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Igoumenitsa Meteore Delfi Patrasso

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Trail stats

Distance
372.34 mi
Elevation gain
23,376 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
23,169 ft
Max elevation
5,559 ft
TrailRank 
27
Min elevation
-121 ft
Trail type
One Way
Time
6 days 12 hours 13 minutes
Coordinates
47820
Uploaded
June 13, 2015
Recorded
June 2015
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near Ladochóri, Epirus (Greece)

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Itinerary description

Sbarcati al nuovo porto di Igoumenitsa si esce subito dalla città per cominciare a salire verso Ioannina. Non si segua le indicazioni stradali ma invece si prosegua attraverso strade secondarie, tra piccoli villaggi. Numerosi i tabernacoli lungo le strade, piccole chiese arroccate e villaggi con gente cordiale pronta ad offrirti almeno un bicchiere di acqua. Arrivo alla città fortificata di Ioannina e passeggiata sul bel lungolago.
La partenza da Ioannina, costeggiando il lago, ci avverte che la tappa sarà dura. In effetti comincia subito una lenta e costante ascesa. Questa continua a lungo ma con dislivello pedalabile. Salite lunghe decine di km ma altrettante e divertenti discese. Si giunge oggi alla stazione sciistica di Metsovo e subito dopo al passo Katara, punta massima di tutto il viaggio. Siamo a quota 1700 mt. e siamo passati dai 28 gradi di Ioannina agli 11 gradi del passo. Una discesa mozzafiato ci riporta nei piccoli villaggi ai piedi della montagna per arrivare finalmente dopo 120 km alla città di Kalabaka. Le meteore sono state conquistate. Il paesaggio è mozzafiato, surreale.0
Dopo aver vistitato le Meterore segue una noiosa tappa di trasferimento verso Lamia. Ma non vi era scelta. Si svolge su di una lunga e scorrevole strada trafficata, pertanto prestare attenzione alle auto, che comunque in genere si sono dimostrate attente e rispettose dei ciclisti.
Nulla da segnalare per questa tappa.. Arrivati a Karditsa si lascia immediatamente la EO3 per evitare il traffico intenso e pedalare lungo strade secondarie che attraversano paesini che ci permettono di rifornirci di acqua e frutta. A metà circa comincia le breve ma costante ascesa che termina dopo 26 km a quota 760 mt. Un ripida discesa ci fa arrivare in breve a Lamia, vivace cittadita.. Hotel in centro città.
Finalmente una delle tappe più belle del Tour. Uscendo da Lamia la strada secondaria che conduce a Delfi risulta interrotta e pertanto occorre procedere su una sorta di autostrada (sembra che si possa andare su questa, in quanto la polizia ci ha sorpassto e non ci ha fermato). Appena possibile uscire da autostrada per riprendere la strada secondaria che ci porta fino ai piedi della Montagna che rappresenta la nostra prima scalata. Salita cmq lunga con tornanti da dove si potrà ammirare la piana di Lamia con le sue coltivazioni a risaie. Si giunge nel simpatico e piccolo villaggio di Gravià. Di qua inizia la lunga salita alla seconda vetta, lunga e snervante soprattutto se fatta con il caldo. Segue una lunga discesa che ci conduce ai piedi di Amfissa e da cui ricomincia la salita, ultima della giornata che ci farà condurrà sul Parnaso e quindi a Delfi. Tappa stupenda, indimenticabile.
Mattinata passata ad ammirare il favoloro sito archeologico di Delfi e la Marmarià, la parte sottostante il tempio di Apollo, il settore "civile" dell'antica cittadina. Le maestose colonne del tempio di Apollo e il teatro incastonato nella parete del Parnaso ci ammaliano. (Il caldo fa anche la sua parte). Si riparte per giungere sulla costa ad Itea dopo aver percorso lunghi tornanti in discesa. Da ora in poi il mare del Golfo di Corinto ci accompagna fino a destinazione. Decidiamo di fermarci in un piccolo villaggio di pescatori dove naturalmente la cena sarà a base di pesce e Retsina.
L'ultima tappa di questo nostro tour della Grecia del Nord,procede sempre lungo la costa. Dall'altro lato del canale di Corinto il Peloponneso sembra invitarci a raggiungerlo. (Magari sarà la meta del nostro prossimo viaggio) La giornata è calda ma la brezza marina mitiga l'afa. Il mare azzurro e invitante. Si susseguono piccoli paesi costieri e di tanto in tanto lasciamo la strada statale per avvicinarci al mare e attraversare tanti piccoli borghi. Città degna di menzione: Nafpaktos, con le sue mura fortificate. Realizziamo che nel mare di fronte la città si svolse la battaglia di Lèpanto, detta anche delle Echinadi o Curzolari (chiamata Efpaktos dagli abitanti, Lepanto dai veneziani e İnebahtı in turco), uno storico scontro navale avvenuto il 7 ottobre 1571, nel corso della guerra di Cipro, tra le flotte musulmane dell'Impero ottomano e quelle cristiane della Lega Santa che riuniva le forze navali della Repubblica di Venezia, dell'Impero spagnolo (con il Regno di Napoli e di Sicilia), dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Granducato di Toscana federate sotto le insegne pontificie. La battaglia, si concluse con una schiacciante vittoria delle forze alleate, guidate da Don Giovanni d'Austria, su quelle ottomane di Müezzinzade Alì Pascià, che perse la vita nello scontro. Sicuramente tale battaglia ha impedito agli ottomani di estendere l'impero nel Mediterraneo. Raggiungiamo Patrasso attraversando il grandissimo e nuovo Ponte lungo 3 km che ci fa raggiungere il Peloponneso in pochi minuti. Attraversiamo anche la città di Patrasso;la città è caotica per questo motivo decidiamo di proseguire sulla costa sud fino al piccolo paese di Monodendro. Raggiungeremo Patrasso l'indomani per imbarcarci e tornare in Italia.

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