Activity

M. Ravino dalla Valcalda e valllone Est del Vallestrina

Download

Trail photos

Photo ofM. Ravino dalla Valcalda e valllone Est del Vallestrina Photo ofM. Ravino dalla Valcalda e valllone Est del Vallestrina Photo ofM. Ravino dalla Valcalda e valllone Est del Vallestrina

Author

Trail stats

Distance
3.46 mi
Elevation gain
2,018 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
2,018 ft
Max elevation
6,126 ft
TrailRank 
25
Min elevation
4,868 ft
Trail type
Loop
Coordinates
60
Uploaded
December 15, 2022
Be the first to clap
Share

near Civago, Emilia-Romagna (Italia)

Viewed 33 times, downloaded 1 times

Trail photos

Photo ofM. Ravino dalla Valcalda e valllone Est del Vallestrina Photo ofM. Ravino dalla Valcalda e valllone Est del Vallestrina Photo ofM. Ravino dalla Valcalda e valllone Est del Vallestrina

Itinerary description

Effettuato il 18/03/2017 da Roberto Bergamini e Giulia Castiglioni.

Il testo che segue è quello scritto subito dopo l'uscita e pubblicato nei giorni successivi sul vecchio sito del gruppo scialpinistico lucchese Focolaccia.

ATTENZIONE: la traccia non è GPS ma è stata disegnata manualmente a posteriori cercando di ricalcare il più fedelmente possibile l'itinerario effetivo, però essendo tracciata su una base cartografica approssimativa è da prendere solo come riferimento e non da seguire alla lettera.

- - - - - - - - - - - - - - - -

Stamani avvicinandosi al passo delle radici dalla Garfagnana si era quasi tentati di tornare verso casa: tutto il crinale appenninico appariva avvolto in una nebbia densa e stabile, quella che nel nostro ambiente focolaccino viene chiamata "cavallaccia" perché rimane aggrappata al crinale per tutto il giorno come in groppa ad un cavallo. Eravamo però quasi al passo San Pellegrino e tornare indietro senza neanche provarci non ci andava. Allora ho pensato che andando a cercare lontano del crinale forse si potevano trovare condizioni migliori. Così io e Giulia ci siamo diretti verso Civago. Sopra il paese ci sono il Ravino (1881mt) e il Vallestrina (1904mt) che si trovano spostati, come in seconda fila, rispetto al crinale principale. Arrivati nei pressi degli ex-impianti di Appenninia si è aperta la vista e ci siamo resi conto che mentre il Prado era ancora tutto chiuso dalla coltre di nubi. il Ravino e Vallestrina, come previsto, erano quasi sgombri.

Da Civago prendiamo la strada di Case Cattalini per proseguire verso l'Abetina Reale. Strada sgombra e transitabile senza problemi quasi fino all'intersezione col sentiero CAI per la Valcalda e il passo della Volpe. Lasciata l'auto (1450mt) calziamo subito gli sci e dopo pochi minuti cominciamo a salire lungo il sentiero 681. Neve più che sufficiente ma un po' allentata e pesante. Giunti alla ampia radura della Valcalda (1600mt) davanti a noi il ripido canalone NNE del Ravino. Sembra in buone condizioni e non ghiacciato, solo qualche placca di neve vecchia affiora in alto, Decidiamo di provarci. Lo risaliamo tutto sci ai piedi procedendo distanziati nei tratti più carichi e ripidi (40-45°). Per salire gli ultimi 50 metri mettiamo i rampant. Neve morbida pesante quasi ovunque, ma a tratti, dove affiora la neve vecchia, più dura. Giunti in cresta il vento da SO si fa parecchio fastidioso. Affacciandosi sulla valle del Dolo vediamo il gruppo del Prado e tutto il crinale principale ancora attanagliato dalle nubi. Considerando le condizioni della giornata e la generale scarsità di neve non possiamo non dirci: evvai, oggi l'abbiamo imbroccata !!!. Troviamo riparo dal vento dietro un roccione di cresta perfetto per spellare e poi subito giù. Ottime condizioni dall'inizio alla fine del canalone. Rischio valanghivo non trascurabile per la quantità e pesantezza della neve e e quindi da affrontare con lamassima prudenza.

GIunti alla radura basale traversiamo in piano verso sinistra per dirigerci verso il vallone NordEst Vallestrina. Entrati nel bosco ripelliamo e cominciamo a tagliare in leggera salita fino ad imboccare uno stradello in piano dove ritroviamo il segnavia 681. Senza perdere quota usciamo dal bosco e raggiungiamo il centro del canalone NE del Vallestrina (dominato dall'antecima SE - 1885mt). Il lungo traverso però ha scollato le pelli ad entrambi. Essendo povere di colla e zuppe d'acqua decidiamo di proseguire sci in spalla con i bastoncini e senza ramponi. Nonostante la pendenza (a tratti 40°) la salita senza ramponi è del tutto sicura. In alto le raffiche fortissime ci fanno tribolare parecchio perché con gli sci in spalla ci sbattono quasi a terra. Ma arrancando un po' e con pazienza raggiungiamo la sella quotata 1880. Il Prado adesso è più gombro e se ne apprezza l'ottimo innevamentoi. Ma gli sbuffi della cavallaccia che attanagliano il cirnale sembrano avanzare rapidamente verso di noi. Per non rischiare di fare una discesa nella nebbia, spelliamo e subito giù per il canalone NE verso l'ampia radura basale. Neve ottima un po' pesante. Anche su pendenze sostenute il manto tiene bene. Solo qualche rotolone si stacca dopo le curve ma in modo molto innocuo.

Giunti all'ultima radura prima del bosco un breve spuntino e poi continuiamo a scendere spostandoci verso destra per andare a riprendere la strada dove abbiano lasciato l'auto. Sci ai piedi arriviamo a 10 minuti dalla strada che va all'Abetina reale. Per ritornare all'auto altri 5 minuti a piedi.

Di ritorno da Civago troviamo sulla strada alcune "belle" rospe che, con il loro rospino in groppa, cercano di raggiungere lo stagno di Romita. Mentre le aiutiamo ad attraversare la strada ci viene da pensare: noi con gli sci in spalla o sul portapacchi andiamo a cercare l'inverno mentre loro, col rospino inello zaino, vanno lentamente verso la primavera ... tutto sembra dirci che la stagione è agli sgoccioli ... però, per chi cerca l'inverno, in questa zona ci sarà qualcosa da fare ancora per qualche giorno.

Comments

    You can or this trail