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Vicenza-Bardolino

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Trail stats

Distance
56.44 mi
Elevation gain
1,447 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,312 ft
Max elevation
622 ft
TrailRank 
31 2
Min elevation
113 ft
Trail type
One Way
Time
6 hours 2 minutes
Coordinates
4751
Uploaded
July 2, 2020
Recorded
June 2020
  • Rating

  •   2 1 review
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near Biron, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Non c’è modo migliore delle due ruote per conoscere il nostro territorio, meglio ancora se fatto in compagnia di colleghi, un sodalizio che dura da oltre vent’anni e che ci ha permesso di condividere bellissime esperienze. Anche quest’anno siamo partiti da “casa” per un viaggio di circa 300 km che si sviluppa su tre importanti percorsi, Ciclovia Aida – Ciclovia della Valle dell’Adige – Ciclovia del Brenta.
Il nostro viaggio inizia da Vicenza alla volta di Bardolino, il tracciato e quello dell’Aida che si snoda su viabilità urbana esistente evitando in questo modo le strade trafficate. Giunti a Monteforte d’Alpone ci mettiamo subito alla prova con la prima breve ma molto impegnativa deviazione sul sentiero “dei 10 Capitelli”, un percorso che si snoda tra i famosi vigneti di Soave con salite del 20%. Ritornati sull’itinerario programmato, ci dirigiamo verso Verona che raggiungiamo seguendo la ciclabile che costeggia l’Adige. Dopo una doverosa sosta per ammirare la splendida Arena ripartiamo seguendo i preziosi consigli dell’amico… e percorrendo la piacevolissima ciclabile che costeggia il canale Biffis raggiungiamo la deviazione che ci porterà a Bardolino meta della nostra prima tappa. Il giorno successivo partiamo in direzione Trento, subito prendiamo la direttissima con relativa ripida salita che ci permette di superare la collina ed arrivare rapidamente ad Affi ai piedi delle imponenti pale eoliche. Superato Rivoli la ciclabile ci conduce all’interno della Valle dell’Adige, un meraviglioso percorso che si snoda in una rigogliosa campagna tra vigneti e borghi antichi. Giunti a Trento attraversiamo il centro ed iniziamo subito la ripida salita che ci conduce al Passo del Cimirlo, seppur non molto alto con i suoi 730 metri, si contraddistingue per la presenza di pendenze a due cifre che tagliano il fiato e le gambe. La discesa è altrettanto impegnativa, caratterizzata da lunghi tratti lastricati come la Parigi-Roubaix che ci conducono velocemente a Pergine. Da qui il percorso, costeggiando il lago, ci porta a Caldonazzo punto di arrivo della seconda tappa. Il giorno successivo affrontiamo la tappa di ritorno, il percorso si inoltra subito tra le coltivazioni di mele che caratterizzano il territorio trentino fino raggiungere il Brenta. Questo importante fiume, nasce proprio dai laghi di Caldonazzo e Levico caratterizzando la vallata ed i territori che attraversa lungo il suo percorso di oltre 170 km prima di sfociare nel mare Adriatico. Le sua fresche e limpide acque ci accompagnano lungo tutto il percorso che si snoda lungo la destra fiume, entrati in territorio vicentino la ciclabile diventa promiscua su viabilità ordinaria in attesa venga data continuità alla ciclabile in fase di costruzione. Giunti a Campese, attraversiamo il fiume percorrendo la passerella ciclopedonale che ci porta sulla ciclabile realizzata qualche anno fa sull’antico sentiero che segue la sinistra Brenta. Arrivati ormai a Bassano raggiungiamo la città seguendo il recente percorso che attraversa i terreni della Cooperativa sociale Conca d’Oro permettendo così di raggiungere Bassano in sicurezza su viabilità urbana. Passaggio per il “Ponte degli Alpini” dove fervono i lavori di ristrutturazione poi via per gli ultimi chilometri che ci portano a “casa. Alla fine i km sono 300, impegnativo solo per le salite che abbiamo volutamente inserito per dare un po’ di “brio” ad un percorso sostanzialmente pianeggiante, salite che comunque possono essere addolcite percorrendo strade alternative, per concludere un viaggio che consiglio vivamente a tutti gli amanti della natura e della bicicletta.

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