Polesella, Raccano, Bresparola, Fratta, Pincara, Fiesso Umbertiano, Occhiobello, Canaro
near Polesella, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Dal sito Magico Veneto: "Vi sono diversi parcheggi, consigliabile quello dietro il Municipio, all'ombra del viadotto e di grandi alberi.
Partiamo dal Municipio e dirigiamo verso l'argine del Po dove all'angolo della bella piazza troviamo il caratteristico "Bar Cremlino", e già il nome la dice lunga...
Proseguiamo per il viale alberato sotto all'argine e sottopassiamo la strada Statale 16 (Rovigo-Ferrara), subito all'uscita svoltiamo a sinistra (sembra un parcheggio-cortile) e pedaliamo verso sud accanto alla statale per superare, con la ripida salita del viadotto ('quasi' un gpm), la ferrovia (Padova-Bologna) e un canale.
pista ciclabile Adige Po Siamo al piccolo paese di Raccano, facciamo il giro della chiesa che s'affaccia su di un canale, uno degli ex alvei del fiume Po.
Seguendo le indicazioni della ciclabile dalla rotonda entriamo nella campagna, in lontananza il profilo da archeologia industriale di alcuni edifici oltre il canale, verso Polesella.
Un rettilineo e poi una strada comunale, poco trafficata, e siamo decisamente in aperta campagna, le coltivazioni sono estensive con poche siepi di alberature e numerosi canali di scolo.
Poche case sparse e tanti tratti di campagna aperta e giungiamo in località Bresparola di Polesella, due case due.
Piccolo posto sosta ombreggiato e panchinato e, soprattutto, con un prezioso rubinetto d'acqua.
Da qui, verso destra si va a Bosaro, verso sinistra proseguiamo e superiamo le chiuse di sostegno sul CanalBianco. Subito dopo, verso destra per Arquà Polesine, svoltiamo invece a sinistra e continuiamo per la ciclabile che segue lungamente, con alcuni tratti di strada promiscua, l'argine sinistro (idrografico) del CanalBianco.
Dopo aver sottopassato l'autostrada troviamo un tratto piacevolmente alberato, fino all'incrocio dove a destra la ciclabile prosegue verso Fratta Polesine (vedi anche itinerario primo), con questo giro invece proseguiamo lungo l'argine del CanalBianco, indicazione Pincara.
Giungiamo ad un luogo molto suggestivo, il Mulino del Pizzon, ora ristorante ed Eco-Museo, alla confluenza dello Scortico sul CanalBianco in Comune di Fratta Polesine.
Lasciato il bel posto, proseguiamo ancora lungo l'argine del CanalBianco fino ad un ponte che ci permette di attraversarlo e prendere la strada, abbastanza trafficata, alla volta di Pincara. Il tratto di strada trafficata è molto breve, poi recuperiamo una pista ciclabile che aggira le case e ci porta alla chiesa di Pincara, minuscolo comune Polesano.
Qui termina anche la diramazione della ciclabile Adige-Po e con essa le puntuali indicazioni degli appositi cartelli.
Proseguiamo sempre diritti, anche all'incrocio principale, e usciamo dal paese. Quando la strada svolta verso destra, prendiamo una stradina asfaltata comunale che prosegue verso sinistra.
Poco dopo ci aspetta una bella sorpresa. Troviamo infatti un "gorgo", uno stagno residuo d'alveo nelle divagazioni di qualche fiume. Davvero suggestivo.
Proseguiamo per la stradina e troviamo un altro "gorgo", anche questo suggestivo e in lontananza nella campagna intravvediamo il campanile di Fiesso Umbertiano.
Poco dopo, all'incrocio per Stienta, svoltiamo a sinistra e raggiungiamo il centro di Fiesso Umbertiano.
La cittadina, sembra quasi di essere in città dopo tanta e tanta campagna, è sorprendentemente interessante, con le belle piazze animate nei tanti bar e con eleganti edifici storici.
Lasciamo il paesotto prendendo la strada di Occhiobello, che raggiungiamo dopo aver attraversato altre ampie campagne, ma ormai ci abbiamo fatto l'abitudine.
