Como Rif. Venini Ponna Menaggio

Giro molto appagante anche se nel complesso impegnativo per via della salita interminabile!
Partendo da Como si percorre la Strada SS 340 Regina che costeggia la sponda orientale del lago, poco prima di Argegno si imbocca la SP15 per Schignano permettendoci di godere dei paesi della Valle d'Intelvi. La strada ci porta a Pigra, località che si può raggiungere anche via funivia per alleggerire le fatiche della salita per i meno allenati, fino all'Alpe di Colonno. Si prosegue per una leggera discesa fino all'Alpe Boffalora con una splendida vista della valle, fino ad imboccare la salita che ci conduce all'Alpe Colonno (dove si possono acquistare squisiti formaggi e prodotti dell'azienda).
Ci prepariamo per l'ultima impegnativa salita che ci porta fino all Rifugio Venini. Qui ci si può rifocillare godendo di uno splendido panorama lacustre. Portarsi sempre qualcosa contro il vento che spesso si fa sentire in alta quota.
Per chi ne ha ancora nelle gambe, si può arrivare sul Monte Galbiga dove si arriva al Crocione, dal quale si gode della vista sia del lago di Como che del lago di Lugano. Si può anche visitare alcune istallazioni della linea Cadorna.
Si riprende il giro tornando indietro fino a Boffalora, dove imbocchiamo la strada Via ai Monti che ci porta a Ponna. Arrivati alle pendici del monte Tellero, s'imbocca un'ampia mulattiera che ci evita un pò di asfalto che ci fa attraversare Ponna Superiore, Ponna di Mezzo e Ponna Inferiore. In questa località si trova la chiesa di San Gallo e Desiderio di origine romanica con annesso una Via Crucis, una chicca del posto!.
Continuiamo lungo la stradina erbosa che corre di fianco la chiesa, percorrendo la mulattiera fino ad Osteno, costeggiando il lago di Lugano fino a Porlezza fino ad imboccare la pista ciclabile che corre lungo il torrente Cuccio e costeggiamo il Lago di Piano. La pista ciclabile corre seguendo la vecchia ferrovia che portava da Menaggio a Porlezza e inevitabilmente ci porta ad attraversare una galleria illuminata e che a breve ci porterà a destinazione e conclusione del giro.
Consiglio una bici ibrida, gravel o mtb e copertoni non troppi sottili per via del fondo sconnesso nelle mulattiere, che volendo si può evitare e rimanere su asfalto, perdendo però il carattere selvaggio di questa Valle.