M. Tavola Rotonda da Le Piane di Campo di Giove
near Le Piane, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Oggi giornata di quasi relax con le gambe non sotto ma intorno e sopra la Tavola Rotonda. Il menù del giorno è abbastanza tipico e prevede di prendere la seggiovia fino al Guado di Coccia, raggiungere la (o il) Tavola Rotonda con le pelli e poi ridiscendere fino al guado di Coccia e infine ritornare a Le Piane attraverso le piste.
Nonostante non sia giornata festiva il parcheggio degli impianti a Le Piane è quasi pieno. Andiamo a prendere il biglietto per la sola salita al Guado al bar degli impianti dove a servirci troviamo una bella e simpatica barista quasi conterranea (livornese). Il biglietto per la seggiovia costa 10 euro a persona, direi prezzo giusto per il servizio offerto. Alla porta della seggiovia un addetto molto disponibile ci informa che la pista rossa di rientro è chiusa per mancanza di neve (ampi tratti sassosi). Quindi per ritornare a valle sci ai piedi è disponibile solo la nera che al pomeriggio dovrebbe essere abbastanza ammollata.
Alla stazione a monte l'addetto (anche lui molto disponible e gentile) ci informa che, al nostro ritorno, per prendere la pista nera dobbiamo risalire per un centinaio di metri di dislivello una spalla (dove sale anche lo skilift che non possiamo prendere perché non incluso nella seggiovia) e che mantenendoci a bordo pista o appena fuori potremmo farlo senza problemi.
Acclarati gli ultimi dubbi sul programma del giorno ci avvviamo sci ai piedi lingo la linea dello skilift dismesso verso la mèta della nostra gita. Salita su neve compatta e appena allentata in superficie: ottima presa delle pelli tanto da poter salire in linea retta per la massima pendenza.
Poco oltre la fine dello skilift Rossana si ferma come al solito per starsene un po' al sole sui cespugli affioranti dalla neve. La giornata è calda ma c'è una certa brezza fresca che mantiene la temperatura gradevolissimna e perfetta per salire anche sotto il sole a picco. Da solo proseguo la salita mantenedomi nei pressi delle altre funvie dismesse e senza faticare troppo arrivo al pianoro presso la stazione a monte dell'ultimo impianto. Sul pianoro brevi tratti scoperti ma non sassosi e infine la breve salita alla cupola sommitale tutta coperta eccetto gli ultimi metri per la croce di vetta.
Oggi in vetta si stava bene e quindi me la prendo comoda per fare foto (panorami magnifici come sempre), chiacchierare con una coppia salita a piedi e per rifocillarmi. Messi gli sci ai piedi subito belle curve su neve compatta e ancora duretta per l'azione del vento di cresta. Al pianoro sottostante la vetta la neve comincia ad ammolare ma è ancora crostosa. Con un lungo diagonale ritorno alla stazione a monte dell'ultimo impianto e comincio a scendere lungo la pista battuta da un gatto salito alla stazione dei ripetitori telefonici.
Lungo la pista del gatto otiimo fondo compatto e già ammorbidito dal sole. Con facili e regolari curve mi abbasso fino al pianoro dove mi aspetta Rossana. Calzati gli sci anche lei inizia a scendere lungo la pista del gatto su neve morbida e piacevole. Solo alla fine della discesa, prima della stazione a monte della seggiovia di Le Piane, un po' di tratti scoperti e neve più mollacciona, ma mai fastidiosa.
Dalla stazione a monte della seggiovia decidiamo di effettuare la risalita alla stazione a monte dello skilift (dove si prende la pista nera) con gli sci in spalla. A cose fatte forse conveniva ripellare perché il dislivello effettivo è di circa 120 metri e salire con gli scarponi ai lati della pista non è stato paicevolissimo perché col carico maggiorato sulle spalle si sfondava un po'. Imboccata la pista nera in breve ci affacciamo sulla vera parte "nera": il muro ripido e continuo sotto la sella da cui ci si affaccia sulla stazione a valle della seggiovia.
Attacchiamo la discesa con un po' di circospezione per il timore di trovare il muro ancora ghiacciato dato che è quasi sempre in ombra. Invece già dalla prima curva si allentano i freni e via con curve morbide e ben arrotondate grazie al fondo ammorbidito in superfice: una pista nera così ci vorrebbe ogni volta che si scende, una favola dall'inzio alla fine .. o quasi. Infatti solo nell tratto terminale, appena prima della stazione a valle, un po' di affioramenti di terra e neve più allentata. Ma per il 95% sciata da incorniciare per niente impegnativa nonostante la pista sia bella tosta.
