia in un ambiente così montuoso. Qui i terreni venivano lavorati solo nei periodi più caldi dell’anno o adibiti a pascoli, nei periodi di transumanza, delle greggi che da valle salivano in quota. Da fenomeno stagionale questi lavori si trasformarono in stanziali portando, col tempo, all’inesorabile distruzione della faggeta che ricopriva interamente la zona. Sui muri di alcune case potrete notare delle curiose scritte satiriche fatte a calce o con la vernice bianca, chiamate satire, incomprensibili a chi non conosce il dialetto, che si riferivano a fatti o cose realmente accadute e che alludevano ad un soggetto senza mai citarne il nome. Fin dall’antichità il fascino di questi luoghi e dei Monti Sibillini in generale, sono stati scenari che hanno scaturito leggende e fantasie e qui a Castelluccio si narra che di notte le fate, donne bellissime che per l’effetto di un incantesimo erano destinate all’eterna giovinezza, scendevano a valle dai monti perché amavano intrattenersi a ballare e far festa con gli uomini del paese ma che, con le prime luci dell’alba, esse dovevano far ritorno sui monti. Durante uno di questi balli esse furono sorprese dai primi raggi del sole e, costrette a fuggire, con i loro piedi caprini, nella folle corsa, segnarono una parete del Monte Vettore (la Faglia che taglia il monte a quota 2.000 mt.) ancora oggi chiamata la Strada delle Fate.

PictographWaypoint Altitude 4,566 ft

Pian Piccolo sulla destra

Il Pian Piccolo è situato sulla strada che sale a Forca di Presta vicino alla quale si trova una estesa faggeta chiamata Macchia Cavaliera e scampata alla deforestazione causata dall’uomo negli anni passati.

PictographWaypoint Altitude 4,215 ft

Pian Grande

Il Pian Grande, situato sulla lunga strada dritta che da Castelluccio si dirige verso Forca Canapine-Norcia, è rinomato oltre che per la sua ampiezza anche per un fenomeno chiamato Inghiottitoio o anche Fosso dei Mergani. Si tratta di una fenditura lunga circa 1,5 km e profonda 20 mt. nel quale confluiscono e spariscono in profondità le acque piovane e quelle che derivano dallo scioglimento delle nevi per riemergere circa 900 mt. più a valle vicino all’abitato di Norcia

PictographMountain hut Altitude 5,155 ft

Rifugio monti del Sole 1574

Girare a destra, abbandonando il GAS, in direzione pantani di accumoli

PictographWaypoint Altitude 5,290 ft

Forca dei Pantani 1611

PictographWaypoint Altitude 4,967 ft

Valico di Castelluccio Forca ventolosa 1514

Punto panoramico 1514

PictographWaypoint Altitude 4,350 ft

Dogana 1326

PictographFountain Altitude 4,344 ft

Fonte Stazzu e lu Magu

PictographWaypoint Altitude 4,796 ft

Valle delle fonti 1462

PictographMountain hut Altitude 5,148 ft

Fontana Ghezzi 1570

PictographWaypoint Altitude 5,133 ft

Macchia di San Lorenzo - Faggeta 1565

PictographFountain Altitude 4,618 ft

Fonte di San Lorenzo 1407

PictographWaypoint Altitude 4,530 ft

Portella del Vao 1381

angusto passaggio fra il più solitario Piano S.Lorenzo ed il Piano Perduto. La leggenda narra che il cavaliere Guerrin Meschino abbia attraversato questa strettoia rocciosa per raggiungere il Romitorio

PictographWaypoint Altitude 5,483 ft

Poggio di Croce Punto panoramico

Vista sul Pian Grande è rinomato oltre che per la sua ampiezza e fioritura anche per un fenomeno chiamato Inghiottitoio o anche Fosso dei Mergani. Si tratta di una fenditura lunga circa 1,5 km e profonda 20 mt. nel quale confluiscono e spariscono in profondità le acque piovane e quelle che derivano dallo scioglimento delle nevi per riemergere circa 900 mt. più a valle vicino all’abitato di Norcia

PictographWaypoint Altitude 5,334 ft

Le tre fontane

Le tre fontane 1626

PictographWaypoint Altitude 4,274 ft

Punto Panoramico1303

PictographWaypoint Altitude 4,562 ft

Romitoria S. Lorenzo 1390

i pochi ruderi della romitoria di San Lorenzo, rifugio da eremiti, di dimora isolata e inospitale, sono del quattordcesimo quindicesimo secolo. Dell’antico e semplice edificio in pietra che, secondo la tradizione, sarebbe stato utilizzato come romitorio nei tempi passati, ormai rimangono solo alcuni spezzoni del muro perimetrale. La leggenda vuole che qui, il cavaliere Guerrin Meschino, si sarebbe fatto consigliare su come raggiungere la grotta della Sibilla ubicata sulla montagna omonima.

PictographWaypoint Altitude 4,365 ft

Fonte di pian perduto

PictographWaypoint Altitude 4,986 ft

Monte Veletta sulla destra

proseguire in direzione Poggio di Croce

PictographWaypoint Altitude 5,704 ft

Coste Forconi 1739

PictographWaypoint Altitude 4,660 ft

Proseguire diritto in via Sibilla

PictographWaypoint Altitude 5,748 ft

A sinistra 1752

PictographWaypoint Altitude 5,263 ft

Pantani di Accumoli 1604

I Pantani di Accumoli sono dei laghetti di origine glaciale che si trovano nel Lazio ai confini con Marche ed Umbria, a due passi dalla piana di Castelluccio di Norcia a cavallo tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Nel versante sud dei laghetti invece, sempre all’interno dell’area recintata, si trovano gli inghiottitoi, fenomeni tipici dei terreni carsici dove defluiscono le acque dei laghetti

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