Attraversata, con un po' di fortuna, la trafficatissima strada Regionale 6 (Verona-Ferrara) siamo alla piazza principale di Occhiobello, con la Chiesa e i principali edifici pubblici. Incombe, molto alto, il grande argine del fiume Po. A giudicare dall'imponenza dell'argine è da credere come il fiume faccia paura quando arrivano le piene cattive.
Poco oltre la piazza una strada ci permette di salire sopra l'argine, dove troviamo la pista ciclabile che sottopassa l'autostrada e attraversa vaste aree ricreative attrezzate. Zona davvero bella e tranquilla.
Verso il "Malcantone", la vasta ansa del fiume, possiamo decidere se scendere dall'argine e attraversare tutta la località di Santa Maria Maddalena, vasti quartieri moderni ed edifici commerciali, per poi risalire sull'argine dopo aver sottopassato la ferrovia, oppure seguire la ciclabile sul colmo dell'argine, per poi incrociare il ponte per Ferrara.
Qui possiamo decidere, se le gambe, la sella e il fiato non si lamentano, di attraversare il ponte e andare a far visita a Ferrara, a pochi chilometri di distanza (ma con strade piuttosto complicate e trafficate).
In questo caso è più raccomandabile tornare a Polesella percorrendo l'argine di Francolino, sul versante ferrarese (destra idrografica), tutto sommato equivalente come lunghezza e tipo di percorso a quello sinistro. In totale si aggiungono 7/8 km in più al giro, per la capatina a Ferrara.
Se non andiamo a Ferrara proseguiamo per l'argine sinistro (idrografico) sul versante rodigino. Siamo ora sulla ciclabile "Ro1 Sinistra Po", che seguiremo fino a Polesella.
Sono lunghi rettilinei d'argine, poco alberati, con il fiume che scorre placidamente sulla destra e ampie e belle campagne sulla sinistra.
Attraversiamo tutto il territorio di Canaro, molte indicazioni stimolano a visitare il centro del paesetto, ma è poca cosa, per poi giungere quasi inaspettatamente a Polesella, da dove eravamo partiti circa 55 chilometri prima.
Magari ora la sosta al Bar Cremlino è più indicata..."
Partiamo dal Municipio e dirigiamo verso l'argine del Po dove all'angolo della bella piazza troviamo il caratteristico "Bar Cremlino", e già il nome la dice lunga...
Proseguiamo per il viale alberato sotto all'argine e sottopassiamo la strada Statale 16 (Rovigo-Ferrara), subito all'uscita svoltiamo a sinistra (sembra un parcheggio-cortile) e pedaliamo verso sud accanto alla statale per superare, con la ripida salita del viadotto ('quasi' un gpm), la ferrovia (Padova-Bologna) e un canale.
pista ciclabile Adige Po Siamo al piccolo paese di Raccano, facciamo il giro della chiesa che s'affaccia su di un canale, uno degli ex alvei del fiume Po.
Seguendo le indicazioni della ciclabile dalla rotonda entriamo nella campagna, in lontananza il profilo da archeologia industriale di alcuni edifici oltre il canale, verso Polesella.
Un rettilineo e poi una strada comunale, poco trafficata, e siamo decisamente in aperta campagna, le coltivazioni sono estensive con poche siepi di alberature e numerosi canali di scolo.
Poche case sparse e tanti tratti di campagna aperta e giungiamo in località Bresparola di Polesella, due case due.
Piccolo posto sosta ombreggiato e panchinato e, soprattutto, con un prezioso rubinetto d'acqua.
Da qui, verso destra si va a Bosaro, verso sinistra proseguiamo e superiamo le chiuse di sostegno sul CanalBianco. Subito dopo, verso destra per Arquà Polesine, svoltiamo invece a sinistra e continuiamo per la ciclabile che segue lungamente, con alcuni tratti di strada promiscua, l'argine sinistro (idrografico) del CanalBianco.
Dopo aver sottopassato l'autostrada troviamo un tratto piacevolmente alberato, fino all'incrocio dove a destra la ciclabile prosegue verso Fratta Polesine (vedi anche itinerario primo), con questo giro invece proseguiamo lungo l'argine del CanalBianco, indicazione Pincara.
