Cima Tauffi dalla strada di Rivoreta: versante NordOvest + paginone SudOvest

Effettuato il 09/02/2013 da Roberto Bergamini.

Il testo che segue è quello scritto subito dopo l'uscita e pubblicato nei giorni successivi sul vecchio sito del gruppo scialpinistico lucchese Focolaccia.

ATTENZIONE: la traccia non è GPS ma è stata disegnata manualmente a posteriori cercando di ricalcare il più fedelmente possibile l'itinerario effetivo, però essendo tracciata su una base cartografica approssimativa è da prendere solo come riferimento e non da seguire alla lettera.

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Sabato mattina, dopo un tentativo fallito al Cornaccio, dirotto su Cutigliano e poi verso Melo. Superato il paese mi guardo in giro. Il versante SE del Libro Aperto è ben coperto e stuzzica l'appetito. Mi dirigo verso Rivoreta. Poco prima che la strada scenda decisamente per attraversare il Rio Maggiore vedo sulla destra uno stradello ben innevato che sembra andare nella giusta direzione. Lascio l'auto in uno slargo nei pressi del cartello dell'apicoltura Pietrucci. Pochi passi e giunto allo stradello calzo gli sci (quota 940mt).

La neve è compatta non ghiacciata. Seguo lo stradello senza sapere dove porta. Dopo qualche tornante arrivo a un casolare abbandonato poi aggirando un recinto arrivo ad un'altro casolare. Oltre il casolare lo stradello si perde in un ampio pianoro ben innevato. Qui la SE del libro aperto si offre in tutta la sua interezza. Però mi rendo conto che è un miraggio: purtroppo sono già troppo alto e troppo distante. Dovevo scendere nel rio maggiore più in basso e proseguire per un canale boscoso piuttosto ostico :-( lascio perdere il libro aperto e proseguo risalendo i pendii in direzione Nord (puntando alla cima del Lancino). Superata Casa Tauffi e casa Ceccarelli devo affrontare un breve ripido pendio con neve piuttosto dura che mi obbliga a mettere i rampant. I pendi superiori presentano ampie radure e brevi tratti di bosco di alto fusto.

Arrivo a intersecare il sentiero CAI per cima Tauffi ma lo lascio subito per salire direttamente nel bosco. In breve mi affaccio sulla conca meridionale della cima Tauffi. Traversati i bei pianori affronto la salita della pala finale (neve farinosa-gessosa) e poi la facile cresta per raggiungere la vetta. Qui incontro Luca che sta scendendo con altri due amici. Giunto in vetta (1798mt) decido di probare a scendere verso i Taburri avendo intravisto condizioni allettanti.

Dopo un centinaio di metri lungo la spalla NNE mi butto verso i Taburri. Neve farinosa su fondo duro, Alcuni tratti duri affioranti ma per lo più solo 10-15 cm di farina croccante (causa vento e nebbia del giorno precedente). Scendo circa 250mt fino a un grosso albero nei pressi del toboga che conduce ai taburri. Ripello e risalgo in vetta sulle tracce di discesa. Giunto in vetta comincia a nevicare. E' tardi, scendo in fretta: in alto neve farinosa-gessosa, ein basso neve dura appena trasformata in superficie. Arrivo all'auto in un lampo senza mai togliere gli sci e senza ravanare. Tra me e me penso : strano :-)

In sintesi un bell' itinerario, non difficile, senza ravanate, tutto sciabile e in ottime condizioni. Ho fatto diverse volte la Tauffi : da Roncacce, dalla strada alta per casa Tauffi, dalle case di Conio. Questa partenza (presso l'apicoltura Pietrucci) è per la mia esperienza quella più bassa di quota e una delle più logiche e continue come itinerario di salita e discesa. Anche per eventuali attività di gruppo e didattiche (gite di corso, esercitazione autosoccorso) mi sembra una gita molto valida: giusta come dislivelli, completa e divertente.