Nonostante non sia giornata festiva il parcheggio degli impianti a Le Piane è quasi pieno. Andiamo a prendere il biglietto per la sola salita al Guado al bar degli impianti dove a servirci troviamo una bella e simpatica barista quasi conterranea (livornese). Il biglietto per la seggiovia costa 10 euro a persona, direi prezzo giusto per il servizio offerto. Alla porta della seggiovia un addetto molto disponibile ci informa che la pista rossa di rientro è chiusa per mancanza di neve (ampi tratti sassosi). Quindi per ritornare a valle sci ai piedi è disponibile solo la nera che al pomeriggio dovrebbe essere abbastanza ammollata.
Alla stazione a monte l'addetto (anche lui molto disponible e gentile) ci informa che, al nostro ritorno, per prendere la pista nera dobbiamo risalire per un centinaio di metri di dislivello una spalla (dove sale anche lo skilift che non possiamo prendere perché non incluso nella seggiovia) e che mantenendoci a bordo pista o appena fuori potremmo farlo senza problemi.
Acclarati gli ultimi dubbi sul programma del giorno ci avvviamo sci ai piedi lingo la linea dello skilift dismesso verso la mèta della nostra gita. Salita su neve compatta e appena allentata in superficie: ottima presa delle pelli tanto da poter salire in linea retta per la massima pendenza.
Poco oltre la fine dello skilift Rossana si ferma come al solito per starsene un po' al sole sui cespugli affioranti dalla neve. La giornata è calda ma c'è una certa brezza fresca che mantiene la temperatura gradevolissimna e perfetta per salire anche sotto il sole a picco. Da solo proseguo la salita mantenedomi nei pressi delle altre funvie dismesse e senza faticare troppo arrivo al pianoro presso la stazione a monte dell'ultimo impianto. Sul pianoro brevi tratti scoperti ma non sassosi e infine la breve salita alla cupola sommitale tutta coperta eccetto gli ultimi metri per la croce di vetta.
Oggi in vetta si stava bene e quindi me la prendo comoda per fare foto (panorami magnifici come sempre), chiacchierare con una coppia salita a piedi e per rifocillarmi. Messi gli sci ai piedi subito belle curve su neve compatta e ancora duretta per l'azione del vento di cresta. Al pianoro sottostante la vetta la neve comincia ad ammolare ma è ancora crostosa. Con un lungo diagonale ritorno alla stazione a monte dell'ultimo impianto e comincio a scendere lungo la pista battuta da un gatto salito alla stazione dei ripetitori telefonici.
Lungo la pista del gatto otiimo fondo compatto e già ammorbidito dal sole. Con facili e regolari curve mi abbasso fino al pianoro dove mi aspetta Rossana. Calzati gli sci anche lei inizia a scendere lungo la pista del gatto su neve morbida e piacevole. Solo alla fine della discesa, prima della stazione a monte della seggiovia di Le Piane, un po' di tratti scoperti e neve più mollacciona, ma mai fastidiosa.
Dalla stazione a monte della seggiovia decidiamo di effettuare la risalita alla stazione a monte dello skilift (dove si prende la pista nera) con gli sci in spalla. A cose fatte forse conveniva ripellare perché il dislivello effettivo è di circa 120 metri e salire con gli scarponi ai lati della pista non è stato paicevolissimo perché col carico maggiorato sulle spalle si sfondava un po'. Imboccata la pista nera in breve ci affacciamo sulla vera parte "nera": il muro ripido e continuo sotto la sella da cui ci si affaccia sulla stazione a valle della seggiovia.
Attacchiamo la discesa con un po' di circospezione per il timore di trovare il muro ancora ghiacciato dato che è quasi sempre in ombra. Invece già dalla prima curva si allentano i freni e via con curve morbide e ben arrotondate grazie al fondo ammorbidito in superfice: una pista nera così ci vorrebbe ogni volta che si scende, una favola dall'inzio alla fine .. o quasi. Infatti solo nell tratto terminale, appena prima della stazione a valle, un po' di affioramenti di terra e neve più allentata. Ma per il 95% sciata da incorniciare per niente impegnativa nonostante la pista sia bella tosta.
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