Algarve: Ecovia Litoral

L’Ecovia Litoral inizia da Vila Real de Sant’ Antonio, al confine con la Spagna. Il percorso, nei primi km, è ben segnalato e procede a zig-zag fra sentieri sulla spiaggia e la strada costiera. La prima sosta per me è stata Cacela Velha con un panorama mozzafiato.
Ben presto si arriva a Tavira un villaggio di pescatori tipico di questa regione ed è una importante base commerciale sin dall’età dei Mori. La cittadina si caratterizza per il ponte romano e per i suoi vicoli stretti che collegano il porto con il centro storico su cui svetta un castello che risale al XIII secolo.
Pochi km e si arriva nella zona del Parco Naturale di Ria Formosa, un gruppo di isolotti a ridosso della costa, strisce di sabbia, canali e lagune compongono questo ecosistema variegato e complesso, rifugio per numerose specie di uccelli ed un vero paradiso per gli amanti della natura. Consiglio di visitare le isole: è possibile utilizzare veloci taxi d’acqua oppure piccoli traghetti che partono dal porto di Olhao in direzione di singole mete, opzione comoda ed economica che ho scelto per trascorrere mezza giornata ad Armona.
Si giunge quindi nei pressi di Faro, località di pescatori fondata dagli Arabi, in cui vale la pena una visita almeno alla Cidade Velha interna alla cerchia muraria medioevale.
Lasciata la città si passa attorno all’aereoporto e si attraversa una zona ricca di ville, hotel prestigiosi e campi da golf e si giunge ad Aldeia dove iniziamo le falesie che circondano le spiagge sabbiose simbolo dell'Algarve. Io ho deviato il percorso fino a Boliqueime per il pernottamento.
Seguono poi Albufeira, la più grande, animata e vivace delle località turistiche che sorgono lungo la splendida costa di falesie e Armacao de Pera dalla spiaggia e mare fantastici (consiglio un bagno poichè il percorso tocca proprio la spiaggia).Si piega poi verso l’interno fino a Lagoa dove il percorso prosegue in centro città; non seguite la traccia che porta sulla strada trafficata: dalla piazza a parcheggio c’è un comodo ponte ciclabile che scavalca la statale ma io non ne ho subito individuato l’accesso.
L’itinerario ritorna sulla costa a Ferragudo con la bellissima spiaggia do castelo e, superata la foce del Rio Arade si giunge a Portimão che vanta una lunga tradizione di pesca e si è sviluppata in particolare nel secolo scorso, con l’avvento dell’industria conserviera e del turismo. Vicino al mare, nei pressi del mercato all’ingrosso del pesce, si trova la maggior parte dei ristoranti, in cui si può assaporare la sardinha assada (sardina alla brace), il piatto principale della gastronomia locale.
A circa tre chilometri dal centro, la Praia da Rocha è forse la spiaggia dell’Algarve più famosa dove non manca la sabbia; qui consiglio il soggiorno al B&B Vile Lido, una villa coloniale affacciata sulla spiaggia.
Da cui si prosegue verso l’interno per superare una zona umida detta Mexilhoeira Grande e per raggiungere Lagos, tipica per le antiche mura moresche e il forte del secolo XVII, fino alle stravaganti chiese barocche. Il cuore pulsante di Lagos è il grazioso porto sull’estuario che, superato il piccolo porticciolo di pescatori, conduce al moderno complesso della darsena. Dopo Luz il percorso diventa poco segnalato ma fortunatamente la strada 537 non è molto trafficata e mi ha soccorso per raggiungere Salema, un piccolo villaggio di pescatori con belle spiagge ma acque ghiacciate.
Siamo quasi al termine dell' itinerario lungo l’Ecovia Litoral, la cui ultima parte è caratterizzata da una bassa vegetazione ed è meno urbanizzata della precedente. Attraversata la località di Sagres, punta meridionale del Portogallo, si risale leggermente verso nord-ovest in direzione di Cabo de Sao Vicente, l’estremità occidentale del Paese, menzionata dal geografo greco Strabone nell’antichità come fine della terraferma conosciuta.