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Venezia-Chioggia-Ferrara-Mantova

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Trail stats

Distance
160.57 mi
Elevation gain
246 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
187 ft
Max elevation
79 ft
TrailRank 
57 4.5
Min elevation
-16 ft
Trail type
One Way
Time
2 days 6 hours 4 minutes
Coordinates
5472
Uploaded
August 19, 2021
Recorded
August 2021
  • Rating

  •   4.5 2 Reviews
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near Santa Croce, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Partiamo da Mantova in treno destinazione Venezia. Arrivati a Venezia, alla biglietteria dei vaporetti scopriamo che non imbarcano le bici, andiamo quindi al Tronchetto e lì abbiamo tempo di fare un'altra colazione dato che dobbiamo aspettare circa 40 minuti. Il traghetto ci porterà al Lido, in circa mezz'ora, passando per il canale della Giudecca, bellissima la navigazione, carissimo il biglietto. Scesi al Lido, percorriamo il corso principale molto elegante, e poi tutta l'isola passando a fianco al Casinò e quindi fiancheggiando gli stabili della mostra del cinema, in questi giorni in allestimento. Arriviamo alla fine dell'isola a Santa Maria Maddalena e li ci re-imbarchiamo, dopo aver atteso circa tre quarti d'ora, per raggiungere l'isola di Pellestrina. Pochi minuti di traghetto e sbarchiamo sull'isola che è molto bella, e dove ci sono un sacco di possibilità per pranzare. Finita quasi l'isola, a Pellestrina Cimitero, si prende un vaporetto, questa volta si può salire con le bici, e si arriva a Chioggia. Attenzione c'è una seconda stazione, alla fine dell'isola, Pellestrina Caroman, ma qui non si può: "né scendere né salire, né scendere né salire," cit. con le bici. La traversata è più lunga e si è in mare aperto. Lontano, ma neanche tanto, si vedono le opere del Mose. Usciamo da Chioggia, molto bello il porto, e anche il corso che ci porta fuori, e cerchiamo di arrivare sul lungomare al più presto. Da Chioggia scendiamo fino ad arrivare alla laguna nei pressi di Rosolina a mare. Ci ritroviamo a fiancheggiare prima il Brenta e poi l'Adige e poi il Po, in pochissimi chilometri i tre fiumi sfociano in Adriatico. Mica me lo ricordavo. Anzi non lo sapevo proprio. Una bella strada ci fa passare in mezzo tra mare e palude e scopriamo un servizio di traghetti a richiesta tipo taxi. Oggi ci fermiamo a dormire a Porto Viro paese di frontiera. Da Porto Viro, il secondo giorno, recuperiamo velocemente l'argine di Po e cominciamo a risalire verso Ferrara. Il paesaggio è famigliare. Arrivare a Ferrara è semplice, un sacco di paesi lungo l'argine consentono di fare piccole soste ristoratrici. Sono paesaggi che mescolano una natura ricca di acqua e verde a paesi persi nel tempo. A Ferrara passiamo la seconda notte. La città è molto bella, ogni volta che ci vado mi colpisce. Cena in quel che era il ghetto, veramente deliziosa. Si riparte il terzo giorno la mattina prima delle otto. La strada è semplice, l'asfalto non sempre perfetto. Anche da Ferrara a Mantova si passa per diversi paesi, i bar magari non sono proprio dei gioielli ma si trovano. Notevoli le bonifiche che si incontrano lungo l'argine. Arriviamo a Governolo per pranzo, non manca molto a casa, ma è meglio fare una sosta vera, pranzo all'Ostello dei Concari, pennichella al parco e poi ultimi 20 chilometri. 256 chilometri totali, il primo giorno si è un poco in balia dei traghetti, per cui i tempi si possono allungare parecchio rispetto ai programmi, poi il viaggio è molto semplice, gli unici dislivelli che si devono fare sono per scendere dagli argini ai paesi e quindi risalire.

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