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Sentiero delle favole (Castel d'Aiano provincia di Bologna)

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Trail stats

Distance
2.05 mi
Elevation gain
387 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
387 ft
Max elevation
2,579 ft
TrailRank 
23
Min elevation
2,287 ft
Trail type
Loop
Time
2 hours 12 minutes
Coordinates
1439
Uploaded
October 2, 2021
Recorded
October 2021
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near Casone, Emilia-Romagna (Italia)

Viewed 494 times, downloaded 9 times

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Itinerary description

L'intero tragitto è stato effettuato senza calzature, cioè scalzo. La descrizione e le sensazioni si riferiscono a queste condizioni ed è destinato a coloro che praticano questa attività, cioè il barefooting.
La superficie del sottobosco è umida e la temperatura piacevole. L’unico problema di questo particolare percorso, in cui c’è molto da vedere, è non farsi distrarre dalle diverse attrazioni e stare sempre attenti a dove si mettono i piedi. Si può in questo modo meglio apprezzare la superficie e l’ambiente circostante. Molta la presenza di escursionisti con famiglia al seguito il che rende il sentiero ripulito e sgombro da ogni ostacolo.

Comments  (1)

  • Photo of Ralftec
    Ralftec Dec 8, 2021

    Dopo avere lasciato la macchina al parcheggio del polo scolastico seguire la breve strada asfaltata tenendo le scuole a destra. Arrivati sul fondo si trova il primo cartello con direzione a destra. Si percorre un tratto erboso e si attraversa guadando un piccolo corso d’acqua dove esiste anche un ponticello in legno che però non sembra molto stabile. Si risale quindi sull’altro lato sino ad arrivare in poco tempo all’indicazione della Casa delle Fate sulla destra. In questo tratto è possibile, per la pendenza, la presenza di alcuni ricci di castagno. Si prende questa nuova direzione sino ad una nuova indicazione questa sulla sinistra. Si attraversa una passerella su un corso d’acqua e si giunge infine alla Casa delle Fate. Si tratta di una parete rocciosa in cui il tempo ha creato delle piccole rientranze come delle cellette in un alveare. Da qui si prosegue in salita sino ad un ulteriore bivio che si prende a destra arrivando alla Tana dell’Uomo Selvatico. Questa, in una conformazione rocciosa, è una apertura nella quale bisogna non entrare in quanto gli speleologi hanno appurato che l’antro prosegue e sprofonda per almeno una cinquantina di metri. Poco prima della Tana dell’Uomo Selvatico, una scalinata scavata nel terreno sulla sinistra conduce al Picco del Falco dove si apre fra gli alberi una finestra panoramica sulla valle sottostante. Si ritorna indietro tenendo sempre la destra e si arriva ad uno spiazzo con dei tavoli e delle panchine in legno. La prima cosa che si nota è la Giraffa, un tronco di castagno coricato con un ramo proteso verso l’alto che sembra proprio un collo e testa di giraffa. Si prosegue e in fondo è distinguibile una altra conformazione rocciosa le cui aperture creano un emozionante aspetto di faccia urlante tanto da essere chiamata la Roccia di Munch, in riferimento al pittore e al suo celebre quadro. Da questo punto si torna indietro tenendo sempre la destra passando per l’area didattica (uno spiazzo nel bosco con tavoli, panchine e cartelli informativi). Si scende sino a riguadare il corso d’acqua (con ponticello instabile) e, dopo il tratto erboso, si torna alla macchina.

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