Giungiamo ad un luogo molto suggestivo, il Mulino del Pizzon, ora ristorante ed Eco-Museo, alla confluenza dello Scortico sul CanalBianco in Comune di Fratta Polesine.
Lasciato il bel posto, proseguiamo ancora lungo l'argine del CanalBianco fino ad un ponte che ci permette di attraversarlo e prendere la strada, abbastanza trafficata, alla volta di Pincara. Il tratto di strada trafficata è molto breve, poi recuperiamo una pista ciclabile che aggira le case e ci porta alla chiesa di Pincara, minuscolo comune Polesano.
Qui termina anche la diramazione della ciclabile Adige-Po e con essa le puntuali indicazioni degli appositi cartelli.
Proseguiamo sempre diritti, anche all'incrocio principale, e usciamo dal paese. Quando la strada svolta verso destra, prendiamo una stradina asfaltata comunale che prosegue verso sinistra.
Poco dopo ci aspetta una bella sorpresa. Troviamo infatti un "gorgo", uno stagno residuo d'alveo nelle divagazioni di qualche fiume. Davvero suggestivo.
Proseguiamo per la stradina e troviamo un altro "gorgo", anche questo suggestivo e in lontananza nella campagna intravvediamo il campanile di Fiesso Umbertiano.
Poco dopo, all'incrocio per Stienta, svoltiamo a sinistra e raggiungiamo il centro di Fiesso Umbertiano.
La cittadina, sembra quasi di essere in città dopo tanta e tanta campagna, è sorprendentemente interessante, con le belle piazze animate nei tanti bar e con eleganti edifici storici.
Lasciamo il paesotto prendendo la strada di Occhiobello, che raggiungiamo dopo aver attraversato altre ampie campagne, ma ormai ci abbiamo fatto l'abitudine.
Attraversata, con un po' di fortuna, la trafficatissima strada Regionale 6 (Verona-Ferrara) siamo alla piazza principale di Occhiobello, con la Chiesa e i principali edifici pubblici. Incombe, molto alto, il grande argine del fiume Po. A giudicare dall'imponenza dell'argine è da credere come il fiume faccia paura quando arrivano le piene cattive.
Poco oltre la piazza una strada ci permette di salire sopra l'argine, dove troviamo la pista ciclabile che sottopassa l'autostrada e attraversa vaste aree ricreative attrezzate. Zona davvero bella e tranquilla.
Verso il "Malcantone", la vasta ansa del fiume, possiamo decidere se scendere dall'argine e attraversare tutta la località di Santa Maria Maddalena, vasti quartieri moderni ed edifici commerciali, per poi risalire sull'argine dopo aver sottopassato la ferrovia, oppure seguire la ciclabile sul colmo dell'argine, per poi incrociare il ponte per Ferrara.
Qui possiamo decidere, se le gambe, la sella e il fiato non si lamentano, di attraversare il ponte e andare a far visita a Ferrara, a pochi chilometri di distanza (ma con strade piuttosto complicate e trafficate).
In questo caso è più raccomandabile tornare a Polesella percorrendo l'argine di Francolino, sul versante ferrarese (destra idrografica), tutto sommato equivalente come lunghezza e tipo di percorso a quello sinistro. In totale si aggiungono 7/8 km in più al giro, per la capatina a Ferrara.
Se non andiamo a Ferrara proseguiamo per l'argine sinistro (idrografico) sul versante rodigino. Siamo ora sulla ciclabile "Ro1 Sinistra Po", che seguiremo fino a Polesella.
Sono lunghi rettilinei d'argine, poco alberati, con il fiume che scorre placidamente sulla destra e ampie e belle campagne sulla sinistra.
Attraversiamo tutto il territorio di Canaro, molte indicazioni stimolano a visitare il centro del paesetto, ma è poca cosa, per poi giungere quasi inaspettatamente a Polesella, da dove eravamo partiti circa 55 chilometri prima.
Magari ora la sosta al Bar Cremlino è più indicata..."
Waypoints
Waypoint
26 ft
A.A13-Occhiobello
sottopasso autostrada
Tunnel
20 ft
A13-VM
sottopasso autostrada A13
Provisioning
23 ft
BarCremlino
Polesella, Rovigo
Fountain
26 ft
Bresparola
Bresparola di Polesella
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